12 febbraio 2015

Sylvia Day
In gioco per te

Serie Crossfire 4
Titolo originale Captivated by You

Trama
Mondadori
ebook | € 7,99
Gideon mi dice che sono il suo angelo, ma è lui a essere il vero miracolo nella mia vita. Il mio meraviglioso guerriero ferito, tanto determinato a sconfiggere i demoni del mio passato quanto deciso a non affrontare i suoi. Le promesse che ci siamo scambiati avrebbero dovuto legarci più di carne e sangue, invece hanno aperto vecchie ferite, ci hanno esposto al dolore e all'insicurezza e hanno permesso ai nostri acerrimi nemici di venire allo scoperto. Sento che Gideon mi sta sfuggendo, la mia più grande paura sta diventando realtà, il mio amore è messo alla prova in un modo che non sono sicura di riuscire a sopportare. Nel momento più luminoso della nostra storia, l'oscurità del suo passato ha invaso e compromesso tutto ciò per cui avevamo combattuto. Ci troviamo di fronte a una scelta terribile: la sicurezza delle vite che avevamo prima di conoscerci o la lotta per un futuro che improvvisamente sembra un sogno impossibile e senza speranza...

Commento
Vabé, allora ditelo.
Ditelo che queste autrici hanno in mente una cosa soltanto. Il denaro. E se non sono loro ad avere l'anima mercenaria, di sicuro lo sono i loro editori.
Questa storia che continuano le serie anche quando potrebbero finirle, per poi lasciare la storia a metà, in attesa di un quinto libro non mi sorride per nulla. Sono abituata ai finali aperti o ai cliffhanger per tenere in sospeso il lettore e - indirettamente - obbligarlo a leggere i seguiti, ma questa abitudine mi sta stufando. Mi stufa che lo usino per procrastinare, per lucrare, per prendere per il naso persone che sono sinceramente fans appassionate.
Non è il mio caso, però mi sento comunque presa un po' in giro.
Vi spiego com'è andata.
Questo quarto libro s'è fatto desiderare. Un anno e mezzo, dicono, perché uscisse il seguito di un romanzo che, per me, poteva benissimo essere l'ultimo. La cosa strana è che mi è pure piaciuto ed ero pronta a dare un voto alto, poi sono arrivata alla fine e ci sono rimasta di m***a.
Comprate pure le vocali e le consonanti, la sostanza è quella. C'è stato poco da fare, poco da controllare, quel cavolo di libro è finito così, puf, senza un motivo. Mi aspettavo almeno un altro capitolo, per chiudere, invece niente. Nada. Finisce e tanti saluti, bisogna aspettare il prossimo e spendere altri soldi.
Perché lo faremo, tutti, spendere altri soldi. Perché per quanto ci si incazzi che questi romanzi sono tutti uguali, basati sul sesso, assurdi e tutto quello che vi viene in mente, sono anche una droga.
Le menate e le crisi suscitano un morboso interesse che quasi ti costringe a continuare la lettura. Ti rendi conto che i personaggi sono da manicomio, che non hanno una logica e fanno cose a caso tanto per riempire le pagine, eppure ti ossessionano appena inizi a leggere.
In questo caso, da internare era Eva. Capiamoci, io non mi ricordavo assolutamente nulla dell'ultimo libro, avevo un vago ricordo di un matrimonio e poi lo zero assoluto. Quando questa se n'è uscita con la mania per Brett non ho saputo trovare una motivazione logica. Ma che cavolo è passato nel cervello della Day? Questa super figa in miniatura s'è sposata il super figo super ricco super psicopatico super innamorato e si pone il dubbio che la sua cotta giovanile sesso droga e rock&roll sia chiusa o meno? Ma perché? Cosa c'entra? Che senso ha?
Il senso, cari miei, è uno: fare volume. Parole, parole e parole per allungare il brodo, per giustificare altre 100 pagine di crisi e di tira e molla perché altrimenti - let's face it - non c'era nulla da raccontare.
Ma poteva essere solo Eva la fulminata del romanzo? Nein! Gedeone, anima santa, è effettivamente tormentato ma è anche un rimbecillito di prima categoria. Se hai i milioni di miliardi di dollari e sei super intelligente non dovresti arrivarci da solo e trovarti il miglior psicoterapeuta/psichiatra/analista/terapista della galassia? Ma Gedeone no, lui vuole continuare a farsi inacidire il sangue, si crogiola negli incubi e si lamenta costantemente di non poter dormire nello stesso letto della moglie. Boh, qualcuno me lo spieghi.
Naturalmente, tra una sessione - stranamente stringate - di sesso e l'altra, tra una crisi esistenziale e l'altra, spuntano cattivi che neanche un film della Marvel. Ben due ex di Geddy, una pazza masochista squallida da fare schifo e la solita Corinne che non si capisce bene perché non crepi e la facciamo finita. Poi c'è un fantomatico Landon - e io, boh, non me lo ricordavo - che si vuole vendicare del padre di Geddy che ha trattato male il suo papà. Poi c'è il fratello di Gedeone che forse è più psicopatico di lui e fa cose che neanche bene si capiscono e c'è Brett che sicuramente rispunterà fuori. Insomma, uno dietro l'altro neanche avessero preso il numero al reparto panetteria dell'ipermercato di domenica mattina.
Una delle poche cose che veramente mi è piaciuta e che ha dato un filo di novità alla storia è stato il punto di vista di Gedeone. Ero curiosa di sapere che diavolo gli passava per la testa e finalmente qualcosa si capisce. Lui - nonostante i problemi - sembra possedere una razionalità e una logica inapplicabili perché è circondato da scimuniti. Poverello, oltre alle sue menate deve gestire anche la frustrazione dell'imbecillità altrui.
Insomma, nonostante la quantità di frivolezze e di inutilità, la Day è stranamente riuscita a mantenere alto l'interesse e a ripetere l'esperienza entusiasmante della prima lettura. Non è roba da poco se si pensa che il contenuto è inconsistente e principalmente basato sul sesso e che lo schema si ripete senza grandi cambiamenti da ben 4 libri. Però come posso sputare nel piatto dove mangio? Io li leggo e mi rilasso, evado, mi rincitrullisco, ma è a questo che servono, no? A divertirsi!
E allora mettiamoci in attesa del quinto. Basta che non si faccia aspettar troppo, altrimenti mi scordo tutto ancora una volta.

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