22 gennaio 2012

Suzanne Collins
Hunger games

Serie The Hunger Games 1
Titolo originale The Hunger Games

Trama 
Mondadori | ebook | € 6,99
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo. 

Commento
Ci voleva, per cambiare, un romanzo per adolescenti che non parlasse solo di vampiri belli e tenebrosi o di storie d'amore impossibili. Ormai ho raggiunto il punto di saturazione estrema, per cui i romanzi adolescenziali riescono a darmi sui nervi a meno che non siano diversi rispetto alla media. L'universo teen mi colpisce poco perché non riesco a fare mia una storia dove i protagonisti hanno almeno 10 anni meno di me, non ci riesco e non posso farci nulla. Evito i drama liceali perché non ne posso più di leggere pensieri pseudo profondi su quanto sia ingiusto il castigo inflitto dai genitori e rifuggo dai vampiri under 25 perché mi sembrano uno peggio dell'altro. Proprio per tutto questo, Hunger games mi è piaciuto. Non solo non è una storia d'amore, anche se un po' di contrasto tra i sessi c'è, ma è una storia futuristica di sopravvivenze: Grande fratello in versione gladiatori. Una lotta all'ultimo sangue dove tutti i giovani pulzelli si prendono a randellate fino a spappolarsi, per vincere...la propria vita! L'idea del romanzo è quasi geniale, perché in pochi hanno pensato di prendere un gruppo di ragazzini e farli scatenare all'eccesso per aver salva la vita (mi viene in mente un romanzo/film con un tema simile, ma mi sfugge il nome); il quasi, ovviamente, si riferisce al fatto che - dopotutto - il romanzo è per ragazzi e per cui la qualità narrativa tende ad essere media e poi medio/bassa verso la fine. I sentimentalismi in questo libro non la fanno da padrone: Katniss è una ragazzina come tante, con i suoi pregi e difetti, che fa di tutto per salvarsi la pelle e tornare a casa dalla sorellina. Mi piace che l'autrice non l'abbia fatta comportare come una buona samaritana, tutta moralità, bontà e niente sangue sulle mani. La parte centrale, quella degli Hunger Games, è la migliore mentre l'inizio e la fine lasciano a desiderare; soprattutto la fine lascia di stucco (per non dire di m....) perché si stronca quasi a metà di una scena lasciando capire che il seguito è in arrivo. Bella fregatura. A me è bastato questo romanzo e non credo che vorrò continuare la storia, perché per me finisce nel momento in cui finiscono gi Hunger Games (certo che Gale...ma vabé).

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