30 dicembre 2011

Charlaine Harris
Morti viventi

Serie Sookie Stackhouse 2
Titolo originale Living Dead in Dallas

Trama
Delos Books
pag. 344 | € 15,90
La cameriera Sookie Stackhouse sta attraversando un periodo decisamente sfortunato. Innanzitutto, un suo collega viene assassinato e sembra che a nessuno importi della cosa, poi si viene a trovare faccia a faccia con una creatura bestiale che le assesta una sferzata dolorosa e velenosa.
A questo punto, entrano in campo i vampiri, che le succhiano il veleno dalle vene (come se non aspettassero altro!). Il punto è che le hanno salvato la vita, quindi quando un vampiro le chiede un favore, lei deve accettare, e ben presto si ritrova a Dallas, impegnata a utilizzare le sue doti telepatiche alla ricerca di un vampiro scomparso, fingendo di essere là per intervistare alcuni umani coinvolti in quella sparizione. Sookie pone una sola condizione: i vampiri devono comportarsi bene... e lasciar andare illesi gli umani coinvolti.
Più facile a dirsi che a farsi: basta infatti abbinare una bionda deliziosa a un piccolo errore perché la situazione si faccia letale...



Commento
Secondo libro nella serie di Sookie Stackhouse, Morti Viventi comincia subito con il ritrovamento di un cadavere fuori da Merlotte's, il bar dove Sookie lavora. Al contrario di quanto possa sembrare, il 'giallo', o il mistero che dir si voglia, non è il centro della trama.
Mentre il primo, Finché non cala il buio, era incentrato sull'introdurre Sookie e le varie novità del suo mondo, vampiri compresi, il seguito è invece meno accattivante. Il romanzo merita perché è scritto bene, fluido e senza rallentamenti nella trama, ma l'ho trovato leggermente inferiore rispetto al primo. E' quasi come se il libro sia privo di grandi scossoni, o di grandi colpi di scena. Le scene di azione sono stranamente poco 'attive', le cose succedono e tu non rimani a bocca aperta come un pesce lesso. Purtroppo, secondo me, questo è un aspetto negativo, perché non appassiona il lettore e non lo fa interessare alla vicenda della trama: omicidio, rapimento, chi è il colpevole e via dicendo. Quello che incuriosisce è il rapporto quotidiano Bill/Sookie, e gli eventuali sballottamenti ormonali che la nostra eroina subisce. 
Diciamocelo chiaramente: Bill non mi sconfinfera. Ho delle vaghe rimembranze dalle letture in inglese della serie, e detto in parole povere non ricordo i dettagli ma ricordo che di lui non mi fido. Un'altro paio di maniche è il vichingo Eric. Già solamente a dire vichingo mi si ammollano le giunture. Eric è un vampiro con un potenziale esplosivo: nel primo libro è comparso, ma non abbastanza per inquadrarlo, ora invece compare e tu pensi 'ne voglio ancora'. Eric mi fa sangue...quindi speriamo che compaia di più.
Sookie riconfermo che è una protagonista giusta ed equilibrata. E' a metà strada tra il mondo umano e quello paranormale, non si tira storie per nulla, non vuole tenere un piede in due staffe e soprattutto i suoi monologhi interni non sono pesanti. E' una boccata d'aria fresca, è ironica e sveglia, ha una sua integrità che non vuole distruggere, anche se si piega volentieri di fronte alle necessità. Insomma, Sookie mi piace, e mi piace il suo modo di fare. La cosa positiva è che mi piace molto anche il contorno che la Harris le ha creato: la cittadina piccola dove tutti si conoscono e dove tutti hanno degli scheletri nell'armadio, il fratello, le nonnine e le amiche delle superiori...mi piace la sensazione che mi da. 
A settembre uscirà il seguito, e posso confermare con sicurezza che seguirò questa serie con una certa felicità. Non mi strappo i capelli nell'attesa dell'uscita, ma l'aspetto comunque. 
Pecca dell'edizione: ci sono numerosissimi errori di battitura, la Delos dovrebbe assumere un nuvo correttore di bozze.

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