29 giugno 2017

Elle Kennedy
L'Imprevisto

Serie Off-Campus 4
Titolo originale The Goal

Trama
Newton & Compton
ebook | € 5,99

Sabrina sta per laurearsi e il suo futuro è accuratamente pianificato: dopo il college, andrà dritta alla scuola di legge, e poi troverà un impiego profumatamente pagato in qualche studio di squali. Il piano per sfuggire una volte per tutte al suo imbarazzante passato di sicuro non comprende un fantastico giocatore di hockey che crede nell'amore a prima vista. Una notte di fuoco incandescente e di inaspettata tenerezza è tutto ciò che è disposta a concedere a John Tucker, ma a volte basta una notte perché tutta la tua vita cambi. Il gioco si è fatto molto più complicato...Tucker crede nell'importanza del gioco di squadra. Sul ghiaccio sta benissimo lontano dai riflettori, ma quando si tratta di diventare padre a ventidue anni, l’idea di restarsene in panchina è assolutamente fuori discussione. Per fortuna la futura madre di suo figlio è bellissima, intelligente e sa come prenderlo. Il problema è che il suo cuore è blindato, e, con il caratterino che si ritrova, Sabrina è troppo testarda per accettare il suo aiuto. Se vuole una vita con la donna dei suoi sogni, John dovrà convincerla che alcuni gol possono essere realizzati soltanto con il giusto assist.

