Serie Riley Jensen Guardian 4
Titolo originale Dangerous Games
Titolo originale Dangerous Games
Trama
Newton & Compton pag. 313 | € 12,90 |
I bassifondi di Melbourne pullulano di nightclub in grado di soddisfare ogni tipo di desiderio. Ma la detective Riley Jenson non è qui per cercare il piacere: è sulle tracce di un killer che proprio in questi locali a luci rosse viene a cercare le sue prede. Riley, metà vampiro e metà lupo mannaro, è sempre stata una donna forte e coraggiosa. Stavolta però entrare in un covo così protetto non sarà per niente facile.
C’è solo una persona che può aprirle le porte dell’inferno: Jin, un attraente barista dal corpo statuario. Lui, così giovane, sembra conoscere quegli ambienti meglio di qualunque detective del Dipartimento di polizia ed è l’unico che può aiutarla a smascherare il killer. Ma Riley dovrà seguirlo nei meandri di quel mondo di lussuria e desiderio. Un mondo che le riserverà non poche sorprese e in cui lei sarà l’oggetto di una bruciante, pericolosissima passione…
C’è solo una persona che può aprirle le porte dell’inferno: Jin, un attraente barista dal corpo statuario. Lui, così giovane, sembra conoscere quegli ambienti meglio di qualunque detective del Dipartimento di polizia ed è l’unico che può aiutarla a smascherare il killer. Ma Riley dovrà seguirlo nei meandri di quel mondo di lussuria e desiderio. Un mondo che le riserverà non poche sorprese e in cui lei sarà l’oggetto di una bruciante, pericolosissima passione…
Eh vabé, prima o poi doveva capitare, tanto valeva prepararsi. Dopo i primi tre, il quarto mi ha delusa un pochino. Il problema è che non riesco a collocare per bene il cosa, di per sé, mi abbia lasciato l'amaro in bocca perché in fin dei conti tutto è in linea con i libri precedenti. Non cambia granché, anzi, forse la trama diventa un po' più complessa e questo è un aspetto positivo però, non so, il ritmo inziale è lento e la lettura non ingrana. Quindi mi sono trovata a metà libro arrancando a mantenere l'attenzione. Però, una volta che ci si abitua al ritmo, si apprezza in pieno l'evoluzione della storia.
Riley, per fortuna, non subisce nessun cambiamento negativo nel carattere. Non diventa una cretina tutto d'un tratto e non si lascia andare a momenti da cuore di panna senza motivo. In effetti tira fuori un lato di sé che nei libri precedenti non compare: riesce a porre dei limiti e a seguirli, anche se questi vanno contro ciò che vuole. Riesce a porre degli obiettivi a lungo termine che sa essere positivi per se stessa e a non cedere ai desideri del momento. In questo modo obbliga Quinn a prendere una posizione (o forse è meglio dire una decisione) riguardo al loro rapporto. Le loro due nature si scontrano e si arriva ad una resa dei conti molto controversa. Si capisce che la questione ha subito un cambiamento radicale, ma ancora non si capisce se è in negativo o in positivo. Quetsa rottura, quindi, determina una diminuzione consistente della componente romantica per lasciare molto spazio alla trama. Vengono introdotti i demoni, con relativa possessione demoniaca ed evocazione magica. Oltre ai vampiri e ai mannari abbiamo un nuovo elemento paranormale che, in questo caso, lascia intendere una maggiore complessità nello svolgimento della trama. Ai demoni, infatti, si ricollega il passato di Quinn creando un ulteriore motivo di screzio tra lui e Riley e altri segreti inconfessabili.
Ho apprezzato molto la presenza più massiccia del gemello Rhoan e del capo dei guardiani (di cui mi sfugge sempre il nome), e nello stesso modo non mi è dispiaciuto leggere poco di Kellen e di vedere come, tutto sommato, venga usato soprattutto come elemento di paragone con Quinn.
In linea di massima il romanzo migliora nella seconda parte, ma credo che la lentezza della prima abbia lasciato un senso di noia che non si scrolla fino alla fine. D'altronde in una serie ci sono sempre alti e bassi e questo, come basso, è decisamente sopportabile.
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