22 ottobre 2018

K. A. Tucker
Il mio universo sei tu

Serie Burying Water 4
Titolo originale Surviving Ice

Trama
Newton & Compton
ebook | € 4,99
Ivy è una tatuatrice di talento e, dopo anni passati in continuo movimento, forse ha trovato un posto dove fermarsi. Adesso lavora a San Francisco, al Black Rabbit, lo studio di tatuaggi di suo zio Ned: insieme funzionano alla grande e lei finalmente si sente a casa. Tutto cambia però quando Ivy si ritrova a essere testimone di un terribile crimine.
È pronta a fare i bagagli di nuovo e sta per partire, ma un incontro casuale con un affascinante sconosciuto la trattiene in città, dandole un motivo per restare. Almeno finché Ivy non scopre che il loro incontro non è stato affatto casuale.
Ice is beautiful and enticing; cold and hard and uncompromising.


Commento
La domanda che mi sono continuata a fare durante la lettura di questo romanza è stata: mi sta appassionando?
Prima di rispondere devo per forza fare la recensione, in modo da dare una spiegazione logica al voto e alla risposta finale.
Normalmente la Tucker è una di quelle autrici che leggo con tranquillità perché conosco il suo stile, le sue storie e la struttura della narrazione, e perché è un'autrice che non si discosta molto da quello che ha già presentato in passato. Una lettura sicura, in un certo senso, che affronto con entusiasmo ma anche con relax. Purtroppo negli ultimi mesi ho faticato a trovare un romanzo che fosse a tutti gli effetti un minimo appassionante, e che mi tirasse fuori dal blocco del lettore. La Kennedy ci era riuscita ma l'effetto è durato poco perché le letture successive sono state meno coinvolgenti.
Ho riposto grande fiducia nella Tucker, convinta che un'autrice conosciuta e generalmente sicura fosse la soluzione per mantenere il misero ritmo di lettura che avevo ritrovato.
Da un certo punto di vista Il mio universo sei tu è riuscito a farmi leggere un pochino ogni giorno, a stuzzicare la mia curiosità e a farsi finire nel giro di una settimana, ma alla fine non è riuscito a farmi sentire coinvolta nella storia e nei personaggi. Ci sono degli elementi che non sarebbero stati di mio gradimento anche durante il mio periodo d'oro, quindi in un certo senso il romanzo ha un potenziale notevole per chi, invece, apprezza il tocco suspense.
E' chiaro, quindi, quale sia il mio principale blocco. Il romantic suspense in generale non mi ha mai presa più di tanto, ho avuto qualche mese di fissa e poi l'ho definitivamente abbandonato, e normalmente tendo a girare alla larga da trame con questa componente. La Tucker, ad onore del vero, ha inserito questo elemento senza calcare la mano in modo che chi non lo apprezza non si sente schiacciato dalla sua presenza. E' abbastanza curioso che per me sia stata proprio questa vaga sensazione di pericolo a movimentare la lettura. Questo perché in generale ho trovato la trama piuttosto prevedibile e piatta e il personaggio femminile molto deludente.
Il secondo blocco è Ivy. Ho apprezzato moltissimo che fosse mezza asiatica (perché non farla tutta asiatica? Mistero.) e che non fosse la solita bambolina, invece non ho trovato piacevole la sua personalità. La Tucker non ha creato un personaggio originale, ha creato uno stereotipo: la tatuatrice dalla personalità spigolosa, inavvicinabile, girovaga, senza radici, piena di tatuaggi e con i capelli mezzi rasati, la classica dura che non chiede mai e non si lascia prendere da nessuno perché deve sempre cambiare città. Il cliché assoluto. Ivy poteva benissimo avere alcune di queste caratteristiche e risultare più credibile, invece le ha tutte ed è una macchietta. Non mi ha fatto simpatia, non l'ho particolarmente apprezzata nemmeno quando - magicamente - si innamora e diventa subito una gattina sottomessa.
Per quanto riguarda Sebastian è forse l'unico personaggio che ha saputo stuzzicare la mia curiosità. Non tanto per la sua situazione, visto che il lettore conosce tutto, ma per il modo in cui ha gestito la cosa. Secondo me lui è il vero protagonista, mentre Ivy è solo un accompagnamento e il solito interesse amoroso. Della coppia non ho molto da dire perché onestamente ho sentito poco trasporto. Ero più interessata a scoprire come Sebastian avrebbe risolto la situazione, quindi si può facilmente immaginare quando fossi presa dalla storia d'amore.
La trama non è proprio delle più originali e si immagina facilmente il suo evolversi. Ci sono alcuni personaggi secondari che tentano di lasciare il segno ma non c'è spazio di manovra, così come si ritrovano nominati alcuni personaggi dei romanzi precedenti ma sono richiami che cadono nel vuoto perché Ivy è talmente slegata e lontana da loro che i collegamenti nemmeno si capiscono.
Non ho provato nessun interesse per tutta la questione di Ned e del negozio, anzi il continuo ripetersi di certe scene e di certi concetti alla lunga mi ha proprio annoiata, ma c'è poco da fare perché l'autrice le ha usate come scusa per far avvicinare i due protagonisti che, altrimenti, non avrebbero avuto modo di interagire. Forse per questo ho trovato il romanzo statico e un po' noioso, perché per quanto ci sia una sorta di action sotto sotto rimane confinato in quattro setting e non si espande mai per dare una vera sensazione di pericolo o di azione. Sebastian, ad esempio, nella parte finale risolve la situazione quasi senza farsi vedere. Rimane in ombra perché ci dobbiamo sorbire la finta ribellione di Ivy che non aggiunge assolutamente niente al momento. Diciamo che alcune scelte infelici - perché troppo stucchevoli - hanno contribuito alla mia mancanza di entusiasmo e non hanno certo facilitato il voto.
Quindi la risposta alla domanda iniziale è non molto.
Secondo il mio modestissimo parere Il mio universo sei tu è il romanzo meno riuscito della serie, non riesce in nessun modo a sostenere il paragone sia per la trama che per i personaggi, ma tutto sommato è un romanzo che si legge tranquillamente senza grosse difficoltà. Essendo la Tucker un'autrice capace, la struttura del romanzo è ben fatta e gli episodi salienti sono ben gestiti e distribuiti. Il fatto che mi abbia presa poco è tutto da scaricare sulla mia poca voglia di leggere e sulla natura della storia e della protagonista femminile, e non ha niente a che vedere con la qualità del romanzo.
In generale credo che sia una storia ben fatta e che oggettivamente abbia un grande richiamo per chi apprezza questo genere di storie. Non ha quel qualcosa in più, però, perché nonostante l'abbia letta con regolarità non ho mai sentito l'impulso di continuare la lettura per conoscere l'evolvere della storia. 
Vedremo cosa ci riserverà la Tucker nel futuro, spero che per allora avrò sconfitto definitivamente la mia depressione da lettrice.

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