15 gennaio 2012

Cassandra Clare
Shadowhunters. Città di cenere

Serie Mortal Instruments 2 
Trama 
Clary Fray vorrebbe soltanto che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima, vita. Ma non c'è niente di normale nella tua vita se puoi vedere licantropi, vampiri e altri Nascosti, se tua madre è in un coma magicamente indotto e tu scopri di essere uno Shadowhunter, un cacciatore di demoni. Se Clary si lasciasse il mondo dei Cacciatori alle spalle avrebbe più tempo per Simon (forse più di un amico ormai). Ma è il mondo dei Cacciatori che non è disposto a lasciar andare lei, soprattutto Jace, il suo affascinante, permaloso fratello appena ritrovato. Per Clary l'unico modo di salvare la madre è inseguire Valentine, il cacciatore ribelle, che è probabilmente pazzo, sicuramente malvagio e anche, purtroppo, suo padre. A complicare le cose a New York si moltiplicano gli omicidi dei figli dei Nascosti. E la città diventa sempre più pericolosa, anche per uno Shadowhunter come Clary. 

Commento
3 pallini, giusto perché mi è piaciuto più del precedente.
Anche in questo caso la storia di riconferma essere basata principalmente su due personaggi: Clary e Jace, ma con dei comprimari quasi migliori, come Simon. Siamo rimasti alla carrambata finale con Clary e Jace che si scoprono fratelli e lo scandalo sta nel fatto che i due si piacciono, nel senso carnale del termine. In questo secondo episodio si riaprono, poi, le questioni legate a Valentine e alla sua scalata verso il dominio sul mondo: la sua caccia agli strumenti mortali, i vari stermini di creature soprannaturali per ottenerle...il tutto con una massa di ragazzini che, grazie ai loro poteri, salvano il mondo. Essendo una fan di Harry Potter non dovrei storcere il naso, ma qui siamo lontani anni luce dalla capacità della Row di creare situazioni e personaggi che funzionano anche con grandi differenze. In questo caso, invece, la trama sembra un po' troppo 'campata per aria' con i vari colpi di scena che hanno lo scopo unico di far emergere i poteri particolari dei due cacciatori. Insomma, quasi preferivo se la Clare evitava tutta la manfrina su Valentine perché se si concentrava sugli adolescenti ci guadagnava soltanto. Mi è piaciuto moltissimo Simon, anche con la sua trasformazione, perché ha fatto un grando salto di qualità dal primo libro e perchè ha ricevuto un buon approfondimento da parte dell'autrice. Rimangono invariate, al contrario, le psicologie di Clary e di Jace che si confermano essere rispettivamente una ragazzina lagnosa e un adolescente da prenedere a schiaffi.
In sostanza, è un romanzo che si fa leggere bene e che non annoia, per grazia divina. Ha dei bei momenti ma, purtroppo, un finale scontato e banale. Se la Clare ci aggiungeva un pochino di incesto le cose, magari, si facevano più succose, ma è un romanzo per ragazzi e quindi sopprimo le mie curiosità perverse. Con il terzo farò la stessa cosa dei precedenti: biblioteca.

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