Serie Off-Campus 2
Titolo originale The Mistake
Trama
Newton & Compton ebook | € 2,99 |
John Logan, tra i ragazzi più popolari dell’università, può avere qualsiasi ragazza. È una stella dell’hockey, ha fascino da vendere e nessuno ha il coraggio di negargli nulla. Ma dietro il suo sorriso assassino e quei modi di ragazzo sicuro di sé, si nasconde una crescente disperazione per quello che lo aspetta dopo la laurea. Una strada senza uscita e il progetto di una vita in cui non si riconosce. Un incontro sexy con la matricola Grace Ivers è la distrazione perfetta per non pensare al futuro, ma quando per un banale errore manda a monte la loro avventura, Logan decide che trascorrerà l’ultimo anno cercando di ottenere una seconda possibilità. Questa volta però le regole del gioco le detta lei, e non ci saranno concessioni né scorciatoie…
Commento
Nota iniziale: ho scritto il commento per l'edizione americana e l'ho adattato alla seconda lettura dell'edizione italiana.
Quando leggo New Adult tendo a ossessionarmi con le autrici e le serie. Se il primo romanzo mi è piaciuto tanto non riesco a diluire la lettura dei seguiti e divoro un libro dietro l'altro come una pazza invasata.
E' esattamente quello che mi è successo con Elle Kennedy e la serie Off-Campus. Ho letto il primo uscito con Newton & Compton e non ci ho pensato un secondo di aspettare l'eventuale futura pubblicazione dei seguiti, sono andata su Amazon e ho comprato tutti gli ebook esistenti della serie.
Ho divorato Lo Sbaglio (The Mistake) in un due serate secche e ho subito aperto The Score, che mi ha occupata per altre tre sere.
Risultato? Adesso mi sto facendo violenza che tenermi The Goal per i momenti di magra, anche se ammetto che per iniziare altro ci ho messo un bel po' di tempo. Non sono brava a frazionare la lettura di una serie e non sono brava a rallentare quando tutti i romanzi mi sono piaciuti così tanto.
Ci proverò, lo giuro, ma non assicuro niente.
Allora, Il contratto (QUI il commento) è il romanzo di Garrett, Lo Sbaglio quello di Logan e The Score quello di Dean. Lo vedete il collegamento? E' il loro gruppetto ad essere protagonista della serie (e non le ragazze) così come l'hockey, che rimane sempre in sottofondo e che stabilisce il livello di atleticità e di figaggine dei nostri protagonisti. Cosa ve lo dico a fare, sono tutti e tre degli sgnoccoli da paura, tutti e tre con storie divertenti, emozionanti e - per Dean - estremamente hot. La Kennedy non si è certo tirata indietro sulle scene di sesso ma non ha mai perso di vista il nucleo delle storie.
E, dopo l'introduzione smodatamente esagitata dei tre romanzi, ecco qui quello che penso di Lo Sbaglio.
Nonostante Il Contratto sia in questo momento, con la lettura di tutti e tre i primi romanzi sulle spalle, il mio preferito, posso tranquillamente equiparare Lo Sbaglio a Il Contratto. Dal punto di vista del tipo di storia sono molto simili, con la stessa vitalità e la stessa dose di ironia, anche se con Logan la Kennedy ha cominciato a calcare la mano sulla presenza di un lato oscuro nel personaggio maschile e sull'uso di lessico esplicito che, per quanto mi riguarda, un po' ha rovinato l'impressione generale del romanzo.
Però, per tutto il resto, Lo Sbaglio è esattamente come dovrebbe essere: è emotivo e ricco di quelle situazioni che rendono appassionanti i NA. C'è un sacco di interazione tra i due protagonisti, così come una serie di turbolenze con un livello accettabile di angst e, cosa ancora più importante, i due protagonisti sono ben fatti e ben accoppiati.
Logan è un mix equilibrato tra bad boy e ragazzo della porta accanto, un atleta promettente la cui storia inizia in parte già nel primo romanzo. Logan, infatti, ha una cotta per la ragazza di Garrett e combatte tra il senso di colpa e il desiderio, scatenandosi alle feste e sbronzandosi senza tanti complimenti per cercare di togliersela dalla testa.
Questo, però, non lo rende necessariamente sgradevole, così quando incontra Grace la situazione cambia leggermente e Logan si trova ad essere sempre più preso da questa ragazza che è l'esatto opposto di quelle che di solito preferisce.
Grace è una ragazza tremendamente timida, una di quelle che parla a macchinetta quando è nervosa e che si tiene in disparte perché nessuno la noti e, come metà della popolazione femminile del campus, ha una mezza cotta per Logan. Quando se lo trova per sbaglio di fronte alla porta della sua stanza, Grace mette da parte qualsiasi timidezza e si lancia.
In un certo senso Grace è tutte noi: è normalissima (anche se, ovviamente, bella) e non cambia in nessun modo il suo modo di essere per diventare più desiderabile agli occhi di Logan, perché se è vero che non le dispiacerebbe riuscire a sedurlo è anche vero che non potrebbe fingere di essere qualcosa che non è. E Grace non è una ragazza sfacciata né navigata, è una ragazza normalissima che si trova di fronte un ragazzo che è un concentrato di testosterone e sensualità, ma non si lascia fregare o umiliare.
I tira e molla tra Logan e Grace creati dalla Kennedy sono frizzantini e divertenti e - punto a favore - la carta sesso viene introdotta molto in là nella storia, puntando così su tutta una serie di scene che ricordano molto Il Contratto. La loro storia è carinissima e con la giusta dose di sensualità, spensieratezza e sentimenti e, sempre sul modello stabilito dal primo romanzo, di passati difficili e bagagli emotivi impegnativi. Logan non ha una situazione familiare felice e non è molto più fortunato nel consolidare il suo futuro: l'hockey sembra esserci solo qui e ora, e ci soffre parecchio perché sapere di avere la possibilità di diventare titolare e di dover rinunciare gli pesa come un macigno.
Ma il lieto fine non si fa desiderare troppo, così anche questi due personaggi chiudono la loro storia in modo semplice e netto, senza lasciarci a soffrire a lungo.
Come nota finale sparo il mio parere sulla lettura di entrambe le edizioni. Purtroppo, e lo dico un po' a malincuore, l'edizione italiana non è lontanamente paragonabile a quella americana in quanto a fluidità e a resa. Naturalmente non si possono giudicare le scelte lessicali, perché ad esempio dove in americano pussy non risulta essere fastidioso, in italiano la sua controparte letterale mi ha fatto venire la pelle d'oca. Un dato di fatto, invece, è la mancanza di precisione nella traduzione, questo sì, con tanti errori dettati dalla fretta e dalla probabile mancata rilettura, con sostituzioni di maschili e femminili, typos e simili. Insomma, il voto così alto è frutto della lettura in americano, ma quella in italiano ha solo confermato quanto mi piaccia questa serie.
Ora non vedo l'ora di poter rifare la stessa esperienza con The Score, che già letto in americano, così da vedere come verrà resa la storia super hot ed esplicita di Dean.
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