Trilogia Cinquanta sfumature 2
Titolo originale Fifty Shades Darker
Titolo originale Fifty Shades Darker
Trama
Mondadori pag. 671 | € 5,00 |
Profondamente turbata dagli oscuri segreti del giovane e inquieto imprenditore Christian Grey, Anastasia Steele ha messo fine alla loro relazione e ha deciso di iniziare un nuovo lavoro in una casa editrice. Ma l’irresistibile attrazione per Grey domina ancora ogni suo pensiero e quando lui le propone di rivedersi, lei non riesce a dire di no. Pur di non perderla, Christian è disposto a ridefinire i termini del loro accordo e a svelarle qualcosa in più di sé, rendendo così il loro rapporto ancora più profondo e coinvolgente. Quando finalmente tutto sembra andare per il meglio, i fantasmi del passato si materializzano prepotentemente e Ana si trova a dover fare i conti con due donne che hanno avuto un ruolo importante nella vita di Christian. Di nuovo, il loro rapporto è minacciato e a questo punto Ana deve affrontare la decisione più importante della sua vita. Una decisione che può prendere soltanto lei… Questo è il secondo attesissimo volume della trilogia Cinquanta sfumature, il cui successo senza precedenti è iniziato grazie al passaparola delle donne che ne hanno fatto un vero e proprio cult ponendolo al primo posto in tutte le classifiche del mondo.
NOIA. Noia, noia noia noianoianoianoia. Tanta noia che ad un
certo punto sono stata tentata all’abbandono. Abbandono tipico dell’estate:
avrei preso la macchina, imboccato l’autostrada, trovato una piazzola di sosta
sperduta e sotto al sole cocente delle 14.30 del pomeriggio di Luglio, avrei accostato
e – senza nemmeno spegnere la macchina – avrei tirato giù il finestrino e
adagiato (o anche lanciato, soddisfa di più) il soggetto in questione. Ma,
aimè, ho il libro in formato ebook e quindi di mollare il mio eReader manco
morta, per cui ho passato un intero pomeriggio sotto all’ombrellone – con un
altro libro, serio questa volta (leggasi degno di definirsi tale) – e ho
ponderato se finire le 50 sfumature di noia oppure dedicarmi ad altro. Ma,
siccome nel profondo voglio arrivare in fondo a questa storia e mettere un mio
punto con triplo calcio in culo carpiato a questo fenomeno idiota, ho deciso di
finirlo e di iniziare persino il 50 sfumature di rosso. Sì, lo leggerò, perché
la fine di NOIA è talmente IDIOTA che devo assolutamente bruciarmi qualche
altro neurone. Poi mi darò solo ai classici per almeno 2 mesi per resuscitare i
neuroni che sono morti per leggere questa scemenza.
Se, in linea di massima, 50 sfumature di grigio aveva
qualche senso – oscuro, sconosciuto, incompreso, inesistente - il seguito non
ha assolutamente uno scopo, a parte far scopare i due protagonisti. Speravo,
visto che il primo finiva con Ana che mollava Grey, di leggere almeno – almeno
– metà libro solo sui loro tira e molla, perché – diciamocelo – il gioco di
potere è più stuzzicante quando non è consumato. E invece ciccia. Questa
signorina cede a Grey nel giro di 3 nano secondi e gli apre le gamb…ehm, le
braccia e vissero felici e contenti.
La domanda, quindi, sorge spontanea: e di che cavolo parla
tutto il libro? Ma delle loro trombate, santo cielo! Almeno la James ci avesse
fatto il favore di frustare a sangue Ana, di appenderla come un salame, di
imbavagliarla e di scatenare il sadico che è in Grey e invece NO! No, Grey
decide che PUF è innamorato tanto di Ana e, siccome a lei non piace farsi
menare, PUF ha capito che può vivere la vita (il sesso) in altro modo. PUF.
Poverino, è traumatizzato, ha avuto un’infanzia molto difficile. Quindi lui, da
bravo fanciullino che scopre la vita normale per la prima volta, diventa un cucciolone
lunatico con vaghe tendenze al sesso un po’ spinto (altro che dominatore, come
se un paio di manette, un coso –misfuggeilnome- anale possano considerarsi da
sadici). Grey il fidanzato perfetto wannabe, si spertica in una serie di azioni
da manuale tanto emozionanti quanto spalmarsi di crema abbronzante. Poverino, è
traumatizzato.
Il problema non è nemmeno il personaggio maschile che, a
modo suo, fa anche ridere, quanto l’idiozia generale di come è stata gestita la
storia. Ok, non c’è una vera storia, nemmeno a livello emotivo, però uno sforzo
per trasformare davvero il loro rapporto in qualcosa di oscuro si poteva fare.
Il massimo di scontro sono le menate che Ana continua a fare a Grey per la ex
Elena e per la sua continua insicurezza (mi lascerà perché non mi piace farmi
picchiare?). Insomma, sembra di ascoltare le menate di un’adolescente,
profondità zero, pathos zero, sensualità zero, curiosità zero.
Noia totale, come ho già detto. Si svolge tutto in modo
talmente piatto, prevedibile, che il massimo dell’emozione è stata…come non
detto, nessuna emozione.
Penso di aver perso abbastanza tempo dietro a Grey&Ana e
ora mi dedico a qualcosa di più sensato. Ovvero, un romantic suspance
americano. Hello, Nathan Kelly!
2 commenti:
Sei il mio mito...
La pensi come me? :D
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