20 novembre 2017

Marissa Meyer
Cinder

Serie Cronache Lunari 1
Titolo originale Cinder

Trama
Mondadori
pag. 394 | € 17,00
Una cyborg non può piangere, non può sperare né sognare: può innamorarsi? In un futuro lontano la Terra è divisa in sei grandi regni. Cinder è una ragazza metà umana e metà cyborg. Non ha ricordi della sua infanzia mentre il suo futuro sembra scritto: il lavoro da meccanico al mercato, una matrigna e delle sorellastre da sopportare, qualsiasi sogno da soffocare. Eppure quando per caso incontra il principe Kaito, erede al trono del regno, qualcosa in lei si accende. Ma può una cyborg sognare una vita normale? Intanto il mondo è invaso da un’epidemia e l’unica ad avere l’antidoto è la splendida ma malefica Regina di Luna: con il suo sguardo magico e letale riesce a controllare le menti. Ma il prezzo da pagare per la salvezza del mondo è troppo alto.





Commento
Ho una quantità imbarazzante di libri da leggere, alcuni che mi sogno pure di notte tanto sono eccitata al pensiero, eppure ho ripreso il brutto vizio - o bello, a seconda di come lo si considera - di prendere in prestito in biblioteca intere serie (complete) per fare una lettura scorpacciata non stop.
Nonostante abbia un taccuino pieno zeppo di serie che sto seguendo e di serie che ancora devo iniziare, e nonostante ne abbia spuntato una bella porzione, ancora oggi scopro di essermi persa delle serie che - secondo l'opinione comune - sono bellissime.
Ad esempio, le Cronache Lunari. Chissà in quale universo parallelo ho vissuto quando è uscito Cinder perché io nemmeno me lo ricordo. Ho una vaga immagine che mi frulla in testa della cover americana (nel bookstagram è uno dei romanzi ricorrenti) ma mai una volta che mi sia venuta la curiosità di recuperare la trama o cercarlo in italiano.
Poi si sa come funziona, basta che qualche conoscente ne parli ed ecco che la mia antenna entra in funzione e mi segno sul fidato taccuino tutti i titoli disponibili in italiano.
Dal block notes alla ricerca sul portale della biblioteca il passo è stato - ovviamente - brevissimo. Sono riuscita ad ordinare i primi tre titoli della serie mentre per il quarto dovrò o aspettare, o farmelo prestare in cartaceo, o comprarmelo e amen.
Ma prima di arrivare al punto di attingere al mio fondo segreto per le spese libresche, cominciamo a leggere i primi tre, mi sono detta. Del resto, se il primo mi lascia agonizzante è impossibile che continui la lettura, com'è naturale che sia.
Ed ecco qui il commento a Cinder.
E' cosa universalmente riconosciuta che io sia un totale fallimento nell'affibbiare ai romanzi le categorie che li smistano tra i vari generi. Secondo Goodreads Cinder è un distopico fantasy science fiction. Non sono sicura sul distopico, perché come sempre è una categoria che viene appiccicata anche quando non c'è niente di distopico ma vabé. Su una cosa sono d'accordo con Goodreads, è senza dubbio uno YA puro.
Normalmente non sono una big fan dei fantasy YA per il semplice fatto che tendono a spiegare e a risolvere i temi centrali un po' all'acqua di rose, con quel tono semplicistico che mi urta i nervi. YA, ovviamente, non vuol dire pensare e parlare e agire come dei bambini e quando questo succede nei romanzi apriti cielo che voglia di rispolverare il battipanni di Madreh.
Cinder è al limite, per me. E' uno YA che rischia di sfiorare gentilmente i miei nervi, che si avvicina pericolosamente a urtarli e poi, per fortuna, non lo fa mai. Questo vuol dire che lo stile, il contenuto, il modo, e persino - a volte - intere scene sono semplici, lineari, un po' banali e prevedibili anche se mai fastidiose o noiose.
Ecco il motivo del voto neutro. Mi è piaciuto, l'ho letto come una scheggia, ma non mi ha fatta impazzire; non mi lasciava con il patema d'animo quando dovevo sospendere la lettura e, a livello di angst e coinvolgimento emotivo, mi ha lasciata vagamente anestetizzata.
Tutto l'elemento del giovane amore, della ragazzina robotica e del principe, è stato carino ma nulla di più proprio perché è scivolato via e non ha scavato un buco nel mio curiocino nero di granito. Poi, per carità, ci sta anche che sia un romanticismo leggero e poco intenso, però se mi togli da una parte mi devi necessariamente dare da un'altra.
Quindi ecco che, accantonate le speranze per la love story, è l'elemento fantascientifico a darmi la botta di vita. La protagonista cyborg è una variante più che gradita della solita eroina sfigata ed emarginata ma bellissima, perché Cinder ha un bel circuito elettronico, piede e mano di metallo, bulloni, viti, ferraglia varia e non c'è proprio modo che possa passare per umana. Tutti gli elementi legati alla sua natura sono curiosi ed interessanti e trattati in modo abbastanza approfondito, così come la sua realtà - tra movimenti, reazioni, percezione del mondo - non tralascia le difficoltà oggettive che incontra quando, ad esempio, il piede cyborg è troppo piccolo per la sua taglia.
Ho notato che questo aspetto del romanzo, quindi anche l'ambientazione, i dettagli della vita quotidiana, macchine, case eccetera sono decisamente ben pensati e inseriti nella narrazione in modo intelligente: non sono vagamente accennati, né tanto meno sfacciatamente onnipresenti, sono uno sfondo nitido e coerente ad una storia che ha un bisogno evidente di una base solida e chiara.
Quanto alla trama mi ricollego alla precedente osservazione, ovvero che essendo uno YA non è che ci sia grande stratificazione o complessità narrativa. Il fatto che sia un retelling di Cenerentola e che, quindi, la storia sia a grandissime linee già nota, non aiuta a smuovere l'interesse, tanto più che fin da subito si capisce dove l'autrice andrà a parare tra principesse perdute e regni lunari e identità nascoste. Non è uno di quei momenti di stupore assoluto, c'è la conferma della teoria e poi - ovviamente - il romanzo si chiude lasciando il lettore un po' in sospeso.
Per quanto riguarda gli altri personaggi oltre a Cinder, c'è il giovane imperatore Kaito - interesse amoroso e, in teoria, personaggio chiave nello sviluppo della serie - che è carino e puccioso e tutto quello che volete ma non mi ha colpita più di tanto. Spero che più avanti, man mano che le cose si evolvono, esca un po' dalla bolla imperiale per diventare più grintoso e attivo. Nutro fiducia nella Meyer. Anche la cattiva di turno, la Regina psicopatica della Luna, è abbastanza cattiva però, ecco, forse è uno di quei personaggi che diventa più cattiva ad ogni romanzo e nel primo la sua stronzaggine è a livello embrionale. Non so, anche lei non ha lasciato il segno, però come per Kaito aspetto ancora un po' prima di esprimere un giudizio.
In ogni caso, la mia seconda preferita tra i personaggi dopo Cinder c'è Iko, la robottina di famiglia con il chip difettoso e una personalità spumeggiante che riesce a divertire e a fare da spalla in modo perfetto.
Al momento non conosco le trame dei seguiti, quindi non so se la storia di Cinder e di Kaito proseguirà subito o meno, certo è che ormai ho lì i prossimi due romanzi e tanto vale leggerli.
Un po' delusa lo sono, però, perché con tutti i commenti iper mega super entusiasti che ho letto mi aspettavo chissà cosa, invece in generale per me è un bene ma non benissimo. Rimango di mente aperta e fiduciosa nei prossimi.

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