Serie Scoundrels of St.James 1 e 2
Trama
Harper Collins ebook | € 5,03 |
Harper Collins ebook | € 5,03 |
Commento
Stavo per sparare una fregnaccia, poi mi sono resa conto (dopo le dovute ricerche) che non mi sono allontanata tanto dalla verità.
La fregnaccia era non fanno più romance come una volta, sotto inteso che questi due rientrano nella categoria vecchio romance, ovvero che sono una figata pazzesca.
Chi naviga nel genere da un bel po' di anni come me, si sarà sicuramente accorta del declino lento ma inesorabile nella qualità (originalità, stile?) del romance storico americano. A parte alcune autrici storiche, tra cui anche la Heath, quasi tutti i nomi nuovi non si fanno ricordare e si perdono nella quantità spropositata di novità che saturano il mercato. Ci sono sicuramente delle gemme, ma andarle a pescare nel mare di rocce e pietrisco è un'impresa che mi stanca al solo pensarci.
Così, quando mi prende la voglia di storico, mi butto sulle solite note, come la Balogh, la Quinn, la Kleypas e la Heath.
Ora, questa serie l'avevo comprata in blocco per non so quale motivo, forse perché ero convinta che fosse una che mi era rimasta impressa e che non avevo mai finito di leggere, in ogni caso è rimasta lì in attesa per davvero tanto tempo fino a che mi sono decisa ad iniziarla.
Non so cosa mi è preso - forse è stata colpa del ciclo - però ho aperto il primo titolo e l'ho finito la sera stessa in un'immersione totale che ha anestetizzato la mia povera mente durante una difficile e lunghissima domenica lavorativa, e ho subito attaccato con il secondo.
Tra un cliente vecchio bacucco e il solito maledetto pacchetto regalo, ho spolpato questi romance con un gusto e un coinvolgimento che solo queste veterane sanno suscitare.
Io adoro quei romance dove il protagonista maschio è un figo pazzesco, ma di quelli super da scioglimento istantaneo delle ovaie, ricchi sfondati, super titolati e sempre vincenti no matter what. E adoro alla follia quando le protagoniste femminili guardano l'eroe e pensano ammazza che figo e si abbandonano a pensieri osceni mentre seguono le regole della società. Adoro. Cioè adoro quei romance basici e anche un po' ignoranti (in senso buono) dove il centro della storia è l'attrazione e la storia d'amore, dove ogni possibile ostacolo viene polverizzato dal testosterone emesso dall'eroe e dove la maggior parte delle pagine e delle scene sono con i due personaggi principali e gli altri sono i secondari che saranno protagonisti dei seguiti.
In questo senso In bed with a scoundrel e Between the Devil and Desire sono l'esempio perfetto, rispondono in modo eccellente a tutte le qualità sopra elencate e regalano momenti di rosa che tendono al fucsia spinto.
Nel primo romanzo Lucian, che ve lo dico a fare, è uno sgnoccolo totale, un lord dai capelli neri e gli occhi scuri, una specie di diavolo che tutti temono e che tutte desiderano, mentre Catherine è una lady precisa in tutto tranne che nella vena spericolata che nasconde tanto bene. Quando Catherine cerca Lucian e gli chiede aiuto per un lavoro sporco - tanto la sua reputazione di assassino e delinquente lo rende un candidato perfetto - non immaginava che alla fine Luke fosse tutto tranne che un uomo malvagio. Anzi, è più che attraente, intelligente, sveglio, un vero diavolo con il cuoricino dolorante che stimola sempre la crocerossina che è in noi.
La trama è quanto di più basilare ci può essere in questo genere: Lucian è un Duca la cui legittimità è messa in discussione a causa del suo passato, cresciuto nelle strade, abituato a rubare, ha un'indole grezza ma il classico portamento dei nobili. Catherine vuole eliminare un altro pari del Regno che picchia la sua migliore amica, e si rivolge al soggetto meno raccomandabile senza invischiarsi con la plebaglia. Insomma, i due stabiliscono un accordo e, ovviamente, le cose vanno in tutt'altra direzione e il lieto fine è da manuale.
Il secondo romanzo è dedicato a Jack Dodger, il leader del gruppo e l'unico che ancora mantiene un legame forte con il loro passato. Jack gestisce un club per gentiluomini ed è diventato ricco, ma non gli basta perché vuole sempre di più. Quel di più arriva il giorno in cui un Duca che lui neanche conosceva lo nomina tutore del figlioletto e gli dona la casa padronale e tutto quello che contiene. La vedova, Olivia, cresciuta a pace ed etichetta, alla notizia diventa una furia tanto più che è costretta a convivere con questo pazzo, poco importa che alla sua vista la mente abbia preso la tangente verso pensieri sconci. Tra i due si stabilisce una forte rivalità e la tensione diventa in fretta motivo di attrazione. Anche qui il piccolo brivido di pericolo è solo marginale e relegato al finale, cosa che scatena in me sempre tanta felicità.
Questo aspetto è comune ad entrambi i titoli: c'è un pizzico di movimento ma non è niente di esagerato e si mischia tranquillamente nella storia
Sullo stile c'è poco che possa dire tranne che, avendoli letti in inglese, alcuni termini ed espressioni arcaiche mi hanno lasciata perplessa ma in questo il dizionario del Kindle mi ha aiutata, sostituendo la mia ignoranza con la luce della conoscenza.
All'inizio avevo previsto una full immersion della serie, ma adesso non ne sono più così sicura, perché le mie manie arrivano intense e si esauriscono in fretta. C'è di positivo che ho ancora alcuni titoli della serie da spolpare appena mi tornerà questa voglia insaziabile di romance storico ma, nel frattempo, lascerò gli altri romanzi in attesa del ritorno della voglia di rosa dettata dallo scompenso ormonale mensile.
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