20 gennaio 2012

Patricia Briggs
La figlia della luna

Serie Mercedes Thompson 1
Titolo originale Moon Called
Trama 
Mercy fa il meccanico, ma è anche un coyote mutaforma, ed è stata cresciuta dai lupi mannari. Vive nell'area di Tri-Cities, nello Stato di Washington. Il mondo che la circonda sembra normale, ma nell'era delle tecnologie diventa sempre più difficile per le creature dell'Altromondo restare nascoste. La vita di Mercy sembra tranquilla e simile a quella di tutti gli altri, anche se i suoi amici sono troll, gremlin, vampiri e naturalmente lupi mannari. Quando un ragazzino senzatetto si presenta al suo negozio in cerca di un lavoro, lei pensa subito che si tratti di un giovane mannaro che non ha ancora imparato a controllare i propri poteri. Ma c'è un vampiro molto potente sulle tracce di quel ragazzo, e Mercy decide di chiedere l'aiuto del sexy mannaro dominante Adam; ben presto la situazione precipita, trasformandosi in una vera e propria guerra tra clan di non morti, mentre dal passato di Mercedes riappare un ex fidanzato che non accetta che la loro storia sia finita... 

Commento


Letto in originale anni fa, ho deciso di rileggerlo in italiano, sia per supportare la pubblicazione di Paranormale in italiano, sia perché ne avevo un buon ricordo. E infatti il primo romanzo della meccanica Mercy mi è piaciuto proprio come la prima volta. La figlia della luna è un romanzo breve, veloce e semplice, che si legge in 3 giorni a tirarlo per le lunghe, che diverte e intrattiene senza impegnare troppo il lettore. L'aspetto principale, che lo rende diverso dagli altri paranormali, è la protagonista: Mercy è un coyote mannaro - semplificando la cose - una razza molto antica di 'shifters', cioè di mutaforma, di cui faceva parte il padre. Fin da piccola Mercy cresce in un ambiente particolare: una comunità, o meglio dire un branco, di lupi mannari la prende sotto la sua ala, aiutandola nella sua seconda forma. Pur facendo parte di una comunità mannara, Mercy è sempre una outsider, perché è l'unica della sua razza, non è un lupo mannaro e non viene pienamente accettata dal branco. Proprio durante la sua vita 'normale', da coyote solitario e da meccanica di auto tedesche, si svolge la trama. Mercy si viene a trovare in mezzo ad un traffico di mannari, che coinvolge il suo vecchio branco, e quello della città in cui vive, con a capo il gnocchissimo Adam, che francamente vorrei leggere sempre ma che aimé non è protagonista assoluto. Man mano che la storia si complica entrano in scena nuovi personaggi, uno più interessante dell'altro: da Samuel, ex fidanzato e maschio alfa del clan Marrok, a Warren maschio alfa gay secondo di Adam, a Bran ovvero il Marrok, il mannaro più antico e capo guru di tutti i lupacchiotti, Zee, l'amico gremlin di Mercy, e infine Stefan il vampiro amico di Mercy. Ce n'è per tutti i gusti, e tutti sono gestiti discretamente bene dalla Briggs, che ha creato un mondo facile da accettare e una storia che intriga abbastanza da voler leggere il seguito. Sono molto contenta che la Fanucci abbia pubblicato questa serie, perchè è una valida alternativa per tutte le altre serie paranormali pubblicate in Italia, e avere un titolo (e una serie) in più tra cui scegliere è sempre una cosa positiva.

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