20 aprile 2020

Sarah J. Maas
Il trono di ghiaccio

Serie Throne of Glass 1
Titolo originale Throne of glass

Trama
Mondadori Oscar
pag. 462 | € 13,00
Il tempo della magia è finito e sul trono di ghiaccio siede un re malvagio quando un'assassina giunge al castello. Il suo scopo non è uccidere, ma guadagnarsi la libertà. Dovrà sconfiggere ventitré contendenti in una sfida per diventare sicario di corte ed essere così rilasciata dalle terribili miniere di Endovier. Il suo nome è Celaena Sardothien. Presto la sua lotta per la vittoria si trasformerà in una lotta per la sopravvivenza, perché un oscuro pericolo minaccia il suo mondo. A lei il compito di estirparlo prima della distruzione.
Io sono Celaena Sardothien, assassina di Adarlan. Se questi uomini sapessero chi sono stata, smetterebbero di ridere. Io sono Celaena Sardothien. E vincerò. Non mi lascerò intimorire.




Commento
Ahem, sono perplessa.
Insomma, lungi da me giudicare negativamente tutte le persone che lo hanno adorato, ma niente mi vieta di esprimere la mia perplessità a riguardo. Davvero, non capisco. Sarà forse la mia età ormai avanzata, sarà che ho letto fantasy nettamente superiori, sarà che la Maas ha scritto una serie (quella di ACOTAR) che mi era piaciuta davvero tanto, ma questo romanzo non mi ha presa poi più di tanto. Per carità c'è sempre di peggio in giro, ma dopo aver letto e visto lodi e amore in lungo e in largo mi aspettavo un romanzo davvero bello. Complesso, con una protagonista difficile ma particolare, un worldbuilding tosto, una trama contorta ed eventi e plot twist come se piovesse. Ecco, no.
Facciamo un piccolo riassuntino della storia, anche perché c'è talmente poco da dire che non saprei nemmeno come allungare il brodo.
Allora, Celaena è una ragazza di diciassette? diciotto? anni, è giovane e ha un passato travagliato. Morti i genitori e rimasta orfana, viene 'adottata' da un soggetto famosissimo per essere capace di formare assassini super mega deadly. Celaena è la sua pupilla, la cresce a suon di mazzate e di prove fino a farla diventare, in tenerissima età, l'assassina più famosa ed efficiente di tutto il globo terracqueo. Celaena è, tipo, velocissima, spietatissima, fortissima, furbissima, intelligentissima, con il più alto numero di assassini, insomma è una leggenda vivente. La Maas non si addentra in ulteriori dettagli quando ci dice che, un giorno, rimane vittima di un agguato e viene catturata dall'esercito del re mega cattivo del regno. Ma come? Non era l'assassina più veloce e pericolosa di sempre? Pare di no, e viene mandata come schiava nelle miniere di Moria - ehm nelle cave o miniere dove la gente vive sotto terra, muore sottoterra, e piccona sottoterra. Celaena viene sempre affiancata da un reggimento di guardie, perché è pericolosissima, infatti tenta la fuga uccidendo tutti con un fresbee, ma viene catturata ancora. Un bel giorno arriva alla cava Aragorn - ehm Dorian, il principe ereditario che la sceglie come sua paladina per un torneo indetto dal padre, il re mega galattico crudele. Dorian e Celaena stringono un patto: lei deve assolutamente vincere, e in cambio dopo quattro anni di servizio come assassina del re potrà andarsene per la sua strada libera e felice come una farfalla.
Celaena accetta, ovviamente, e il gruppetto si incammina verso il magico regno di Gondor.
Ora, insieme a Celaena e a Dorian c'è un terzo personaggio, Faramir - ehm Chaol, capitano della guardia del re, o capitano delle guardie, o capitano dell'esercito del male, insomma non mi ricordo è capitano. I tre, ma in particolare Chaol e Celaena diventano a subito super amiconi: lei è talmente piccina, emaciata, provata, ma fiera e presente a se stessa che Chaol diventa subito suo fan. Non si fida, mica è scemo, ma in un certo senso la stima per essere rimasta viva nonostante tutto; Dorian, invece, gioca benissimo il ruolo del principino stupidino, e con lei fa le moine da gatto in calore, insomma gioca al super simpatico, al poliziotto buono mentre Chaol è il cattivo.
In realtà in mega cattivo supremo è il padre di Dorian, il re che ha sterminato intere popolazioni e regni per soddisfare la sua sete di potere, e che conosce benissimo la fama di Celaena: lui sì che non è scemo, accetta di farla partecipare al torneo perché tanto ha il suo Duca con il suo paladino aka la Montagna e lei è talmente piccina picciò che non vincerà mai contro il loro piano diabolico.
Come qualcuno ha già scritto su Goodreads, in questo romanzo succede solo una cosa, anzi due: il torneo e le limonate di Dorian e Celaena. Ho spoilerato la coppia, scusate.
