15 dicembre 2014

Rachel Gibson
Un amore in gioco

Serie Chinooks Hockey Team 2
Titolo originale See Jane score

Trama
I Romanzi Mondadori
ebook | € 2,99
La giornalista Jane Alcott cura una rubrica femminile per il “Seattle Times”, mentre in incognito scrive le pornostorie di Honey Pie per un pubblico maschile. Quando il collega della cronaca sportiva si ammala, viene incaricata di seguire la squadra di hockey dei Chinooks. Di questo sport Jane non sa niente, e l’ostilità dei giocatori, in particolar modo dell’affascinante portiere Luc Martineau, le rende il compito ancor più difficile, finché non viene vista come un portafortuna. E se Jane è invaghita di Luc, lui è intrigato da quella donna che, sotto un’apparenza gelida e professionale, nasconde una focosa passione. Per fare il grande salto, tuttavia, entrambi devono liberarsi da intime paure che ancora li frenano. Ma quando Luc scopre che Jane è l’autrice di Honey Pie, e che ha pubblicato particolari della loro relazione sessuale, tutto sembra perduto…
"Anche quando cerco di non prestare attenzione a te, seduta in coda all'aereo o sul pullman, o nello spogliatoio prima di una partita, pronta ad affrontare una banda di energumeni grandi il doppio di te...noto sempre quando ci sei, Jane."Una risata nervosa le rimase incastrata in gola. "Forse perché sono l'unico essere di sesso femminile che viaggia con voi. E' difficile che possa mimetizzarmi."
Commento
Orfane di Susan E. Phillips e della sua serie sul football attenzione!
Questa donna, Rachel Gibson, e questa serie, Chinooks, sono degne sostitute della ormai conclusa Chicago Stars. Certo, qui si parla di giocatori di hockey e non di football, ma sempre atleti muscolosi e sudati sono, quindi io fossi in voi non andrei troppo per il sottile - considerando che le serie sportive sono poche.
Iniziata con Irresistibile, la serie Chinooks è ambientata nel mondo dell'hockey, quello sport dove i giocatori pattinano come dei dannati, lanciano un disco che se ti becca ti sfonda e si schiacciano uno con l'altro contro le pareti di sicurezza, schizzando ghiaccio e sangue da tutte le parti.
Scherzi a parte, certi giocatori hanno perso gli occhi, sono stati quasi sgozzati dalle lame dei pattini (l'ho visto, pensavo di vomitare quando il getto di sangue ha toccato il ghiaccio) e in generale si sono fatti veramente ma veramente male. Un gioco alquanto violento, questo hockey, dove oltre alla resistenza bisogna sfoderare anche una certa prestanza fisica. Come dire, più sono grossi più ti fanno male.
Il primo romanzo è stato un quattro foglioline pulito pulito, un romance bello e appassionante, con quel tocco di sportività che dava un valore aggiunto alla storia.
Un amore in gioco si prende un voto leggermente inferiore ma è - per assurdo - migliore del suo predecessore. Perché? Semplice, in questo romanzo lo sport si vive sul serio, non è solo uno sfondo di comodo per giustificare il fustacchione ricco. Qui il protagonista gioca duro, gioca spesso e non esce dal suo ambiente. E' l'eroina a doversi adattare, ad essere pigiata a forza in un mondo fatto per maschi da maschi, dove se non sei alta, formosa e bella neanche ti guardano.
Jane Alcott è una giornalista che deve sbarcare il lunario e, per arrotondare, scrive racconti erotici per una rivista per soli uomini. Honey Pie è il suo alter ego, una donna sessualmente dominante e aggressiva che manda in ospedale i suoi compagni. Nella vita reale, invece, Jane è assolutamente normale e anche un po' grigia, con i suoi vestiti tutti scuri, informi e senza un filo di trucco a colorarla. Appena viene assegnata ad una rubrica sportiva per coprire un buco improvviso, Jane non si tira indietro anche se sa che dovrà affrontare un muro. Un muro fatto di giocatori grandi e grossi, convinti che avere una donna negli spogliatoio e alle partite porti sfiga e che la prendono in giro per i suoi vestiti e per la sua totale ignoranza in materia di hockey.
Tra tutti il peggiore è Luc Martineau, il portiere dei Chinooks, un eremita che non concede interviste né dichiarazioni post partita e che appena vede Jane la prende di mira con una serie di battute acide e misogine, un comportamento aggressivo e dispetti anche pesanti. Luc è freddo e - all'inizio - anche antipatico, tanto che non sono riuscita a farmelo piacere per tutta la prima parte. Sarà stata la sua cattiveria gratuita o il suo essere sempre contro una Jane in difficoltà. Man mano che Luc capisce che Jane non si lascia abbattere dalle sue angherie, dal considerarla un mostriciattolo oscuro comincia a vederla come una combattente dalla pelle vellutata nascosta dietro a brutti vestiti come una corazza.
A questo punto entrambi cominciano un tira e molla molto divertente: Jane fa di tutto per non farselo piacere, per vedere solo l'atleta e non l'uomo - e non ci riesce, persa com'è a rimirare il tatuaggio a ferro di cavallo che sparisce nei bexer - e Luc tenta in tutti i modi di combattere una perversa attrazione che prova nei suoi confronti, una sorta di morbosa curiosità che lo manda completamente in tilt.
E' proprio in questa seconda parte che il personaggio di Luc riguadagna i punti che aveva perso all'inizio, trasformandosi da uomo dispettoso a uomo affascinante senza perdere, stranamente, il suo carattere ombroso e la sua identità di atleta. L'hockey, infatti, è alla base di tutto il romanzo e non esce di scena nemmeno quando ormai i giochi - quelli amorosi - sono fatti. Per questo ho apprezzato Un amore in gioco quasi più del primo titolo della serie, ed è per questo che tengo le dita incrociate perché anche i prossimi seguano lo stesso schema: materiale di prima scelta ce n'è per tutti i gusti.

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