Serie Night Huntress 5
Trama
Fanucci | pag. 295 | € 9.90 |
Ormai diventata un vampiro a tutti gli effetti, Cat deve affrontare il problema della sua singolarità: lei non si nutre di sangue umano, ma di quello dei vampiri stessi, di cui assorbe poteri e abilità che non è ancora in grado di gestire. È per questo che Apollyon, il capo dei ghoul, non ha desistito dal suo proposito: continua a predicare che la Mietitrice Rossa è pericolosa perché ‘diversa’. Nel tentativo di sconfiggere Apollyon senza trasformarlo in un martire, Cat, Bones e tutta la loro squadra dovranno muoversi con molta cautela, capire da che parte sta, dopo la morte del suo signore Gregor, Marie Laveau – la regina dei ghoul di New Orleans, detta anche Majestic – scansare gli attacchi di un altro clan che vorrebbe eliminare una volta per tutte la Mietitrice Rossa, e fare affidamento su tutti gli amici che possono trovare. A partire dal fantasma Fabian, sempre desideroso di dare una mano, a Dave, che si offre d’intrufolarsi come spia in gruppo di ghoul fanatici... fino ad arrivare a Denise, con le sue nuove abilità di mutaforma e infine a Timmie, l’ex vicino di casa di Cat diventato un reporter freelance a caccia di scoop sui vampiri.
"Chiedimi se brillo e ti ammazzo all'istante."
Amo Bones. Lo amo. Forse è l'unico vampiro della storia del paranormale che mantiene la sua carica di fascino anche da sposato, cosa non da poco. Mi basta leggere qualche sua battuta, quel suo micetta e io mi sciolgo in uno stato di beatitudine; poco importa se la storia va a singhiozzo, se non me ne frega niente di un determinato personaggio...arriva lui e si illumina la narrazione.
Bones è il salvagente di Kat e della serie: se lui non ci fosse stato tutti i romanzi della serie avrebbero perso di gusto e di sostanza molto tempo fa. Nonostante siano una coppia ormai consolidata e le scene di sesso tra loro siano poche rispetto agli inizi, quando lo fanno lo fanno proprio. La Frost si scatena e noi con lei, perché quando Bones sfoggia il suo potere non c'è autocontrollo che tenga.
Come se non si fosse già capito, promuovo con un voto molto alto questo nuovo romanzo della serie Night Huntress proprio per la presenza costante di Bones e per la mancanza di alti e bassi nella sua relazione con Kat. In un certo senso questo libro è molto più tranquillo, dal punto di vista emotivo, rispetto agli altri perché Kat ha raggiunto un equilibrio, è felice e sposata, i patatrac vari sono già successi e quindi le rimane solo da chiudere alcuni conti in sospeso.
Questa volta il cattivo è Apollyon, il re dei ghoul, che vuole trasformare Kat in una specie di mostro/scusa per scatenare la guerra tra vampiri e ghoul. Nutrendosi di vampiri e assumendo per breve tempo i loro poteri, Kat diventa una vera arma a doppio taglio: potente per proteggere la sua gente ma insicura nel gestire delle capacità che i vampiri hanno impiegato anni per controllare. Nonostante questo, però, Kat non si scoraggia ed è pronta a giocarsi tutto pur di sconfiggere il ghoul. Nella sua lotta - che comunque avviene solo alle ultimissime pagine - è sempre affiancata da Bones e dagli ormai ospiti fissi Vlad, Ian, Tate, Mencheres e Fabian. Una nuova new entry è la mamma di Kat, che ha deciso di rendersi utile come vampira piuttosto di odiarsi e rimanere a rimuginare per il resto della sua esistenza. Unico elemento di disturbo è dovuto da Don, ma non posso dire altro altrimenti spoilero brutalmente.
Considerando che Apollyon dovrebbe essere il cattivo del momento - e dico dovrebbe perché non fa praticamente nulla - lo scettro del personaggio più malvagio spetta a Majestic, Marie Laveau la regina del voodoo. A sorpresa scopriamo che questo personaggio, che fino ad ora è rimasto un po' in disparte nonostante il suo potere, ha tramato fin dal romanzo con il Gregor-cattivo per liberarsi di ogni vincolo e trasformarsi nella vera bestia nera del mondo sovrannaturale. Majestic fornisce a Kat i mezzi per risolvere il problema più grosso, riuscendo contemporaneamente a capovolgere tutto a suo favore. E' una specie di doppio cattivo, quello che anima il romanzo: Kat guadagni punti da una parte per prenderle dall'altra. Insomma, una vera svolta, decisamente interessante per i prossimi romanzi.
Ho già detto di Bones, ma un momento va dedicato anche a Kat. Apprezzo molto il fatto che l'autrice sappia introdurre ogni volta un cambiamento nel suo carattere senza doverla far comportare come una perfetta imbecille: come ogni persona ha dei lati negativi, dei difetti, che possono essere migliorati solo vivendo certe esperienze. Così è anche per Kat che proprio grazie al suo essere usata come mostro-scusa accetta finalmente la sua diversità e comincia a vedere gli aspetti positivi di ciò che è stata e di ciò che sarà. Nulla di svenevole, o di forzato, è una Kat molto matura e posata quella che accetta di essere diversa ma non per questo meno speciale.
Brevissimo, ma sempre apprezzato, il momento di Tate. Io voglio un romanzo su di lui, lo voglio lo necessito lo bramo. Inoltre sono sempre più in fibrillazione ad ogni apparizione di Vlad. Il fascino di Dracula aumenta ad ogni libro e prima o poi scoppierò. Spero di farlo leggendo la sua storia.
Sono felice perché mi è tornata la voglia di leggere questa serie, che purtroppo avevo perso da qualche titolo. Ora sono impaziente di continuare la lettura e vedere che cosa succederà.
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