2 aprile 2015

Jane Graves
Magica Las Vegas!

Serie Plano, Texas 2
Titolo originale Tall tales and wedding veils

Trama
I Romanzi Mondadori
ebook | € 2,99
L'ultima cosa che Heather Montgomery vorrebbe è accompagnare la cugina e le sue damigelle, bellissime quanto superficiali, in una gita a Las Vegas.
Perché Heather è una donna pratica e con la testa sulle spalle: la saggia della famiglia, abituata a pianificare le proprie giornate e ben poco incline al divertimento. Figurarsi come si può sentire a risvegliarsi nella sua camera di hotel, dopo una notte molto particolare, e scoprire di essersi sposata.
Lui è Tony McCaffrey, un donnaiolo impenitente che affronta la vita con leggerezza, e non potrebbero esistere due persone più diverse e peggio assortite. Entrambi sono consapevoli che la cosa migliore sarebbe porre fine a quella situazione il più in fretta possibile, tuttavia, ben presto, gli eventi prendono una piega del tutto inattesa…




Commento

Caspita, ci sono voluti due anni - DUE - perché il secondo romanzo della serie Playboys/Plano, Texas venisse pubblicata in Italia. Sono tantini, no? Soprattutto quando tendo a dimenticare con facilità i romanzi che leggo, rispolverare una serie dopo così tanto tempo mi manda sempre in confusione.
L'importante è che la pubblicazione prosegua, ovviamente, anche se si spera sempre che accada con tempistiche più brevi.
Allora il primo romanzo, Riparto da te, mi era piaciuto abbastanza. Niente di indimenticabile, di fantastico o di perfetto, ma una bella lettura scacciapensieri con una bellissima ambientazione.
Magica Las Vegas! invece non mi ha colpita per nulla e, a tratti, mi ha pure annoiata.
Come mai?
Il motivo principale è il personaggio maschile. Tony - cioè dai, Tony come Tony Manero?! - è un protagonista che per alcuni aspetti è ben formato, ma per altri rimane offuscato e più in generale non risponde affatto ai miei standard.
Tony fa un lavoro mediocre e se ne frega, vive una vita da scapolo in un appartamento che è sporco e caotico - orrore e raccapriccio! -, ha fatto della seduzione il suo tratto distintivo ed è un playboy talmente famoso nella zona che ogni donna lo riconosce e sospira.
Bravo a letto lo è di sicuro, ma fisicamente è genericamente bello e affascinante. Se - e dico se - c'è una descrizione fisica di Tony è talmente scarna che io l'ho superata senza assimilarla e questo, come si può immaginare, non mi ha aiutata per niente a farmelo piacere. Certo, l'autrice gli ha regalato un bel senso dell'umorismo e i suoi dialoghi sono spassosi, ma oltre a quello, oltre al suo essere irresistibile c'è veramente poco e per me è comunque insufficiente.
Tony è un eroe piatto, indefinito, prevedibile perché costretto in un ruolo dove non può fare granché oltre sorridere, sedurre e infrangere cuori. Se non fosse per tutto ciò che c'è attorno a Tony - personaggio femminile, trama, ambientazione, stile dell'autrice - la noia mi avrebbe colta e tramortita.
Quindi veniamo alla parte più carina del romanzo: Heather. Ora, che le donne perfette e fantastiche dei romanzi siano dei casi più unici che rari già lo sapevo e leggerne una normale mi ha colpita più di tutto il romanzo.
Heather fa la contabile, non è alta e magra - anche se non è nemmeno un cesso che rotola - e non sa cosa voglia dire vivere la vita seguendo gli impulsi. Programma tutto, controlla tutto, ogni cosa deve essere prevedibile e per questo vive una vita grigia e solitaria. Peccato che non le manchi il carattere e l'intelligenza, così appena si prende una sbronza non solo si trova sposata, ma si trova sposata con un uomo che è tutto il suo opposto. E' spassosa la sua reazione ad un evento così estremo e alla convivenza forzata con un uomo come Tony, un po' meno la chiara infatuazione che Heather sviluppa da subito e gli struggimenti amorosi dovuti alla passività emotiva di Manero.
Naturalmente il matrimonio falso, con tutte le scene in famiglia che fanno schiantare dalle risate, regge buona parte del romanzo ed è anche ciò che spinge i due personaggi a fare scintille. Non c'è niente di particolarmente originale eppure lo stile della Graves riesce a far scorrere una storia che manca di quel qualcosa che la fa ricordare tra le tante.
E' piacevole, si legge bene ma oltre a questo c'è poco altro. Credo che, a questo punto, la Graves sia una di quelle autrici che mi piacciono solo per lo stile e non per il contenuto. In ogni caso la tengo buona nella lista delle scorte prima che rimanga a corto e non sappia dove sbattere la testa per leggere un contemporaneo americano divertente.

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