8 gennaio 2014

Eve Berlin
Ai confini del piacere

Serie Edge 1

Trama
Mondadori Extra Passion
ebook | € 2,99
Per Dylan Ivory, autrice di romanzi erotici, il controllo è tutto. Finché non incontra Alec Walzer, scrittore di thriller ed esperto "dominatore". Lui vive per le esperienze estreme, anche in camera da letto, e quando Dylan lo intervista per conoscere il BDSM da un punto di vista professionale, tra loro scatta un'immediata attrazione fisica. Alec accetta di farle da "guida", implicando che lei impari a fidarsi e a sottomettersi. Le mostra così che lasciandosi andare si possono sperimentare le più alte vette del piacere, ma quando il rapporto erotico si trasforma in sentimento, entrambi si ritrovano a combatterlo. Salvo poi rendersi conto che non è affatto una debolezza cedere all'amore.





Commento
Che sorpresa, questa Eve Berlin. Insomma, ormai non capita quasi mai di leggere un erotico che riesca ad andare oltre le scene di sesso, ed è praticamente una rarità un erotico a tema BDSM che si addentri realmente nella pscicologia dei dom e dei sub.
Ai confini del piacere - stento a crederci - è riuscito in entrambi i casi.
Gioia e gaudio! Ogni tanto esce un erotico che non gronda umori, infarcito di sesso acrobatico e protagonisti lunatici e capricciosi.
La Berlin ha creato una storia che nasce dalla stessa categoria a cui appartiene: Dylan è un'autrice di romanzi erotici e ha deciso di usare il BDSM come argomento e ispirazione per il suo prossimo romanzo. Per riuscire a coglierne le difficili sfumature, comincia una ricerca tra i sub, chiaccherando e facendo domande per capire le loro motivazioni e il loro punto di vista. Una di queste ragazze, però, le confida che per capire un sub deve conoscere prima un dom, un dominatore.
Dylan è convinta di sapere tutto sull'essere dominante, convinta com'è di essere - sotto sotto - una dominatrice. Ha il controllo di sé stessa e della sua vita fin da giovanissima e, nella sua ignoranza, confonde l'essere sottomessi con l'essere persone non autosufficienti, deboli e privi di sostanza. Basteranno 2 minuti secchi e uno sguardo perché Alec la riconosca per la sottomessa che è e per renderla consapevole della sua tendenza. Due minuti di silenzio, nei quali sono il corpo di Alec e i suoi occhi a comunicare allo spirito di Dylan. Non c'è sessualità sfacciata, non ci sono pensieri sconci, non c'è carnalità gratuita: la mente di Alec lavora in un modo solo ed è quello del dom. In Dylan riconosce la postura, la reazione alla sua presenza e al suo tono di voce. La connessione che si crea tra i due non è la solita attrazione fisica, banale quanto ormai super sfruttata, ma deriva dalla consapevolezza di rispondere esattamente ai desideri della persona che si ha di fronte.
Alec non è un dominatore alla Lora Leigh, tutto ormoni impazziti e aggressività. Lui studia Dylan, ogni sfumatura della voce e dello sguardo, ogni movimento e ogni respiro gli dicono quello che gli serve e in base a questi modula la sua voce, i suoi movimenti, le sue parole. E' un dominatore di classe, affascinante e ipnotico ma anche molto onesto e aperto. Riesce a spiegare sé stesso e le sue necessità senza dover calarsi i pantaloni e il sesso non è solo sesso, ma una brama viscerale che lo scuote nella sua potenza.
Altrettanto sottile e precisa è la lenta evoluzione e accettazione di Dylan. La sua lotta contro la sottomissione - scambiata per debolezza - è tutta mentale: non combatte l'attrazione ma l'atteggiamento. Tuttavia la Berlin è stata brava nello sciogliere i nodi di Dylan, ad ammorbidirla nei momenti giusti e nel darle il tempo di superare modelli comportamentali che si trascinava dall'infanzia.
Essendo un erotico il sesso non manca ed è strano come, nonostante ce ne siano moltissime scene, la sua presenza non invade la storia, non nasconde la particolarità dei due personaggi e non sminuisce in nessun modo i ruoli di dom e di sub. Aiuta, invece, con la sua presenza ed intensità a trasmettere i conflitti interiori dei protagonisti: Alec che cede piano piano e riconosce la sua necessità di amare e Dylan che impara a non ossessionarsi con il controllo.
Sono proprio soddisfatta di questa lettura e non vedo l'ora che venga pubblicato anche il seguito, nella speranza che mantenga lo stesso spirito e la stessa impostazione.

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