13 gennaio 2012

Sarah McCarty
Peccati di innocenza

Serie Hell's Height 2 
Trama 
Texas 1858
Cosa succede quando una donna chiede a un uomo di insegnarle le arti del sesso? Che lui si innamora perdutamente. Sa, rude e affascinante, non sa se l'incontro con Isabella sia il frutto del capriccio del fato oppure il preciso disegno del destino, in ogni caso è subito stregato dall'innocenza che aleggia intorno alla fanciulla, e capisce che deve salvarla. Nonostante la giovane età e l'aspetto fragile, Isabella nasconde terribili segreti e una volontà di ferro, e adesso si trova in pericolo. Nel loro viaggio verso la libertà, Sam e Isabella scoprono un'attrazione irresistibile, che li porta a provocarsi in continuazione. Solo un fuoco indomabile può sprigionarsi dall'unione di un incallito seduttore e di una ragazza innocente alle prese con i primi palpiti della passione. Ma il pericolo è in agguato e i segreti non sono stati svelati. un romanzo sulla seduzione, i cui l'ambiente storica e l'atmosfera selvaggia rendono intensa e appassionante la lettura. In Peccati di innocenza ritroviamo alcuni personaggi e ambientazioni di Angelo tentatore. 

Commento
Meh, che delusione. Il primo era stato una scoperta: cowboys, scene hot, trama avventurosa...wow. Qua ci sono tutte e tre le cose ma - big MA - non sono minimamente coinvolgenti. Anzi, che fatica finirlo. E che dispiacere scoprire che la storia di Sam è stata così noiosa, invece della storia appassionante e passionale che mi ero preparata a leggere. Non solo Sam è bidimensionale (la terza dimensione ruota solo attorno alla sua appendice penzolante -_-), con tanto di 'mi piace, ma non posso', 'me la farei, ma non posso'...ma è pure vittima di un'eroina maniaca. Isabella è una specie di allupata che gli salterebbe addosso 7/24 anche se ci sono i banditi, se sono in mezzo al nulla, se lui è ferito...non gliene frega nulla, vuole zozzare! Lui, poverino, cerca di farle vedere il lume della ragione, ma quando l'ormone impazzisce la protagonista si perde e va tutto alle ortiche. La storia passa da lui che la trova al loro luuuungo viaggio da una città all'altra dove zompano (mah) la notte e di giorno lui spara e ammazza mille milioni di banditi con una mano sola. E viene ferito solo due volte, notare, e neanche una volta è troppo ammaccato per fare acrobazie. Bha. Ah, dimenticavo, ovviamente uccide il cattivo e vissero felici e contenti. Peccato che io non sono né felice nè tantomeno contenta. Mi aspettavo di più da questo romanzo, che in 300 e passa pagine non si è soffermato nemmeno una volta a farmi una descrizione dell'eroe (so solo che ha gli occhi azzurri) ma è praticamente scivolato...senza infamia né lode fino alla fine. Non mi ha lasciato nulla, nemmeno un eccesso di ormone impazzito. Che tristezza. Speriamo in Tucker, l'indiano che ha la fissa per la quacchera.

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