19 dicembre 2011

Colleen Gleason
Cacciatori di vampiri

Serie Gardella Vampire Hunters 1
Titolo originale The Rest Falls Away

Trama
Newton & Compton
pag. 279
Generazione dopo generazione, uno dei discendenti della famiglia Gardella deve accettare il destino della stirpe e diventare cacciatore di vampiri. Questa volta la prescelta è Victoria, diciotto anni ancora da compiere.
Mentre la sua vita si snoda tra la folla delle sale da ballo e le strade solitarie illuminate dalla luna, il suo cuore è diviso tra il più ambito scapolo di Londra, il marchese di Rockley, e il suo enigmatico alleato, Sebastian Vioget.
E quando si ritroverà faccia a faccia con il più potente vampiro mai esistito sulla terra, Victoria dovrà compiere la scelta estrema tra amore e dovere.
Ambientato tra gli splendori e le ombre della Londra di inizio Ottocento, il libro è una storia di sangue, di soprannaturale, d'amore e morte.





Commento
***spoilers***
Primo romanzo nella serie della Famiglia Gardella, Cacciatori di Vampiri è la storia del debutto di Victoria Grantworth nella società della nobiltà della Londra della fine ottocento e contemporaneamente come cacciatrice di vampiri. La sua eredità si manifesta dopo cinque sogni in cui un vampiro la insegue, questo è il segnale che la porta da sua zia Eustacia, a sua volta cacciatrice di vampiri, che la inizierà nell’arte di famiglia. 
Nella presentazione il libro viene descritto come un’unione tra Buffy e Jane Austen, ed in effetti i richiami a Buffy sono davvero molti e notevoli, alcuni anche un pochino banali se vogliamo. Per esempio, Victoria caccia con una facilità tale da rendere inutile la descrizione dei combattimenti, tranne forse che in un paio di occasioni, ogni volta che un vampiro muore viene scritto come se fosse successo così velocemente e facilmente da non essere degno di essere nominato, cosa che succedeva sempre nel telefilm. Buffy, che mentre parla, fa esplodere 5 o 6 vampiri come niente, succede anche con Victoria, che svolazza nei suoi vestiti da brava ragazza dei tempi che furono, impalandoli e puf, facendoli sparire. Un’altra somiglianza con Buffy è il fatto che Victoria sia destinata ad essere una Cacciatrice, che a quanto pare compare una volta in ogni generazione della famiglia Gardella. Per il resto tutto è descritto abbastanza bene, accurato anche dove non serve e a volte un po’ caotico dove la chiarezza sarebbe stata apprezzata (tipo la scena nella carrozza con Sebastian non l’ho capita…ho dovuto rileggerla per capire il chi come). Mi è piaciuto molto l’attenzione dei particolari dei vestiti, delle acconciature e per esempio dei balli, che letti pensando al fatto che in mezzo ai riccioli si nasconde un paletto o che in mezzo ai damerini si aggirano i vampiri rende il tutto molto più intrigante. Per quanto riguarda i personaggi devo ammettere che quelli maschili sono meglio riusciti rispetto alle tre grandi protagoniste, quasi preferivo la madre di Victoria con le sue amiche alla zia Eustacia, che a volte era un po’ noiosetta. Victoria tanto per cominciare, nasce come una giovane ragazza che debutta in società, tutta presa dai vestiti e dal divertimento, che dopo la piccola bomba sganciata dalla zia si dedica con altrettanto divertimento alla caccia ai vampiri, salvo poi rendersi conto verso la metà del libro che la situazione in cui si è cacciata non è poi così divertente e semplice come sembra. Zia Eustacia dovrebbe essere un punto di riferimento per Victoria, in quanto ex cacciatrice mi sarei aspettata maggiori interventi nella storia, invece la cara zietta artritica è sempre chiusa nella sua casetta, dove impartisce ordini e dove se la spassa con il suo amichetto indiano. La grande cattivona Lilith mi sembra tanto un cadavere ambulante che sta per crollare da un momento all'altro, per tutto il libro si crea questa aspettativa attorno a lei: è potentissima e cattivissima, ma poi quando (alla fine) arriva il suo momento tutta la sua aura maligna fa puff e diventa un personaggio limitato da una cosa banale come la luce del sole, avrebbe potuto fare di più e farlo anche peggio, però è solo la sua prima entrata in scena, mi aspetto che quando ricomparirà nei prossimi romanzi sarà più incattivita. Tornando ai personaggi maschili, quello che mi ha intrippato di più è ovviamente Max, l’italiano che non si chiama come un italiano e che ha solo il cognome (Pesaro) che può sembrare italiano. Lui si che è un Cacciatore tutto d’un pezzo: gelido, arrogante, assolutamente concentrato sul suo compito, imparziale e tanto che ci sono pure gnocco. All’inizio mi aspettavo una specie di mezzo inciucio con Victoria ma non si conclude nulla sul quel versante perché invece lì troviamo Phillip, ovvero colui che compare lungo tutta la storia per poi finire puff. Ammetto che Phillip non mi piaceva molto, più che altro ero neutrale nei suoi confronti, ed era palese che gli sarebbe successo qualcosa, perché Victoria non poteva rimanergli sposata e poi perché era troppo in mezzo alle balle. Mi è dispiaciuto per come sia uscito di scena perché in fondo aveva del buon potenziale, ma dopotutto così è andata e quindi ci adeguiamo, anche perché probabilmente verrà sostituito da Sebastian. Sebastian che ancora non ho capito cos’è o chi è, ma l’autrice ha reso molto chiaro essere tutto sui toni del marrone, bello, seducente, sveglio e intrallazzato. Mi ha ricordato un pochino il caro Jean-Claude dei primi tempi nella serie di Anita Blake, uno che conosce tutti e ha legami con tutti, che sa tutto e che è abbastanza furbo da riuscire ad ottenere sempre qualcosa in cambio. Senza contare che è l’unico che ha fatto ballare la macarena agli ormoni per qualche riga dato che per il resto del tempo sono rimasti zitti e muti. 
In sostanza è un libro piacevole da leggere, senza pretese nel senso che non vuole essere un vero horror ma allo stesso tempo strizza l’occhio a quel genere (nuovo in America da noi inesistente) che si può mettere sotto al romanzo d’amore a tema paranormale. Dico che strizza l’occhio perché sebbene ci sia una storia d’amore in mezzo, il libro non verte attorno alle vicende amorose di Victoria, ma gira attorno al come lei si destreggia tra l’essere moglie e cacciatrice assieme. È tutto molto concentrato su di lei, anche se ogni tanto cambia il punto di vista passando da Victoria ed entrando nella testolina degli altri personaggi (tranne Sebastian se non sbaglio). Quindi speriamo che il secondo non si faccia troppo attendere (vero Newton & Compton??!) e che il seguito di questo romanzo della serie sia piacevole e divertente come lo è stato il primo.

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