20 gennaio 2012

Ken Follett
Un letto di leoni

Titolo originale Lie Down With Lions
Trama 
Ambientato in Afghanistan, nei luoghi della guerriglia contro l'invasione sovietica, questo libro ha come protagonisti una giovane donna inglese, sensibile e coraggiosa, un medico francese che desidera emulare il padre eroe della Resistenza contro i nazisti, e un inquieto americano che vuole organizzare in un'unica forza le varie tribù locali divise dall'odio reciproco e dell'avversione contro gli stranieri. Ciascuno di essi, spinto da motivi inconfessati, giunge in Afghanistan nella Valle dei Cinque Leoni, dove le attività di Anatoly, uno spregiudicato colonnello del Kgb, aggiungono un'ulteriore complicazione allo svolgersi dei fatti. Il duello che si combatte fra loro, fatto di ingegnosità e di pazienza, di crudeltà e di ardimento, culmina in un confronto esplosivo che fa di Un letto di leoni un grande thriller e un'emozionante storia d'amore. 

Commento


Uhm, allora...che dire. Non so perché ho scelto proprio questo titolo per conoscere Follett. Forse è stata colpa di Giamila (si Giamy, è colpa tua), che lo ha suggerito come molto bello. Però...però.
Tanto per cominciare l'ambientazione non mi piace. Non mi piacciono i luoghi e non riesco ad incuriosirmi della loro cultura e quindi tutte le descrizioni geografiche/culturali mi hanno fatto venire la narcolessia. Non ci trovo niente di appassionante in una valle sperduta, brulla e povera dell'Afghanistan, ma proprio niente. 
Poi, i protagonisti, che se vogliamo sono 3, sarebbero da prendere a calci nel sedere per 2/3. Ovvero, lei - Jane - e Jean-Pierre. Ellis si salva in corner, ma solo perchè il livello di cretineria imposto dagli altri due era troppo alto per lui. Allora, Jane. Entra in scena innamorata di Ellis e fin qui ok. E' una specie di...come dire...intellettualoide pseudo comunista dei primi anni 80. Si nutre di ideali, ma si comporta come una capitalista, ma vabé. Alors, quando scopre la verità su Ellis fa crollare l'Olimpo gridando al tradimento...e poi neanche un anno dopo eccola sposata con il medico Jean Pierre. Non solo si fa infinocchiare da questo imbecille, ma si fa anche sottomettere bellamente, rimane incinta, viene pestata a sangue e alla fine della fiera - dopo che si sono mezzo ammazzati di fatica per scappare - fa saltare il piano e si fa catturare. Ok che c'è il lieto fine per il rotto della cuffia, ma è proprio un'idiota di donna! Jean Pierre è l'altro imbecille. Convintissimo di essere utile alla causa dei russi comunisti, diventa una spia, ma siccome è scarso le prende di santa ragione, non conclude nulla e soprattutto...muore! Diciamo pure che lo si vorrebbe prendere a randellate per farlo tornare sano, ma poi alla fine si spera proprio che schiatti.
Niente da dire sullo stile. Se non fosse stato per il fatto che si fa leggere velocemente e che non è troppo pesante anche con tutte quelle descrizioni, non sarei mai arrivata alla fine. Manco a pagarmi.
Quindi, infine, molto probabilmente ho sbagliato titolo per provare Follett, o cmq ho scelto il titolo con l'ambientazione che mi ha posto in un'atteggiamento di fastidio fin dalla prima pagina (non conoscevo la trama, eh, non sono masochista). Vedremo se ritentare con altro in un futuro, questo comunque non mi è piaciuto.

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