5 novembre 2015

Jay Crownover
Oltre noi l'infinito

Serie Marked Men 2
Titolo originale Jet

Trama
Newton & Compton
ebook | € 4,99
Con i suoi pantaloni di pelle aderenti, un profilo tagliente e un’aria misteriosa, Jet Keller è il protagonista delle fantasie più sfrenate di ogni ragazza. Ayden Cross è cresciuta accanto a tipi poco raccomandabili e di certo non ha intenzione di farsi abbindolare dagli occhi scuri e ipnotici di Jet. Ha paura di bruciarsi, ma, nonostante tutto, anche solo essere sfiorata da lui la accende. Jet non riesce a resistere alle gambe chilometriche di Ayden, infilate in quegli stivali da cowboy, che sembrano sfidarlo. Eppure, più gli sembra di esserle vicino, tanto più è forte la sensazione di non conoscerla. E nel momento in cui capirà di volerla a qualsiasi costo, dovrà fare i conti con qualcuno che ha un’idea di relazione completamente diversa dalla sua. La fiamma iniziale lascerà il posto a un amore duraturo, o consumerà i loro sogni lasciando solo cenere?



Commento

Ecco cosa succede quando vado contro i miei istinti leggiucchiosi. Mi prendo la bastonata sui denti. Avrei dovuto evitare proprio e concentrarmi su altro, e non accanirmi perché è da tanto che non leggo New Adult. Gne gne, imparo a fare i capricci.
Oltre noi l'infinito non mi è piaciuto. Mi ha fatto perdere più volte la pazienza e l'interesse verso l'autrice, e mi ha costretta a mettere in discussione persino il voto che avevo dato al primo romanzo della serie. Questo è uno di quei libri che, se ti prende male, si rovina da solo senza possibilità di redenzione. Non era il momento giusto per leggerlo, mi sembra evidente, ma ormai ero in ballo e ho tenuto duro fino alla fine - ieri sera, con uno sforzo cosmico di 2 ore di lettura prima di entrare in coma per la stanchezza.
Insomma, cara Jay, l'idea di base è sempre fantastica ma poi o mi cadi sul banale o mi crolli sulle boiate. Spero, e lo spero sul serio, che il terzo romanzo dedicato a Rome sia meno cretinetto perché quel personaggio mi attira parecchio.
Cercando di identificare l'elmento di fastidio principale non posso trattenermi dall'urlare AYDEN! Insopportabile, bipolare, passa da un ragionamento all'altro senza una motivazione logica apparente perché segue un principio base che ha dell'assurdo: Ayden è convinta che il suo io cattivo, il Mr.Hyde, debba essere tenuto confinato nelle profondità del suo essere per evitare di comportarsi come nel passato e si sforza di essere rigida e controllata, una versione tutta studio e niente trasgressioni che grida frustrazione da ogni angolazione - il Dott.Jekyll.
Fin qui, andrebbe anche bene come principio, se non che per tutto il romanzo questa benedetta ragazza si lascia andare a ragionamenti che hanno dell'incredibile e che io ho fatto fatica a comprendere. Se hai avuto un passato di merda, ma sei sopravvissuta e hai capito non solo i tuoi errori ma anche quelli degli altri - quindi, è improbabile che tu li rifaccia - perché ti ostini a pensare di non essere in grado di vivere veramente? Perché pensi che ti basti un briciolo di eccitazione per ricadere nel baratro, quando è chiaro che non ne hai intenzione? Ma soprattutto, domanda delle domande alla quale io e tutti gli altri personaggi non abbiamo trovato risposta, che 'zzo c'entra quel povero cristo di Jet?
Tutto il contrasto del romanzo si basa sul fatto che Ayden e Jet sono attratti l'una dall'altro MA, lui pensa che lei voglia un fidanzato precisino con il lavoro in banca e lei pensa che l'io distruttivo venga liberato dalla figaggine estrema di Jet e la ributti nel buco nero. Quindi si mangiano con gli occhi ma non si dicono mai nulla oltre alle solite banalità di rito, non vanno molto al di là dell'apparenza nonostante entrambi non siano più ragazzini, ed entrambi sono ancora influenzati dal loro passato e morbosamente attaccati alle loro famiglie disfunzionali.
La domanda che mi sono ripetuta più spesso è perché? Non lo sapremo mai.
In generale, poi, ho trovato piuttosto grottesca la descrizione dei sentimenti di Jet. Questo suo essere sempre eruttante fiamme, brucia per ogni cosa: rabbia, fame, sete, sesso, amore, tristezza, mal di pancia, mal di denti...è sempre tutto un fuoco. Ma dico io, con tutti i modi possibili che esistono per descrivere i sentimenti di una persona, devi scegliere sempre lo stesso? Dopo un po' me lo immaginavo come un personaggio dei cartoni giapponesi immerso nelle fiamme e gli occhi fuori dalle orbite. Not so sexy, direi.
Oltre a questo, ho trovato persino delle incongruenze (es: quando Cora viene aggredita, lei non c'è ma magicamente riconosce l'aggressore quando lo vede), e il finale con tanto di fratello prodigo mi ha lasciata parecchio delusa. Capisco che il genere NA si presta a storie frivole, ma lo fa anche a storie più intelligenti e ben costruite, quindi non mi capacito della noia che questo romanzo mi ha trasmesso. Noia, fastidio e anche una buona dose di delusione.
Insomma, un commento scarno per un romanzo che non mi ha lasciato nulla e non mi ha nemmeno emozionata nei punti migliori. Forse, quando si è reduci da un romanzo degno di questo nome, è meglio evitare di dare un'opportunità a libri che sono per definizione e stile sotto di centinaia di punti.
Ritenterò con Rome e deciderò il da farsi, se anche al prossimo giro rimango su voti bassi metto da parte la Crownover. Mi spiace, però, perché i metallari compaiono sempre pochissimo dei romance *ricorda i bei tempi di gioventù* e mi faceva piacere vedere come, per una volta, fossero messi sotto una luce positiva.
Non mi resta che ritentare, e vedere se sarò più fortunata.

Nessun commento: