Io di solito queste cose non le faccio, il mio blog è nato in un modo (reviews only) e fino ad ora sono riuscita a rispettare la sua natura. Però, vuoi perché me lo hanno chiesto le persone giuste, vuoi perché il romanzo mi è piaciuto tanto, vuoi perché l'editore e l'autrice secondo me meritano lo sbattimento, eccomi qui a fare la seconda tappa di un read along.
Il mio turno è dedicato ai primi due capitoli di Il Principe Prigioniero e sento un filino l'ansia da prestazione. Non so cosa sto facendo, non so come lo sto facendo ma conto di riuscire a camuffare la mia confusione e convincervi a seguire questa lettura a tappe perché c'è sotto anche un giveaway che fa molta gola anche alla sottoscritta (ma non posso partecipare, quindi fatelo voi per me).
Quindi, eccoci qua.
La tappa precedente alla mia è dedicata al prologo del romanzo mentre a me tocca la seconda fase, i primi due capitoli. Normalmente vi direi che i primi capitoli sono una passeggiata perché è molto raro che succeda qualcosa di veramente importante o determinante nello sviluppo dei personaggi, perché di solito i primi due capitoli hanno un unico compito - difficilissimo - ovvero quello di acchiappare l'attenzione del lettore. Con il Principe Prigioniero, però, questo sbattimento è toccato al prologo, tant'è che se non conoscete questa storia ma state per iniziarla vi renderete presto conto che è il prologo a determinare l'intensità della scintilla tra romanzo e lettore.
Però, e qui per forza di cose si deve sottolineare, anche se il prologo ha fatto il lavoro sporco la mia tappa e i miei due capitoli hanno il compito altrettanto difficile di mantenere l'attenzione del lettore, incatenarla, assicurarla fino alla fine, inchiodare alle pagine, insomma trasformare quella prima scintilla in un incendio di sfrigolante curiosità e coinvolgimento.
Per questo read along ho riletto anche il prologo insieme ai miei due capitoli e, sarò, sincera, sono stati loro a farmi ricordare quanto il romanzo mi avesse coinvolta fin da subito. Il compito di convincere definitivamente il lettore viene svolto alla perfezione perché la Pacat non solo entra subito nel vivo della storia, ma perché nel giro di due capitoli (che non sono per niente brevi e sbrigativi, comunque) rende chiara la posizione del protagonista Damen e il contesto nel quale viene spedito, e - a raffica - introduce il primo incontro con Laurent, i primi dialoghi, le prime impressioni e le prime pedine mosse nella silenziosa battaglia di volontà tra Damen e Laurent.
Non è cosa da poco saper sparare tutte queste importanti cartucce nei primi due capitoli e farlo anche bene, non è da sottovalutare la fluidità con la quale la Pacat ha improvvisamente messo Damen in una posizione di inferiorità e sottomissione e lo ha letteralmente travolto con una realtà complicata sia per i suoi risvolti politici, sia per la difficile personalità del nuovo padrone, Laurent.
Ed ecco che è qui che si gioca il giudizio defintivo: i due personaggi sono affascinanti e opposti, con un Damen più mascolino, adulto, un soldato e un politico che sa usare la testa oltre che i muscoli e che subito cerca i punti deboli della sua già debole posizione. E poi Laurent, che entra in scena freddo come il ghiacco, sprezzante al limite dello sgradevole ma affascinante proprio per questa sua aura di calcolatore imprevedibile e impassibile ma allo stesso tempo attraente perché bello da non credere, androgino, pallido, biondo, ricoperto da vestiti di un blu così scuro che rendono la sua pelle quasi traslucida. E' una strana creatura, Laurent, l'opposto di un Damen aperto e facile da leggere, una sorta di amico per il lettore quanto Laurent stesso è in bilico tra il ruolo del cattivo e del buono.
Prima che ci si possa fare un'idea della natura di Laurent, il secondo capitolo si chiude, lasciando Damen fisicamente sfiancato e psicologiamente confuso, e il lettore altrettanto spiazzato dall'ultima scena: anche se Laurent è un blocco di marmo che trasuda disprezzo ha cominciato a lasciar vedere un lato di sé stranamente morbido.
Ora, io non so come funzionano queste cose a tappe, ma se vi ho passato almeno un briciolo del mio struggimento e del mio coinvolgimento per questi due personaggi e per il romanzo stesso allora vi dico PARTECIPATE e leggete questo romanzo. Non è nemmeno rilevante che i personaggi siano maschi (so che ad alcune può dare fastidio), siamo ad un livello di sessualità che trascende il romance o il M/M e si avvicina pericolosamente alla bisessualità spontanea a naturale della Rice. Altissimi livelli, quindi, perché la naturalezza con la quale la sensualità scivola via in sordina dalle prime scene è adulta, matura, cerebrale e decisamente appassionante per il carattere dei due e non solo per la loro fisicità.
Ultima piccola nota, questi due capitoli sono una miniera di ispirazione per chi vorrà partecipare al giveaway e ci sono delle descrizioni che riescono ad ispirare persino la persona meno artistica e creativa dell'universo, scatenatevi e fateci gioire perché la materia prima è roba buona.
La tappa precedente alla mia è dedicata al prologo del romanzo mentre a me tocca la seconda fase, i primi due capitoli. Normalmente vi direi che i primi capitoli sono una passeggiata perché è molto raro che succeda qualcosa di veramente importante o determinante nello sviluppo dei personaggi, perché di solito i primi due capitoli hanno un unico compito - difficilissimo - ovvero quello di acchiappare l'attenzione del lettore. Con il Principe Prigioniero, però, questo sbattimento è toccato al prologo, tant'è che se non conoscete questa storia ma state per iniziarla vi renderete presto conto che è il prologo a determinare l'intensità della scintilla tra romanzo e lettore.
Però, e qui per forza di cose si deve sottolineare, anche se il prologo ha fatto il lavoro sporco la mia tappa e i miei due capitoli hanno il compito altrettanto difficile di mantenere l'attenzione del lettore, incatenarla, assicurarla fino alla fine, inchiodare alle pagine, insomma trasformare quella prima scintilla in un incendio di sfrigolante curiosità e coinvolgimento.
Per questo read along ho riletto anche il prologo insieme ai miei due capitoli e, sarò, sincera, sono stati loro a farmi ricordare quanto il romanzo mi avesse coinvolta fin da subito. Il compito di convincere definitivamente il lettore viene svolto alla perfezione perché la Pacat non solo entra subito nel vivo della storia, ma perché nel giro di due capitoli (che non sono per niente brevi e sbrigativi, comunque) rende chiara la posizione del protagonista Damen e il contesto nel quale viene spedito, e - a raffica - introduce il primo incontro con Laurent, i primi dialoghi, le prime impressioni e le prime pedine mosse nella silenziosa battaglia di volontà tra Damen e Laurent.
Non è cosa da poco saper sparare tutte queste importanti cartucce nei primi due capitoli e farlo anche bene, non è da sottovalutare la fluidità con la quale la Pacat ha improvvisamente messo Damen in una posizione di inferiorità e sottomissione e lo ha letteralmente travolto con una realtà complicata sia per i suoi risvolti politici, sia per la difficile personalità del nuovo padrone, Laurent.
Ed ecco che è qui che si gioca il giudizio defintivo: i due personaggi sono affascinanti e opposti, con un Damen più mascolino, adulto, un soldato e un politico che sa usare la testa oltre che i muscoli e che subito cerca i punti deboli della sua già debole posizione. E poi Laurent, che entra in scena freddo come il ghiacco, sprezzante al limite dello sgradevole ma affascinante proprio per questa sua aura di calcolatore imprevedibile e impassibile ma allo stesso tempo attraente perché bello da non credere, androgino, pallido, biondo, ricoperto da vestiti di un blu così scuro che rendono la sua pelle quasi traslucida. E' una strana creatura, Laurent, l'opposto di un Damen aperto e facile da leggere, una sorta di amico per il lettore quanto Laurent stesso è in bilico tra il ruolo del cattivo e del buono.
Prima che ci si possa fare un'idea della natura di Laurent, il secondo capitolo si chiude, lasciando Damen fisicamente sfiancato e psicologiamente confuso, e il lettore altrettanto spiazzato dall'ultima scena: anche se Laurent è un blocco di marmo che trasuda disprezzo ha cominciato a lasciar vedere un lato di sé stranamente morbido.
