12 marzo 2018

C. S. Pacat
La mossa del Principe

Serie Captive Prince 2
Titolo originale Prince's Gambit

Trama
Triskell | ebook | € 4,49
Con i loro due paesi sull'orlo di una guerra, Damen e il suo nuovo padrone, Laurent, dovranno lasciarsi alle spalle gli intrighi del palazzo e concentrarsi sulle più ampie forze del campo di battaglia mentre viaggiano verso il confine per scongiurare un complotto fatale.
Costretto a nascondere la sua identità, Damen si sente sempre più attratto dal pericoloso e carismatico Laurent, ma via via che la fiducia nascente tra i due uomini si approfondisce, le scomode verità del passato minacciano di infliggere il colpo mortale al delicato legame che ha cominciato a unirli.







Commento
Ciao, è stato bello, ma io sono in fase di recupero post Prince's Gambit e sto cercando di tornare allo stato solido dopo essermi liquefatta durante la lettura.
Da inizio anno non sono stata particolarmente fortunata con le letture: ho letto poco e quel poco non mi ha fatta impazzire. Ero talmente apatica che non mi era venuta voglia di leggere La mossa del Principe, anche se era una novità che attendevo. Poi non so perché, ho fatto l'anarchica, ho snobbato la lista di lettura e mi sono buttata a pesce sulla Pacat.
Ho letto questo romanzo in un'unica aspirata continua, mi è andato il sangue al cervello, mi si sono incrociati gli occhi, mi sono esplosi organi interni di vario genere (cuore/ovaie/fegato) e l'ho chiuso con la smania totale per il terzo. Addirittura posso sbilanciarmi e dire che ho quasi preferito La mossa del Principe rispetto a Il Principe prigioniero perché questo ha un ritmo più serrato, una trama che ha preso il volo e i due protagonisti hanno smesso di girarsi attorno e sono passati allo scontro diretto. Però è anche vero che questo secondo romanzo, senza il primo sarebbe solo uno spaccato di una storia complessa e ricca, e che da solo non potrebbe suscitare la stessa reazione.
Questo secondo romanzo senza il primo non solo non esisterebbe, ma non avrebbe lo spessore e la profondità necessari affinché il lettore possa comprendere e accettare (e a volte persino desiderare) uno schema ben preciso applicato ad un gioco di intrighi che è un buco nero. Una volta preso il la si apre una voragine dalla quale escono piani e progetti, accordi e alleanze che, senza l'infarinatura del primo romanzo, non sarebbero nemmeno lontanamente accessibili.
Un uccellino di nome Alexandria mi ha detto che se Il Principe prigioniero ruotava attorno a Laurent, La mossa del Principe cede il turno a Damen, bilanciando - in un certo senso - i ruoli dei due protagonisti e ponendoli alla sua fine in un punto di quasi parità, pronti per la fase finale della storia.
E' verissimo, Damen domina il romanzo, un pochino alla volta impara a muoversi in un ambiente che non conosce e a prevedere oltre che comprendere le reazioni di Laurent, assumendo un ruolo sempre più determinante nello scontro tra il Reggente e Principe.
Essendo Damen un soldato, lo spostamento di ambientazione dalla corte ai territori dove sta per arrivare la guerra gli permette di dare il meglio di sé consigliando un Laurent capriccioso e chiuso, ma stranamente ricettivo, e riformando dal nulla un battaglione di soldati che avrebbero dovuto essere determinanti nella disfatta di Laurent ma che, sotto la guida indiretta di Damen, diventano un gruppo unito, fedele al Principe e efficiente quando la situazione si fa critica.
Il lieve spostamento di autorità, però, non intacca mai la situazione di Damen. Lui è ancora uno schiavo, solo che le circostanze gli hanno permesso di avere e di prendere delle libertà che Laurent gli concede perché è consapevole che ignorare i consigli di Damen sarebbe un suicidio, tanto più che dimostra di avere sempre ragione.
La parola chiave per questo romanzo è tensione. Dall'inizio alla fine è un continuo crescendo: azione, politica, tradimenti e accordi segreti, battaglie, attrazione, controllo, ogni elemento aumenta di intensità fino all'inevitabile strappo. Ce ne sono alcuni, di strappi, ma per me due sono quelli che spiccano in assoluto: il capitolo 19, così chi ha letto capisce e chi non ha letto non trova spoiler, e il finale. Questi due punti sono stati da esplosione totale: uno mi ha mandato a remengo le ovaie e uno il cervello.
