12 novembre 2012

Lara Adrian
Il bacio rubato

Serie Midnight Breed 9.5
Titolo originale A Taste of Midnight

Trama
Leggereditore
pag. 101 | € 7,50
Un antico castello nelle Highlands scozzesi ospita uno scintillante gala natalizio, ma la bella vedova Danika MacConn si sente terribilmente sola in mezzo alla folla: non riesce a dimenticare il suo amore perduto, un guerriero dell’Ordine caduto in battaglia. Ben presto però si ritrova ad affrontare un problema più grande: le insidiose avances di un pericoloso boss della malavita di Edimburgo. 
Danika scopre un alleato inatteso nell’enigmatico braccio destro del boss, Brannoc, un uomo che emana calore, pericolo e un’oscura minaccia – e che sembra in qualche modo dolorosamente familiare. Brannoc ha le sue buone ragioni per tenere fuori Dani dall’attività del datore di lavoro… tenere sepolti tutti i suoi segreti. L’ultima cosa di cui ha bisogno è una storia con una donna che tenti la parte più selvaggia della sua natura; specialmente quando quella donna è Danika MacConn, l’unica in grado di metterlo in ginocchio.


Commento
Premessa: è meglio togliersi Hunter dalla testa prima di leggerlo.
Leggere questo racconto è come fare una capatina veloce dentro la serie della Stirpe senza essere inglobata da un romanzo più corposo. E' un mordi e fuggi. E' come mangiare un mini cioccolatino, una versione mignon di una tavoletta di cioccolato. In un certo senso non è abbastanza, perché vorresti un pezzo più grosso, ma da un'altra parte è più che sufficiente per farti un'idea e soddisfarti.
Ovviamente ci sono dei limiti. La lunghezza non aiuta certo ad approfondire i personaggi, i loro caratteri e le interazioni per cui non c'è possibilità di uno sviluppo coerente della storia d'amore. Non c'è tempo e spazio sufficienti per creare una relazione che abbia un inizio, uno sviluppo e una fine e che segua delle tempistiche apprezzabili. Quindi ci si deve aspettare un innamoramento praticamente improvviso e poco motivato, un cambio di rotta radicale nei pensieri dei personaggi e una serie di eventi che assecondano questa necessità.
Quello che la Adrian ha saputo fare - secondo me molto bene - è stato utilizzare la costante tipica della serie del cattivo, in questo caso un membro della Stirpe inserito nella loro società, e saperlo adattare alla perfezione senza superare il limite. Il cattivo ha l'unico scopo di unire i due protagonisti e ci riesce alla perfezione perché sia Malcolm sia Danika interagiscono con lui in due diverse situazioni: singolarmente e come coppia. Inevitabile, direi, la scappatoia del passato comune perché è necessaria per aiutare il lettore ad accettare l'innamoramento finale. Dakina e Malcolm si conoscono perché sono amici (per modo di dire) di vecchia data: prima di innamorarsi di Connor, Danika avrebbe anche preso in considerazione Mal. Malcolm, da parte sua, confida di aver avuto dei sentimenti per lei, ma di essersi fatto da parte perché non era il momento giusto per lui e non avrebbe reso Danika felice. Insomma, si ha una sorta di reunion destinata a succedere a prescindere dal fatto che entrambi si erano legati ad altre persone.
Ho apprezzato che, nonostante la brevità del racconto, la Adrian abbia comunque deciso di inserire una discreta dose di azione e pure un personaggio secondario degno di nota. E' come se l'autrice sia ormai in grado di gestire l'universo che ha creato senza lasciarsi sopraffare: in forma breve o in romanzo, è padrona della storia e dei personaggi e - secondo me - è una grandissima fortuna per i suoi lettori.

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