Ora, io non so come funzionano queste cose a tappe, ma se vi ho passato almeno un briciolo del mio struggimento e del mio coinvolgimento per questi due personaggi e per il romanzo stesso allora vi dico PARTECIPATE e leggete questo romanzo. Non è nemmeno rilevante che i personaggi siano maschi (so che ad alcune può dare fastidio), siamo ad un livello di sessualità che trascende il romance o il M/M e si avvicina pericolosamente alla bisessualità spontanea a naturale della Rice. Altissimi livelli, quindi, perché la naturalezza con la quale la sensualità scivola via in sordina dalle prime scene è adulta, matura, cerebrale e decisamente appassionante per il carattere dei due e non solo per la loro fisicità.
Ultima piccola nota, questi due capitoli sono una miniera di ispirazione per chi vorrà partecipare al giveaway e ci sono delle descrizioni che riescono ad ispirare persino la persona meno artistica e creativa dell'universo, scatenatevi e fateci gioire perché la materia prima è roba buona.
REGOLAMENTO PER PARTECIPARE
In occasione dell’uscita del secondo volume della saga Captive Prince, la pagina FB dedicata, Captive Prince Italia (LINK), in collaborazione con il gruppo Captive Prince - Italian readers (LINK), sotto l’egida della Triskell, a partire dal 4 gennaio ha organizzato la lettura di gruppo (Read Along) de Il Principe Prigioniero, partecipando alla quale si potrà concorrere al Giveaway del secondo volume digitale della saga, edito sempre dalla Triskell.
Il Read Along sarà presentato e commentato sia nella pagina che nel gruppo con la collaborazione di questo blog e di altri sette blog amici.
Partecipare al Giveaway è facilissimo e divertente.
- dovete mettere il like alla pagina e fare parte del gruppo, comunicando alle admin l’intenzione di partecipare all’iniziativa.
- dalle tappe e relativi capitoli che avrete scelto dovrete pubblicare nel gruppo una citazione tratta dall'edizione italiana corredata da un’immagine che può essere elaborata da voi, stile aesthetics, oppure da una delle tantissime fan art su Captive Prince che devono però riportare i credits dell’artista.
- per provare a vincere il Giveaway è obbligatorio partecipare ad almeno cinque delle otto tappe del Read Along. Tra tutte le finaliste di tutte le settimane, a fine Read Along verrà scelta la citazione-immagine vincitrice a cui sarà assegnato in premio il libro digitale.
Esempio FanArt + citazione
Gli occhi azzurri avevano l’innocenza del cielo, e solo se li guardavi con attenzione scorgevi un’emozione sincera nelle loro profondità. Come l’antipatia, per esempio. Damen avrebbe potuto attribuirla al rancore, avrebbe potuto pensare che intendesse fargliela pagare per aver assistito alla discussione che aveva avuto con suo zio; ma la verità era che Laurent l’aveva guardato in quel modo sin dalla prima volta che i suoi occhi si erano posati su di lui.
-Il Principe Prigioniero-
Immagine: @VeretianViper
Esempio aesthetics + citazione
A Laurent bastava respirare per scatenare tendenze omicide.
Immagine: Fonte Pinterest - aesthetic by Jocasta ~ Il Principe Prigioniero
Per ogni tappa si possono proporre fino a tre citazioni corredate da immagine per ogni partecipante e si possono presentare citazioni uguali ma corredate da immagini diverse.
Tutte le immagini con le citazioni verranno premiate con la pubblicazione nella pagina sotto forma di post, col riferimento dell’autore e dei credits.
Ogni settimana, il Blog che ha presentato la tappa sceglierà tra tutte le citazioni-immagini proposte nella sua tappa le DUE che gli sono piaciute di più. Queste passeranno il turno.
Buona fortuna e che i Lamen vi assistano.
4 commenti:
Ottima descrizione della tappa, hai analizzato perfettamente tutto e concordo con te sul fatto che già in questi due primi capitoli succede di ogni, viene descritto alla perfezione tutto senza mai annoiare il lettore. Questa autrice ci riserverà un sacco di sorprese andando avanti!
E grazie per aver partecipato, posso immaginare la tua difficoltà nel gestire questa tappa, anche perchè la mia del prologo era decisamente più "basilare".
Mira, adoro le tue analisi e questa in particolare. La tua tappa non era decisamente facile. Rileggendo i capitoli, devo dire che la mia empatia con Damen si è fatta ancora più forte, ma quello che ho più apprezzato della rilettura è stato osservare Laurent che aveva a che fare con Damen. Laurent è il mio personaggio preferito, so che non fa nulla per caso, ma in questi primi due capitoli credo che lui non avesse ancora chiaro cosa fare di Damen e abbia deciso di comportarsi con lui in base alle risposte di Damen alle sue angherie e alle sue provocazioni. Non l'ha fatto portare alla croce, lo ha destinato all'arena, lo ha risparmiato dopo per una frase di Damen che rivela una concezione che Laurent non si aspettava da lui.
