15 gennaio 2012

Charlaine Harris
Morto per il mondo

Serie di Sookie Stackhouse 4 
Trama 
Sookie Stackhouse è una cameriera di un bar di una piccola cittadina della Louisiana, è simpatica e svolge bene il suo lavoro, ma conduce una vita isolata perché non tutti apprezzano il suo particolare talento: quello di poter leggere nella mente degli altri. I vampiri però hanno una mente difficile da decifrare, e forse per questo Sookie ha un debole per loro. Così, quando nel tornare a casa dal lavoro, si imbatte in un vampiro che sta correndo nudo lungo la strada, lei non si limita a tirare dritto. Sookie sa benissimo chi è: Eric, spaventoso, sexy... e morto... come lo era il giorno in cui lo ha conosciuto, solo che adesso soffre di amnesia. Questo nuovo Eric è dolce, vulnerabile, e ha bisogno dell'aiuto di Sookie. Perché chi gli ha tolto la memoria, chiunque sia, adesso vuole privarlo anche della vita. Ma il pericolo più grande lo corre il cuore di Sookie, perché questo nuovo Eric, più dolce e gentile, è una persona a cui è molto difficile resistere... 

Commento
Goduria estrema, estasi suprema...questo è il risultato di questo romanzo. Eric, vichingo vampiro super gnocco e Sookie, l'accoppiata perfetta. Non saprei nemmeno dire perchè mi è piaciuto così tanto, perchè i romanzi della Harris sfiorano l'elementare, talmente sono semplici e lineari in trama e lessico. Eppure, mi piace. Ogni singola volta che leggo un suo romanzo, mi piace. Sicuramente sono i personaggi che fanno la differenza. Sookie, che è protagonista al 100%, è decisamente un personaggio coerente ma soprattutto divertente, facile da immedesimarsi nei suoi pensieri e per niente noiosa. La Harris ha saputo creare un'eroina molto umana nei pensieri, ma con quel tocco di diversità che la inserisce bene e senza sforzo nel mondo paranormale. Niente forzature nella trama, niente strani colpi di scena inspiegabili, la trama scorre veloce, semplice e incuriosisce quel tanto che basta. L'azione è ben disposta nella narrazione, non è troppa ma nemmeno poca, è ben descritta anche la questione del 'giallo', e la fine chiude totalmente l'episodio (anche se ovviamente lascia molti spiragli aperti). Ho volontariamente lasciato Eric per ultimo perché altrimenti mi sarei dimenticata di commentare anche il resto. Insomma, cosa devo dire oltre all'essenziale? Vichingo e vampiro. Doppia V doppia goduria. Eric, con o senza memoria, spazza via ogni ricordo di altri vampiri...dal dimenticabile quanto inutile Bill agli altri personaggi secondari. Eric, e poi il nulla. Vedendolo tramite Sookie non si può che morirgli dietro, ammirare cotanta perfezione nordica e rammaricarsi un pochino per la sua perdita di memoria. Se devo essere sincera, l'Eric smemorato ha meno carisma del vero Eric; trovo che, per quanto sia complicato, l'Eric normale abbia un fascino che supera di gran lunga il quasi principe azzurro che è diventato una volta maledetto dalla strega. Non che non lo abbia apprezzato, ma un vichingo vampiro in versione cucciolotto perde un cicinin di fascino. Ma solo un cicinin, perchè Eric è sempre Eric, con o senza memoria. E per colpa sua, voglio la prossima dose!

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