A questo punto ci si aspetterebbe una serie di prove difficili, pericolose, una narrazione serratissima di questa tizia che sfoggia le sue immense abilità per sbaragliare tutto e tutti e invece no! Dorian e Faramir il friendzonato decidono di darle un'identità farlocca perché nessuno deve sapere chi è, così lei dovrà sopprimere le sue abilità per passare inosservata fino alla vittoria. Ed ecco che le magiche e presunte abilità di assassina finiscono dritte dritte nello scarico del cesso. In nessun momento Celaena dimostra di essere particolarmente abile o pericolosa, almeno non lo è più della media, e noi ci dobbiamo sempre fidare di quello che dice lei - e qui avrei cose da dire ma lo faccio dopo.
Quindi questo famoso torneo alla fine viene ridotto a poche prove fisicamente narrate nel romanzo, alcune assolutamente ridicole - come il tiro con l'arco - e alcune un po' più interessanti ma sempre piatte come la nebbia in val padana. La scusa, secondo me, è che la Maas ha voluto camuffare il vero pericolo presente con questo torneo, in modo che il lettore ad un certo punto si dica ohmiodiononpotevoimmaginarequestocolpodiscena anche se è citofonato mille volte e più volte vengono sparsi indizi sul chi come dove e quando. Hey, mi sta bene, ormai è chiaro che il livello di complessità della trama è molto al di sotto delle mie aspettative. Quindi arriviamo al duello finale, McGregor vs Celaena e qui io mi preparo a vederla macellare il bestione. Dico solo una cosa, Celaena si salva, ovviamente, ma non per le sue stratosferiche abilità di assassina, anzi tutto l'opposto.
E qui devo sparare tutta la mia delusione sul personaggio. Su Celaena ho letto di tutto: è bellissima, bravissima, fantastica, così come è una lagna, è insopportabile è una stronza. Per me la verità sta nel mezzo, il problema non è suo, è della Maas che non ha saputo uscire dallo schema della ragazzina bella bellissima e bravissima che tutti desiderano, e si è infilata nel tranello della vita di corte per avere la scusa di creare una storia d'amore che fosse almeno un pochino credibile. Se Celaena fosse rimasta in pantaloni, a vivere nelle segrete e ad allenarsi con Faramir-Chaol, lei non avrebbe avuto l'occasione di fare conversazione con Dorian come se fosse al suo livello, non avrebbe potuto indossare bei vestiti e sfoggiare la sua bionda capigliatura, la sua bellezza di giovincella che si è ripresa da un anno nel sottosuolo a picconare dopo pochi giorni di cibo e pizzi, insomma se fosse rimasta fedele alla natura del personaggio - o meglio, alla sua fama - non ci sarebbe stato Dorian.
La love story è un qualcosa di assolutamente noioso, banale, prevedibile, una roba che ti chiedi perché ma che evidentemente ha acceso i cuori di tante. Celaena e Dorian limonano tranquillamente, flirtano senza problemi e solo Chaol si chiede che cazzo stanno combinando e vede chiara e limpida la fine di questa tresca. Poverino, lui sì che avrebbe potuto essere un interesse amoroso sensato, invece rimane sempre indietro a fare l'amico e la spalla e a pulire il sangue.
Dicevo, Celaena è tutto fumo e niente arrosto. Ci fa gentilmente sapere che lei potrebbe uccidere tutti e 250 i soldati che la stanno scortando usando soltanto un legnetto, ma ovviamente non lo fa; dice che potrebbe uccidere il re e salvare il mondo usando una spilla da balia, ma ovviamente non lo fa; dice di essere capace di fare qualsiasi mirabolante cosa, ma ovviamente non lo fa; insomma Celaena è una bugia ambulante. Al momento tutto quello che dice di poter fare, non lo fa, e quando ci prova fallisce miseramente, spero vivamente che questa sua fantomatica abilità di assassina spunti fuori perché altrimenti la Maas ha toppato veramente alla grande.
Comunque non ho odiato Celaena, è un personaggio abbastanza piatto senza grossi difetti che segue la storia senza colpi di testa, ma è anche vero che alla fine è un'adolescente e che il romanzo non aspira ad essere il nuovo LotR, quindi facciamocela andare bene.
Sullo stile dico solo che è talmente basic e lineare che le oltre 400 pagine scorrono senza pesare nemmeno una volta, non ho riconosciuto lo stile della Maas di ACOTAR, ma è anche vero che l'ho sempre letta in inglese e forse la traduzione italiana rende più facile la lettura; probabilmente, però, la grossa attenuante è che questo è stato il suo primo romanzo scritto da giovanissima, quindi lo stile è ancora acerbo.
Ho nella libreria anche il secondo titolo della serie, quindi sicuramente per ora andrò avanti, una volta terminato anche quello deciderò come e se proseguire. Nel frattempo non mi sbilancio più di tanto e rimango su un voto medio, in attesa di vedere come si svilupperà tutto l'ambaradan.

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