10 dicembre 2011

Alessia Rocchi
Anghelos

Serie Anghelos 1

Trama
Benevento, anno 999.
Il conte Nikefòros, discendente dall'antichissima stirpe degli Anghelos, e il suo servitore Raphael si aggirano esuli dopo avere abbandonato dolorosamente l'isola greca di Thera. Il sanguinario vescovo Aléxandros è sulle loro tracce, divorato dal desiderio di possedere il Libro Oscuro, un antico testo in cui è contenuto il segreto degli Anghelos. Ma il Libro è andato perduto e con lui il segreto che angoscia lo stesso conte: perché una sete smaniosa di sangue (sangue di animali, ma anche di uomini) lo tortura senza sosta, facendo di lui un vampiro? L'antico testo era stato affidato anni prima, nel corso di una spaventosa carneficina ordinata dal vescovo, a una bambina...


Commento
Quando l’ho iniziato, mi aspettavo un libro sui vampiri ‘classico’: il vampiro che è il mostro cattivo assetato di sangue, e la fanciulla preda del vampiro. In parte è così, ma il tutto viene rielaborato in un modo tale che il risultato finale è un libro originale. Prima di tutto per come il mito del vampiro viene trasformato: un mostro assetato di sangue si, ma bellissimo, potente, e amato dalla sua gente; e poi per la vicenda che unisce il mito di Lilith (rielaborato dall’autrice) al vampiro, che altro non è che un angelo caduto. La ‘bella’ è una donna forte ormai sfiorita dalle difficoltà della vita, che dedica tutta la sua vita al compimento del suo compito di Guardiana fino alla morte.
Tutto questo viene narrato con un stile elegante e ricercato (certi termini non li avevo mai sentiti, e sono riuscita a capirne i significati solo nel contesto), anche se c’è la tendenza alla ripetizione degli stessi aggettivi (‘ammorbante’ mi perseguiterà!!), ma che alla fine da un realismo fortissimo (forse anche un po’ estremizzato) della vita dell’epoca, le malattie, la mancanza di igiene, la morte, la povertà. È un libro cupo, tetro, il cui stile rispecchia l’epoca e la vicenda.
Per essere un primo romanzo è un ottimo lavoro, considerando che è un libro di vampiri scritto da un’italiana, cosa rara. Pero’ ci sono a mio avviso dei difettini: il Conte in primis, manca di spessore, l’autrice utilizza poco e per poco il suo punto di vista, per cui noi lo conosciamo solo attraverso gli occhi degli altri personaggi, sappiamo che è bellissimo, con i capelli neri lunghi, alto e imponente con gli occhi chiarissimi, ma quando il suo potere vampirico raggiunge i massimi livelli diventa un mostro, con artigli e zanne e con tanto di smorfie bestiali.
Il suo comportamento poi non è dei migliori: all’inizio si può pensare che agisca per il bene, ma man mano che la vicenda si sviluppa e arriva ad un punto cruciale con l’entrata in scena della strega Giselda, il Conte diventa un idiota che sbava dietro a questa ‘cattiva’ con tutti gli attributi della cattiva, ma non solo, tratta anche male l’unica compagna fidata che lo vuole aiutare, cioè Eirene, perdendo un sacco di punti di gradimento; ne perde molti anche quando si scontra con il Pastore (in quella scena non mi è piaciuto per nulla). Ma in fondo il suo comportamento diventa chiaro, e in parte giustificabile alla fine, quando anche lui viene a conoscenza della sua vera identità.
Eirene e Raphael sono i personaggi che secondo me sono i meglio riusciti del libro. Lei è la vera eroina del libro, mentre lui è un punto fermo in tutta la narrazione, dalla sua storia, dove ci viene detto come incontra il vampiro, fino al sua vita da ‘servo’, anche se è piu un compagno, del Conte, e fino alla sua decisione di ottenere la libertà.
I cattivi ci sono, sono tanti, e sono dei veri bastardi, oltre ad essere un insieme di vizi e difetti umani, ma alla fine, i cattivi, come in ogni storia a lieto fine, pagano. A volte, nelle parti di flash-back, si perde un po’ il filo della narrazione, soprattutto quando ritorna al tempo presente del libro passando direttamente ad andare avanti con la vicenda, per cui bisogna fare uno sforzo per ricordarsi dov’erano i personaggi, cosa facevano con chi e cosa dicevano, ma a parte questo, tutti i passaggi di flash-back sono parti interessanti che servono a chiarire il perché e il per come della vicenda e dei personaggi. Molto bella anche l’ambientazione, per una volta niente Carpazi, ma Italia.
Un bel libro, ma da leggere con attenzione, perché anche il minimo personaggio presentato ha un suo ruolo nella storia. La ragazza ha un futuro come scrittrice, spero che rimanga sul genere, anche se non necessariamente sui vampiri.

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