10 dicembre 2018

Katie McGarry
Dimmi che ti ricorderai di me

Titolo originale Say You'll Remember Me

Trama
Harper Collins
pag. 441 | € 16,90
Quando Hendrix è finito in carcere per un crimine che non ha commesso, per un po' ha pensato che la sua vita fosse arrivata al capolinea. Poi è stato inserito in un ambizioso programma di riabilitazione, fiore all'occhiello del governatore del Kentucky, e si è reso conto subito che quella era la sua unica possibilità di rimettersi in riga. Ora, finalmente libero, ha tutte le intenzioni di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per costruirsi una vita. Ellison, invece, ha un'esistenza privilegiata: essere figlia del governatore le apre tutte le porte, anche se a volte le aspettative paterne e le pressioni a cui è sottoposta sono dure da mandar giù. A lei piacerebbe seguire le proprie inclinazioni e andare avanti per la propria strada, ovunque porti. Elle e Drix vivono realtà completamente diverse, eppure, quando le loro strade si incrociano, è subito chiaro a entrambi che tra loro c'è qualcosa di molto speciale. Ma è altrettanto evidente che ci sono anche parecchi problemi, perché Drix non è il tipo di ragazzo che il governatore ha in mente per la figlia, ed Elle non è il genere di ragazza che potrebbe capire la vita incasinata di Drix. Certo, l'amore potrebbe infrangere qualunque barriera... se solo avessero il coraggio di lottare contro una società che non vuole vederli insieme.

La vita non è una corsa in piano e senza ostacoli. E' un'arrampicata sulla montagna più alta a mani nude, e una volta arrivati in cima si scopre che non è la fine. E' solo l'inizio, e la discesa fino alla montagna successiva è lunga e difficile. Ma nonostante ciò che mi aspetta oltre questa porta, ne vale la pena. Valeva la pena vivere questo amore...anche se ora sto perdendo un pezzo del mio cuore.
Commento
Per combattere attivamente il blocco del lettore sto dando fondo alla mia scorta, tirando fuori autrici che hanno sempre saputo entusiasmarmi. La McGarry è una delle autrici top, una delle poche che nel corso degli anni è riuscita a non farmi stancare del suo stile e delle sue storie e che tengo da parte per i momenti di crisi estrema. E' chiaro che questa scorta è stata irrimediabilmente intaccata e che toccherà il fondo ben prima di quanto mi aspettassi, ma in un certo senso sono contenta di aver fatto la formichina e aver resistito all'urgenza di consumare questi romanzi quando non ne avevo davvero bisogno.
Nonostante il voto non particolarmente alto - indice di un'esperienza di lettura positiva ma non indimenticabile - questo romanzo è volato via, iniziato e finito in pochi giorni (cosa già memorabile di per sé), mi ha ricordato quanto sia rilassante perdersi in un libro senza sentire il peso dell'ansia del dover leggere con una scadenza. Persino la trama più rilassata e semplice ha bisogno dell'approccio giusto, e ormai ho capito che probabilmente per me sono finiti i tempi in cui leggevo dai due ai tre romanzi a settimana.
Con la McGarry non mi è importato di mettere il turbo, non avevo scadenze e non mi importava far uscire la recensione rispettando il ritmo dei due post a settimana. Se non avevo voglia non leggevo, se mi andava mi portavo dietro il libro e mi gustavo anche poche pagine al giorno.
E' per questo che Dimmi che ti ricorderai di me è stata una lettura piacevole, me la sono goduta con i miei tempi e mi sono fermata quando la situazione si faceva critica e la noia rischiava di bloccarmi del tutto.
Un po' sulla scia dell'ambientazione dei romanzi legati ai motociclisti, la McGarry rientra nei quartieri poveri dove gli adolescenti o fanno una brutta fine o sono sulla cattiva strada. Hendrix è un esemplare perfetto di questo ambiente: madre alcolizzata, padre assente e tossicodipendente, un fratello più grande che si spacca in quattro per stare a galla, una sorella minore con tendenze autodistruttive e dipendenze emotive pericolose, pochissimi soldi, zero prospettive. In questo contesto Drix, come si può immaginare, compie scelte negative e si fa riconoscere più per il suo carattere orrendo che per il suo talento di musicista. Non conosciamo il vecchio Drix perché ci troviamo subito di fronte quello appena uscito dal riformatorio, il ragazzo che ha sopportato un anno lontano da casa per un reato che non ha commesso e che intravede un barlume di luce nella sua vita quando viene scelto come rappresentante del progetto che lo ha rimesso in pace con se stesso.
Fautore del progetto è il governatore del Kentucky, un uomo che porta avanti politiche sociali controverse e che ha dato a Drix una vera seconda chance. Caso vuole che il governatore sia il padre di Ellison, una ragazza bellissima che ha incrociato la strada di Drix proprio nel momento più critico della sua vita. Elle è la classica figlia modello: segue i genitori durante la campagna elettorale, permette di essere sfruttata e usata per il bene del padre e non riesce a imporre la sua volontà anche quando le sue preferenze e i suoi desideri vengono schiacciati con la scusa del vogliamo ciò che è meglio per te. Elle è sostanzialmente una ragazzina che ancora idealizza i genitori, una di quelle che non vede il male attorno a sé e che si ribella in cose piccole perché nel resto non ha alcun potere.
Drix e Elle sono due opposti, non solo perché arrivano da due contesti sociali e familiari diversi. Drix è maturato, ha fatto i conti con i suoi errori e con il passato e ha accettato di essere stato marchiato a fuoco come criminale, non intende tornare sulla vecchia strada e non crede che questo programma potrà farlo andare molto più in là. Drix si accontenta di vivere nella legalità, di avere attorno la famiglia e di non dover ricorrere a mezzi alternativi per non morire di fame. Elle vive in un mondo tutto suo, quasi distaccata dalla realtà e non basta la sua voglia di essere normale a farla scendere dal piedistallo. Quello della bambolina fragile, bella e gentile è il ruolo che le è stato affibbiato dalla McGarry e che le rimarrà attaccato addosso fino alla fine, nonostante una sorta di ribellione finale che ai miei occhi è stata poco credibile.
E' Drix il vero protagonista perché la sua personalità riesce a toccare il lettore persino quando ci sono le solite scene stucchevoli di amore adolescenziale. Lui è un poveraccio che non si illude, però si innamora, che compie scelte difficili e non se ne lamenta, vive tutto in funzione della dignità ritrovata e non cade mai nel cliché del bad boy. Sì, a volte lascia trasparire una ruvidezza marcata ma è sempre intrisa di buon senso e non lo trasforma in una macchietta.
La trama è assolutamente semplice e prevedibile perché punta sulle reazioni dei due protagonisti e sui sentimenti che gli ostacoli suscitano in loro: l'autorità dei genitori, il non sapere cosa voler fare della propria vita, l'insicurezza, anche se in modi diversi entrambi sono messi alla prova e la McGarry, come si può immaginare, lascia che il loro amore trionfi su tutto con un lieto fine che lascia intendere la redenzione assoluta per Drix e la tanto desiderata indipendenza di Elle.
Certo, materia prima che fare qualcosa di più c'era eccome, e per me alcune scene sono risultate esageratamente stucchevoli, ma vanno bene per un YA dove non c'è interesse per il sesso, dove i protagonisti sono ancora due bambini e dove i problemi sono trattati con una leggerezza quasi imbarazzante. Poi è chiaro che certe cose vanno lette e accettate e superate, mentre è sempre bello soffermarsi su alcuni piccoli momenti della narrazione che si fanno ricordare per la loro dolcezza.

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