23 aprile 2015

Jay Crownover
Oltre le regole

Serie Marked Men 1
Titolo originale Rule
Trama
Newton & Compton
pag. 345 | € 9,90
Shaw Landon è la tipica brava ragazza di buona famiglia. Sa cosa i suoi genitori si augurano per lei: voti eccellenti, un lavoro come medico, un ragazzo benestante e rispettoso che la conduca all’altare. Eppure, da sempre, Shaw è attratta da tutt’altro. Soprattutto da ciò che è l’esatto contrario di quello che dovrebbe desiderare…
Rule Archer è bellissimo, fa il tatuatore, è sfacciato e arrogante, una luce negli occhi che non sembra promettere niente di buono, ma ha un sorriso capace di sciogliere un iceberg. E soprattutto è abituato a prendersi ciò che vuole. Ogni sera si porta a letto una ragazza diversa, salvo poi non ricordarne neppure il nome il mattino successivo.
Rule sa bene che la bella Shaw è rigorosamente off limits, ma sembra diversa da tutte le altre ed è così difficile rinunciare anche solo ad assaggiare quell’invitante frutto proibito.


Commento
Non sempre si può essere fortunati.
O meglio, non sempre ciò che si legge ci piace da impazzire.
E potrei anche dire non sempre ciò che ci spacciano per fantasterrimo ci scorre nel sangue mandandoci in overdose da felicità.
Non mi faccio tanti problemi, quando mi capita. Non mi strappo i capelli, non faccio book bashing, non diffondo il veleno e la depressione. Mi limito, con grazia e diplomazia - come no - a informare che a me, personalmente, il libro non è piaciuto.
Nel caso specifico di Oltre le regole ha giocato un ruolo decisivo, nel prenderlo in considerazione, l'opinione di una cara - carissima - amica. Mi whatsappa eccitata come uno scoiattolo in acido e mi dice che sta leggendo questo romanzo bellissimofantasticomeraviglioso che si è innamorata di Rule e che devo assolutamente leggerlo. A.S.S.O.L.U.T.A.M.E.N.T.E.
E io, che aspiro New Adult come il Ventolin durante un attacco d'asma, l'ho preso e iniziato dopo - tipo - 5 minuti dal primo whatsappino.
Lo slancio iniziale si è esaurito troppo in fretta, il livello di gradimento è sceso bruscamente ben prima della metà del romanzo e sono arrivata alla fine svogliata, disinteressata, e già a conoscenza di ogni svolta della storia.
Partiamo dalla trama. Shaw è una ragazza di ottima famiglia. Sì, è una femmina nonostante il nome orrendo. Dicevo, è di ottima famiglia: genitori separati e straricchi, anafettivi, dittatori, disinteressati, pronti a plasmarla a loro piacimento e a usarla come pedina nei loro intrighi politici. L'unica concessione che Shaw si è permessa è stata farsi amica la famiglia Archer: i genitori che aveva sempre voluto, il fratello maggiore che aveva sempre desiderato, l'amico del cuore perfetto e l'amore perfetto. In ordine mamma e papà Archer, Rome, Remy e Rule. Ora, con amore perfetto intendo - naturalmente - l'amore non corrisposto, sofferto, difficile che Shaw nutre per Rule, suo diretto opposto sia per comportamento che per apparenza. Dove Shaw è twin-set e perle, Rule è cresta, jeans strappati e tatuaggi. Dove lei è studio, astinenza e controllo, lui è tatuatore, da una botta e via, irruento e incontrollabile.
Il contrasto è di quelli fantastici che piacciono a me, ma solo in teoria e poi vi spiego perché.
L'effetto Rule, però, è di quelli che ti tramortiscono. Rule è un rockettaro, creste, colori di capelli che cambiano come le sue t-shirt, pieno pieno pieno di tatuaggi, senza filtri tra cervello e lingua, e piacevolmente sboccato. Non che mi attizzi in modo particolare l'eroe che bestemmia, ma quando hai di fronte un personaggio così estremo, giovane, ed energico, è improbabile che parli forbito e che non ficchi almeno un fuck in ogni frase. Rule ha il suo dannato perché, ha un atteggiamento da schiaffi che arriva al limite senza oltrepassarlo e manda in subbuglio la protagonista per un motivo: l'amore sì, ma anche l'ormone.
Quindi la prima parte mi è piaciuta, ho seguito tranquillamente il percorso scelto dall'autrice e mi sono goduta la nascita della coppia Shaw/Rule.
Poi avviene il fattaccio. Rule, da scapestrato sboccato e anarchico, diventa stranamente profondo, forbito, adulto, razionale fino alla nausea e stucchevole. Il cambio è - manco a dirlo - causato dalla scoperta di questo sentimento che non riconosce, che rifugge ma brama, che lo cambia inside nel giro di poche pagine e che lo trasforma letteralmente da bad boy a coniglietto di peluche. Si taglia persino la cresta, santo cielo, si veste in modo diverso, si comporta in modo diverso e tutto in nome di una ragazza che pensa di non meritare.
Ora l'autrice, che probabilmente ha mal sopportato come me questa piega, ha fatto sì che Shaw si ingrifasse come un bufalo di fronte a questo Rule tutto cuoricini e stelline, causando la tipica rottura di quasi fine romanzo e usandola come spunto per dare uno sprint al libro. Il calo improvviso di interesse, quindi, viene arginato in corner grazie al ritorno alle origini di Rule e al prevedibile risvolto sulla questione Archer.
Degnissimo di nota è Rome, fratello maggiore di Rule, che spero di poter leggere come protagonista very soon, visto che è uno di quei personaggi che mi risveglia il neurone addormentato solo con la sua presenza. Stessa cosa per l'amico di Rule - mi sfugge il nome - e per il cantante rockettaro. Diciamo che la Crownover ha per le mani un sacco di materia prima e, finché non combina grandi pasticci e rimane sul livello di Oltre le regole, la leggerò molto volentieri.

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