Commento
E così anche questa serie è arrivata alla fine. Newton & Compton ci ha viziate, perché ha sparato i quattro romanzi uno dietro l'altro con un periodo di attesa ridicolo, permettendoci di fare una scorpacciata con tutti i crismi e finire la serie in overdose da NA.
O meglio, io sono in overdose e sono felice come una Pasqua, nonostante il voto non sia dei più alti.
Visto che L'Imprevisto chiude la serie, posso fare una classifica dei preferiti che, neanche farlo a posta, è lo stesso identico dell'ordine dei romanzi: Garrett, Logan, Dean e Tucker. Devo dire che avevo puntato molto su Tucker e la trama del romanzo mi aveva stuzzicata parecchio. Aimé, come ogni cosa, le aspettative sono sempre più alte della reale soddisfazione e ammetto di aver mal sopportato lo sviluppo del romanzo nella parte finale.
Ma andiamo per ordine. Dei quattro conquilini, Tucker è quello più tranquillo e domestico: cucina, pulisce, è gentile e disponibile con tutti e compensa con la sua pacatezza le esagerazioni e il caos dei suoi tre amici. Il fatto che sia meno casinista non implica necessariamente che sia anche un santo, anzi, Tucker ha la sua lista di conquiste e non si tira indietro, semplicemente è più discreto degli altri.
Così quando si trova di fronte Sabrina, arci nemica di Dean e nota per essere una creatura velenosa, fredda e cattiva, Tucker non si scompone affatto. La guarda, decide che gli piace e che ci vuole provare e non si lascia scoraggiare dalla scontrosità di Sabrina.
Lei, d'altra parte, è una povera crista talmente piena di impegni, con una vita misera e deprimente, che non la si può certo biasimare, essere acida e intrattabile è l'ultimo dei suoi difetti. Da quello che si sapeva di lei, cioè quello che Dean ha sputato fuori, Sabrina era la classica cattiva antipatica che nessuno vuole come protagonista, invece la Kennedy l'ha presa, l'ha rivoltata e l'ha trasformata in una paladina della sindrome premestruale costante, una ragazza che è acida e ne ha tutti i motivi per esserlo e che, nonostante tutto, suscita simpatia. Ha due lavori, di cui uno veramente merdoso, studia come una pazza che mantenere una media altissima ed entrare ad Harvard, si deve pagare le spese per l'università oltre che l'affitto e, last but not least, vive in una zona orribile di Boston con la nonna che sembra una pazza acida peggio di lei e un patrigno che è un maniaco pervertito. Insomma, poverina, è chiaro che non ha energie per nient'altro e che usi il sesso - e i maschi - come valvola di sfogo usa e getta. Le relazioni non sono nei suoi progetti, non le importa niente di avere un compagno, perché semplicemente le relazioni richiedo tempo ed energia e lei non ne ha più di entrambi.
Poi arriva Tucker che, zitto zitto, la travolge con una sessione super fast ma super hot nella sua macchina, tanto che tutti e due ne vogliono ancora.
Ma - c'è sempre un ma - a tutti i tentativi di Tucker di conquistarla, ci sono i muri che Sabrina tira su per proteggersi, per evitare di sbandare e perdere tutto quello per cui ha lavorato così duramente.
Quanto potrà mai resistere quando Tucker non solo è bello e buono ma è pure un semidio del sesso? Poco, niente, cede quasi subito, la divertentissima e sexy caccia di Tucker porta i suoi risultati, forse in modo troppo efficace.
Perché Sabrina rimane incinta.
Lo so, là fuori ci sono molte lettrici che appena leggono di una gravidanza chiudono il libro e scappano urlando e io vi capisco, giuro. Vi capisco perché sebbene l'idea della gravidanza non mi schifi in modo particolare, non mi entusiasma nemmeno e tendo a sperare sempre che appaia alla fine, tipo all'ultima pagina, o all'ultimo capitolo. Ma in questo romanzo la pagnotta viene infornata, lievitata e sfornata e pure allevata e non c'è niente che possiamo fare, o si molla il libro a metà o si stringono i denti e si arriva alla fine.
Nel momento esatto in cui Sabrina rimane incinta e Tucker entra nel tunnel della vita di famiglia il mio interesse per il romanzo è scemato. Le peripezie ormonali di Sabrina, la crescita della pancia, il sesso da gravida, e poi il parto, l'allattamento e tutto il resto sarebbero state anche carine da leggere se non avessero occupato così tanto spazio, se lo sviluppo della relazione non avesse subito uno stop a favore delle paturnie di Sabrina. Certe pagine erano talmente poco simili al resto della serie che mi chiedevo il perché. Tucker ad un certo punto passa così in secondo piano che è come se non ci fosse e ci dobbiamo sorbire i problemi di Sabrina nel gestire la sua nuova vita di mamma. Va bene, ci sta, se vuoi creare l'ennesimo motivo di attrito e l'ennesima scusa perché lei rifiuti una relazione, però dopo un po' stanca. Stufa, questa versione lacrimosa di Sabrina, stufa leggere di come Tucker debba elemosinare il tempo che passa con loro e non c'è nessuna logica e nemmeno nessuna razionalità nelle cose che Sabrina combina.
Il finale, almeno, è stato veloce e indolore e l'epilogo è stato carino, ma niente di che. Se penso che altre autrici di NA hanno giocato la carta bebè per poi usare l'aborto spontaneo come soluzione mentre la Kennedy l'ha spremuto fino alla fine dilungandosi persino troppo in un certo senso me l'ha fatta rispettare. E' assurdo che questi protagonisti trombino come ricci e nessuno mai si trovi con il bebè, almeno qui la sfiga c'è, si vede, rimane, e i due si adeguano alla cosa come persone adulte.
Questo non significa che mi sia piaciuto, mi sembra chiaro. La prima parte è una bomba, Tucker è da sturbo e tutto fila liscissimo, poi arriva la gravidanza e ogni cosa diventa meno coinvolgente, meno interessante, esattamente come i capitoli in cui passano i mesi e Sabrina compra vestitini, studia e tiene Tucker lontano. Insomma, no, non era quello che speravo di leggere e non mi ha fatta impazzire.
Poi, vabé, Tucker è talmente gnocco che alla fine della fiera salva capre e cavoli appena si mette a petto nudo a cullare la bambina, perché si sa che anche le femmine meno sensibili alla maternità non resistono ad un bellone che spupazza la creatura.
Piccola nota finale, la carota che ha reso sopportabile la bastonata, pare che la Kennedy abbia intenzione di proseguire con uno spin-off e mi sembra un'ottima idea perché ci sono ancora un paio di personaggi che vorrei proprio leggere. Quindi attendiamo fiduciosi e nel frattempo stalkeriamo la Kennedy.

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