Non rileggo mai i libri, ma ogni volta che prendo in mano questo riscopro particolari e sensazioni che non avevo considerato.
Ammetto che, come ho detto anche a Fede in separata sede, non ricordavo che la scena dello "scontro" nell'arena fosse in questi primi due capitoli e non posso che dire che il comportamento di Laurent in questa occasione mi ha non poco incuriosita sia la prima volta che ora. Sarà che Damen è il pov principale, ma Laurent ispira proprio una curiosità morbosa.
Wow! Che belle parole che hai usato per descrivere questi due capitoli, intensissimi proprio come hai detto. Mi trovo in linea con tutte le considerazioni che hai fatto ma devo proprio sottolineare con un applauso e standing ovation la parte in cui dici "PARTECIPATE e leggete questo romanzo. Non è nemmeno rilevante che i personaggi siano maschi (so che ad alcune può dare fastidio), siamo ad un livello di sessualità che trascende il romance o il M/M e si avvicina pericolosamente alla bisessualità spontanea a naturale della Rice. Altissimi livelli, quindi, perché la naturalezza con la quale la sensualità scivola via in sordina dalle prime scene è adulta, matura, cerebrale e decisamente appassionante per il carattere dei due e non solo per la loro fisicità.".
Cioè, applausi. Non potevi dirlo con parole migliori.
Venendo alle mie considerazioni (ma che gioia rileggere pian piano, di solito rileggo tutto insieme e non mi fermo a riflettere -GRANDE ERRORE- questo RA si sta rivelando so very preciuos), continuo il discorso sugli schiavi e la schiavitù che ho iniziato nei commenti del progolo; alla fine Damen è uno schiavo. La differenza tra le due culture è abissale ma non è evidente subito proprio perché Laurent tratta Damen in un modo... particolare. In Akielos gli schiavi vengono educati alla sottomissione e per questo sono estremamente docili, mentre qui a Vere se ne vedono praticamente di tutti i colori. I prediletti sono adornati d'oro e gemme preziose, sembrano più escort che schiavi di piacere. E a Damen...niente, solo botte. Non che non se lo meriti visto quanto ci ha messo a capire cosa stava realmente accadendo -.-
Quando vede Laurent per la prima volta è tutto un "bel collo, bella pelle, guarda che capelli", e poi non gli vuole neanche baciare lo stivale XD. Quant'è maschio??? Si fa subito abbindolare dall'aspetto per poi ricredersi in 10 secondi netti. E credo che lo stesso sia per Laurent nella scena post-combattimento con Govart: sta lì, biondo, algido e bellissimo a giudicare il suo schiavo finché Damen non mostra un lato della sua persona. *sospira* Quanto sono curiosi (dolci) tutti e due.
Laurent è un bel personaggio dalle mille sfaccettature però in questi due capitoli quanto mi è sembrato infantile!! Sarò che non sopporto la violenza, soprattutto fine a se stessa, sarà che non sopporto chi si ritiene superiore (sì, sì, lo so che è IL Principe), sarà che non sopporto la cattiveria ma io ancora oggi cerco scuse per redimerlo per la sua cattiva entrata in scena. >.<
La prima volta che ho letto questi due capitoli ho creduto di trovarmi davanti ad una storia che sarebbe poi continuata sulla linea erotica/disinibita (per non essere volgari) ed ho mandato SUBITO un messaggio ad Alexandria gridando "AHO ma che è SPARTACUS!?!?!", riferendomi al telefilm della STARZ (che in quanto a volgarità GoT levate proprio).
Sono dei capitoli bomba e tra tradimento, schiavi, violenza gratuita, Veriani poco simpatici, spettacoli da red district con tanto di pubblico coinvolto e prediletti (pets! animali da compagnia... CIOÈ), il tutto scritto così bene, ho iniziato a saltellare allegramente. :3
Ultima cosa e poi me ne vado: mi sono troppo divertita nel leggere il disagio di Radel quando si rende conto che l'incenso magico a Damen gli ha praticamente solo liberato le narici. XD
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