24 gennaio 2012

J.R.Ward
Crave

Serie Fallen Angels 2

Trama 
Signet | pag. 480 | € 5,69
The battle between good and evil has left the future of humanity in the hands of a reluctant saviour and his band of fallen angels. Seven deadly sins that must be righted. Seven souls that must be saved. While his first task was success, Jim Heron is battling a demon that can take any form for the soul of someone he must identify on his own. If that weren't enough, his old boss Matthias wants Jim to assassinate an AWOL member of The Firm - Isaac, the man Jim is pretty sure he is supposed to save. Jim knows first hand that once you're in The Firm, there's no getting out. But when Jim finds Isaac to warn him, he has been picked up by the police for illegal street fighting, and it is clear that Isaac is falling for his gorgeous public defender. Is their love the redemption that will save Isaac's soul? Or has the demon Devina set an elaborate trap? 




Commento
Se c'è una cosa che la Ward sa fare bene è creare una storia. Saper scrivere non include, in automatico, il saper creare una trama e dei personaggi che rendano ben spese le ore passate a leggere. Trovare il plot perfetto, con i suoi personaggi e le ambientazioni è difficile se si deve lottare per primeggiare in un panorama prolifico come quello del paranormal romance. A quanto pare, però, la Ward sa come farsi largo e ottenere l'attenzione del lettore. Dimentichiamoci, per un attimo, la serie della BDB -se ci si riesce- e prendiamo in considerazione la sua seconda serie paranormale, questa dei Fallen Angels. Partita in sordina con Covet, che ha riscosso un successo tiepido seppur discreto - ma che a me era piaciuto molto -, è uscito mesi fa il secondo volume della serie, Crave appunto, con nuovi protagonisti ma con comprimari (o dovrei dire co-protagonisti) gli angeli caduti Jim Heron & Co. Dicevo, la Ward sa come scrivere perché ha saputo correggere la rotta di Covet per prendere la superstrada esatta in Crave. Storia perfetta, trama perfetta, finale assolutamente perfetto...che dire di più?
I protagonisti sono Isaac e Grier; il primo è un ex mercenario al soldo di una società segreta paramilitare del governo, il killer perfetto che, dopotutto, ha una coscienza. Isaac vuole seguire le orme di Jim e abbandonare la XOps e passare il resto della sua vita a cercare di essere normale. Ovviamente il capo della società, Matthias, non vuole lasciarlo andare per cui fa partire una caccia all'uomo che coinvolge anche Jim. Isaac, per vivere, combatte nei combattimenti clandestini e, dopo una retata, viene arrestato. L'avvocato d'ufficio è Grier. La bella, sofisticata, elegante, ricercata Grier che aiuta i delinquenti per assecondare la sua ossessione di aiutare il prossimo. Ora, immaginatevi la scena: Isaac, eroe tipo della Ward tutto spalle larghe, muscoli e occhi di ghiaccio e Grier, bella, elegante e profumata, seduti uno di fronte all'altro in una sala da interrogatori. Avrei voluto stringere la mano alla Ward. Incontro perfetto, punto. La cosa curiosa è che il personaggio portante, non per dominanza o per stranezza, è Isaac per la sua natura semplice, umile e - in un certo senso - ingenua. Isaac, uscendo da XOps e lasciandosi alle spalle il suo passato da killer, è privo di esperienza nelle questioni basilari della vita: non solo l'amore romantico, ma proprio il saper muoversi e pensare come una persona normale. I suoi momenti di introspezione sono molto forti, perché la voce del personaggio ha un eco anche negli altri personaggi. In Grier per la loro attrazione, in Jim per la sua lotta a salvare la sua anima, in Matthias che lo vuole eliminare e, in generale, nel lettore che lo 'sente' come essere umano. Isaac ha un lato umano che i personaggi maschili della Ward, in genere, non hanno o che esprimo poco. Grier, da parte sua, è un pò l'eroina tipo della Ward, con i suoi bei vestiti, ricca e bella ha un carattere combattivo e un pò pazzerello. Non mi è dispiaciuta ma, a conti fatti, non ha segnato il romanzo.
Altro discorso per Jim Heron che, a mio parere, è la colonna portante della serie anche se a volte viene messo in ombra. Jim è colui che deve lottare, letteralmente, per salvare il mondo dal demonio Devina. Deve trovare l'anima in gioco e deve fare di tutto per metterla sulla strada del bene. I suoi poteri sono indistinti, essendo unico nel suo genere, nemmeno Adrian e Eddie sanno quali sono le sue armi migliori per cui il nostro si destreggia da solo tra demoni, Inferno e anime dannate. Non c'è bisogno di dire che lo adoro, perché ha quel fare 'nonsense' che lo rende immune alle cazzate di Devina - che dice, esplicitamente, I crave you guardandolo con qualcosa di molto simile all'adorazione. Considerando, appunto, la sua relativa ignoranza in materia non mi ha stupita la fine anzi, l'ho particolarmente apprezzata perché il lieto fine forzato e continuato in una serie è poco probabile e non tiene alta la tensione. Certo, c'è il classico happy ending con Isaac e Grier, ma questo viene messo in ombra dal finale più importante, cioè il risultato della partita tra Jim e Devina. Chi vince? Chi perde? Non lo dico, non sono cattiva, però sottolineo come questa serie debba essere letta perché se piace l'autrice allora c'è poco o niente in questo romanzo che possa far cambiare opinione sulla Ward. Sono in trepidante attesa del terzo, Envy.

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