Naturalmente, se si parla di tensione è impossibile non far riferimento all'elefante nella stanza: la tensione sessuale. In questo romanzo Damen da una descrizione breve ma alquanto precisa di Laurent: da vestito è un cervello, asessuato, androgino, intoccabile, congelato nel suo ruolo e arroccato dietro un muro di ghiaccio che tiene a distanza ogni cosa; ma appena gli si slaccia la blusa, o è reduce da una giornata campale, o scampa all'ennesimo agguato, la sua corazza si incrina impercettibilmente ed ecco che filtra un Laurent quasi ingenuo, privo di esperienza, a tratti persino umano e accessibile. Ed è in questa crepa microscopica che Damen si infila e instaura un rapporto quasi tra pari: schiavo sì, ma con più esperienza di vita di lui, ed ecco che la tensione aumenta con il cambiare delle loro interazioni. La freddezza di Laurent si infiamma e Damen impara a spegnere e accendere quel fuoco.
Non vado oltre, mi limito a dire che la disfatta ormonale che questo romanzo ha causato alla mia persona è entrata nella top five dei miei sbrodolamenti peggiori (o migliori) di sempre, ma - e voglio sottolinearlo - non è stata causata dal semplice e ormai obsoleto susseguirsi di scene di sesso (credevate, voi!) quanto dall'intensità e dalla costante tensione sessuale. Come dice zio Gotthold, l'attesa del piacere è essa stessa il piacere (e ora datemi pure un Campari).
Ora, visto che sono in ballo con questo discorso tanto vale spenderci un minuto. Avendo ormai letto due romanzi su tre posso farmi un'opinione abbastanza precisa del punto di forza della serie: non è il sesso. Scordatevelo, se pensate che questa sia una trilogia m/m erotica dove ci sono continue, fantasiose e dettagliate scene di sesso sappiate che no, non lo è, recatevi altrove se volete grattare questi pruriti. La tensione sessuale, che con il primo è iniziata e qui è letteralmente esplosa, è partita su un piano mentale e continua imperterrita su quello. E' un gioco di potere, un tira e molla, un rafforzare l'importanza dei gesti, degli sguardi, delle parole e - soprattutto - dello sviluppo lentissimo di un rapporto e di una intimità particolari.
Sarebbe stato veramente troppo facile far esaurire il gioco padrone/schiavo con del sesso morboso, forzato ma voluto, dove il rapporto tra i due ferma la sua evoluzione una volta che concludono l'atto. Invece no, per quanto uno speri - e vi assicuro che ad un certo punto quasi vi mettete a piangere in ginocchio - che la tensione trovi il suo culmine, la bellezza di tutto sta nell'attesa, in qualsiasi sua forma.
Questo per dire che è vero, la tensione sessuale è una grossa parte del romanzo, ed è importantissima, ma non è l'unica. Almeno non lo è per me, e se lo dico io, che sono un'ignorante assoluta in ambito m/m, potete farvi un'idea della potenza dell'impatto che una storia come questa può avere su chi è abituato e affezionato ad uno schema più tradizionale.
Potrei stare qui ore e trovare sempre cose nuove di cui parlare, ma sono ancora troppo in aria dopo aver finito il romanzo e sono proiettata verso l'imminente lettura del terzo. Per quello che vale, secondo me questa trilogia merita di essere letta, ma solo se riuscite a togliervi i paraocchi: non arrivate con il pregiudizio che la storia gay farà schifo, ma nemmeno approcciate questa serie con la bava alla bocca di chi vuole a tutti i costi sesso esplicito e continuo tra due uomini.
Uscite dagli schemi e considerate che qui dentro c'è molto ma molto di più e ogni capitolo è una scoperta.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Se non avessi già fatto due recensioni per questo libro, questa sarebbe stata la terza: P E R F E T T A. Hai detto tutto quello che avrei detto io.
La tua citazione mi ha onorato.
Arigato gozaimasu, Mira-chan <3

A ha detto...

Bellissima recensione Mira <3

Miraphora ha detto...

@Alexandria
Hai creato un mostro, però ti lovvo lo sai.

@Autumn
Grazie cara! :*

Debora ha detto...

Più leggo questa recensione insieme a volume precedente più ho voglia di recuperarli assolutamente ma fino a Pasqua mi sono imposta di non comprare nulla poi saranno miei 😂😂😎