Serie Highlander 1
Titolo originale Beyond the Highland Mist
Titolo originale Beyond the Highland Mist
Trama
Leggereditore pag. 377 | € 10,00 |
È conosciuto come “Il falco”, un predatore leggendario, invincibile sul campo di battaglia quanto nelle camere delle dame di tutto il Regno. A nessuna donna è possibile ignorare il suo fascino, ma mai nessuna è riuscita a scalfire il suo cuore… Fino a che un mago assetato di vendetta trasporta Adrienne de Simone dalla Seattle dei giorni nostri alla Scozia medievale. Prigioniera di un secolo troppo distante da lei, con la sua intraprendenza, i suoi modi diretti e sfrontati, Adrienne diverrà la sfida più ardua che “Il falco” abbia mai affrontato. E quando i due vengono costretti a sposarsi, Adrienne si ripromette di tenerlo a debita distanza: dopo anni di delusioni, lei non ha nessuna oglia di farsi abbindolare dall’ennesimo dongiovanni… Ma “Il falco”le ha promesso che presto non potrà fare a meno di sussurrare il suo nome, pregandolo di accendere quella passione così intensa, così diversa dalle altre… E questa volta lei dovrà ricredersi, perché anche il più duro dei predatori può celare la promessa di una felicità sconfinata. Ciò che non sanno è se il loro destino la contempla…
Era da molto tempo che non davo un voto basso, da mesi non mi capitava di voler abbandonare un libro e buttarlo dalla finestra. Ora, parliamone. C'è stato gran parlare quando la Leggereditore ha annunciato che avrebbe pubblicato la serie time-travel della Moning. Un delirio di felicità che ha creato un'aspettativa mica da ridere. Ormai avrei dovuto imparare che più c'è polverone, più devo stare alla larga. Ma no, mi sono lasciata coinvolgere et voilà mi sono beccata la mazzata sulle manine.
La Moning - devo dirlo - quando ha scritto questo - ahem - romanzo era probabilmente in uno stato confusionale da primo tentativo pubblicato. Non sono così cretina da criticare chi scrive, perché non sono un guru letterario, però come lettrice penso di avere il diritto di esprimere un giudizio. Prendersi libertà letterario è lecito, ma farci un pasticcio anche no.
Parliamo della trama? Perfetto. Allora, c'è questo eroe Hawk, che è così bello, ma così bello che anche il popolo fatato (suppongo che sia quello, per lo meno) se n'è accorto. La regina delle fate ci sbava dietro e il suo re s'ingrifa di brutto e manda il suo giullare - che sembra più uno scagnozzo psicopatico - a schiacciare il nostro bel scozzese. Hawk, oibò, è un esemplare perfetto della perfezione maschia. Amante perfetto, stile Duracell con installato il manuale delle 1001 posizioni orgasmiche, laird dalla moralità integra e inflessibile, così bbbuono con i suoi sudditi e con amici e parenti e così ccccccattivo con i suoi nemici. Soldato imbattibile, mattacchione, cucciolone, piselloduro eccetera eccetera.
Lei, la nostra eroina chiamata Adrienne, è una poverina reduce da una relazione di maltrattamenti psicologici dal suo ex psicopatico. Brava ragazza, anima pura - per carità chi dice il contrario - è anche ossessionata: si è fissata che d'ora in poi odierà per sempre gli uomini belli. Visto che il suo ex pazzo era stragnocco, la logica vuole che tutti gli stragnocchi siano pazzi. Come dire: se un serial killer è basso e albino, allora tutti gli albini bassi sono serial killer. Non fa una piega. Poverina, è stata traumatizzata bisogna capirla. Ah, quasi dimenticavo. E' alta, magra, slanciata e atletica, e mi perdonerete se non ricordo se è bionda o rossa, uno dei due non fa differenza.
Passiamo alla trama: un bel giorno il best friend di Hawk, il mattacchione, esprime un desiderio e cioè che il suo amico trovi una donna che non gliela dà. Poverino, il popolo fatato decide che, per farsi quattro risate, forse è il caso di esaudire la sua richiesta così ecco che -pufff- trasportano la nostra eroina indietro nel tempo. Ecco, così, pufff. Il puff è quello che deve darci sapere sul viaggio nel tempo.
Passiamo alla parte più veloce, cioè un riassunto di quello che succede. Lei arriva indietro nel tempo, la sposano a Hawk, lui si arrapa seduta stante, lei pure ma è tanto ossessionata dalla sua convizione 'bello e cattivo', e scoppia la classica situazione: lui-ci-prova-lei-non-ci-sta-il-giullare-cattivo-ci-mette-lo-zampino-lei-si-ricrede-si-amano e vissero felici e contenti.
Passiamo alla parte peggiore, se tralasciamo la trama. Nessuna spiegazione plausibile per il time travel, niente neanche a morire, tanto valeva fare uno storico. Ripetitività nei dialoghi, banalità nei personaggi, scemenza diffusa in tutte le pagine. Traduzione stancante: Moonie per la luna (bho?), fanciulla per lass e in genere un uso del linguaggio assolutamente fuori luogo. Avete mai sentito di un laird scozzese del 1700 che parla rococò/forbito/ricercato? Io no e francamente l'ho trovato così ridondante che mi ha nauseato, unito al personaggio in sé.
Insomma, delusione totale, cocente e traumatizzante. Non ho intenzione di spendere tempo e soldi per questa serie anche se si dice che poi migliora. Non mi interessa granché, io mollo.
Nessun commento:
Posta un commento