15 febbraio 2018

Erin Watt
Paper Princess

Serie Royals 1
Titolo originale Paper Princess

Trama
Sperling & Kupfer
pag. 352 | € 14,90
Un patto che nasconde più di un segreto. Un sogno fragile come carta. Una passione che non darà tregua. A diciassette anni, Ella Harper ha già imparato a sbrigarsela da sola. Sempre in fuga, dalle difficoltà economiche e dagli uomini sbagliati di sua madre, si è districata tra mille lavori per riuscire a far quadrare i conti, studiare e costruirsi un futuro migliore. Finché, un giorno, nella sua vita compare un certo Callum Royal. Distinto ma deciso, nel suo costoso abito di sartoria, dice di essere il migliore amico del padre, che lei non ha mai conosciuto, nonché il suo tutore legale. In quanto tale, sarà lui d'ora in poi a sostenere le spese per il suo mantenimento e la sua istruzione, a patto che Ella accetti di vivere con lui e i suoi cinque figli. Ella sa che il sogno che Callum Royal sta cercando di venderle è sottile come carta. Ed è diffidente e furiosa. Ma ancora di più lo sono i fratelli Royal. Easton, Gideon, Sawyer, Sebastian e... Reed. Magnetici e pericolosi, non mancano di farla sentire un'intrusa: lei non appartiene, e non apparterrà mai, alla loro famiglia. E a nulla valgono i tentativi pacificatori di Callum. Ella però non è certo il tipo che si lascia intimorire, e le scintille a casa Royal non tardano ad arrivare. Soprattutto dopo un bacio rubato, che innescherà un'inarrestabile spirale di rabbia, gelosia e desiderio. Per non scottarsi, Ella dovrà imparare presto le regole del gioco..

Commento
Faccio l'anarchica. A me, Paper Princess è piaciuto.
Mi ricordo vagamente che nel periodo della sua uscita ci fu una polemica assurda sul romanzo (contenuto, battage pubblicitario e compagnia bella) al punto che si erano create delle vere fazioni che si scannavano su Facebook (beate loro che non avevano altro da fare). Diseducativo, brutto, scritto male, pornografico, ne ho lette di tutti i colori su questo libro che - non ci voleva certo una laurea per capirlo - era un fulgido esemplare di trash.
Ora che l'ho letto non capisco perché ha creato tutto questo scompiglio. Paper Princess è trashissimo, e allora? E' fuori da ogni umana concezione di letteratura per ragazzi/adolescenti, e allora? Pensate sul serio che gli under 18 di questi anni siano tutte anime pure che non fantasticano sul sesso, su feste estreme e storie al limite della realtà? Allora siete fuori dal mondo, siete vecchi, sorpassati, mummificati. Accettate i trend per quello che sono e vivete tutti sereni, che aimé il Gaviscon prima o poi finisce e la gastrite aumenta e i ragazzini di 17 anni trombano più di tutti noi messi insieme, garantito.
Sarà che sento ancora gli strascichi tremendi dell'aver letto due romanzi di Tijan, sarà che avevo proprio bisogno di un'iniezione di trash cazzaro, sarà che sotto il nome sapevo nascondersi la Kennedy che adoro, sta di fatto che ci ho messo un paio di capitoli per capire che avrei macinato l'ebook in tempi brevi senza colpo ferire e senza rimanerne traumatizzata come con Tijan.
Il paragone, tra l'altro, cade a fagiuolo perché l'idea di base di entrambi i romanzi è identica: ragazza che si trova a vivere sotto lo stesso tetto di una mandria scatenata di ragazzi gnocchi e un po' stronzi e finisce per farsi il più figo. La differenza fondamentale è che le signore Watt hanno saputo evitare di impantanarsi nel finto proibito (hello, zero legami di sangue!) e hanno spinto più sulla protagonista e sulla sua situazione, piuttosto che adattare tutto al concetto di incesto/proibito/farsi il fratellastro. Certo, qua non si parla di fratellastri perché a tutti gli effetti il padre Royal è suo tutore legale, però questo non smorza l'idea che vivendo sotto lo stesso tetto, essendo una ragazzina, la promiscuità è quasi un taboo.
Bene, l'idea di base l'ho già spiegata e non c'è molto altro da aggiungere perché il romanzo si basa su due cose: Ella e l'antagonismo dei fratelli, Ella e l'attrazione per Reed. Se la protagonista fosse stata una scemetta senza arte né parte tutta la storia sarebbe crollata, invece Ella è cazzuta. Non solo è una tosta che ha vissuto ovunque in qualsiasi condizione, ma è anche indipendente, determinata, con un cervello che funziona perfettamente quando c'è da rispondere per le rime. Forse è proprio questo aspetto che mi è piaciuto di più di Ella: se le rompono le palle lei reagisce, se le dicono qualche cattiveria risponde a tono e asfalta tutti, non è solo un atteggiamento spavaldo, c'è sostanza sotto, c'è un atteggiamento di bring it on che ha reso i battibecchi e le cattiverie estremamente stimolanti da leggere. La vittima, la passiva, la ragazzina impotente sono figure che contro un gruppo come i Royal reggono poco o niente, soprattutto se tutta la storia si basa sullo scontro tra le due fazioni. Se una parte cede dopo la prima bordata, non ha senso proseguire, se invece da entrambe le parti arrivano colpi e nessuna delle due sembra cedere allora tutto diventa più interessante.
Appurato che Ella la cazzuta mi è piaciuta, passiamo ai Royal.
Se non ho fatto male i conti e ne ho perso uno per strada, i ragazzotti sono cinque: il maggiore Gideon è già al college e lo si vede pochissimo; poi c'è Reed che è il capo della banda nonché colui che scatena l'ormone a Ella; poi Easton che è il cazzaro del gruppo, il classico casinista incasinato; e due gemelli che si scambiano mutande, fidanzata e pure nome.
Essendo la coppia Ella/Reed quella attorno alla quale gira la storia, è ovvio che il personaggio di Reed sia quello messo più in evidenza dalle autrici. E' lui che controlla i fratelli, che decide cosa fare, come e quando ed è sempre lui che risulta a capo della cricca persino fuori dal perimetro della famiglia. Nella scuola di fighetti ricchi, Reed è il capo indiscusso: le ragazze lo venerano, i ragazzi stanno ben attenti a non inimicarselo e in generale è lui - con i fratelli - a stabilire le regole della fauna scolastica. In sostanza i Royal possono farti diventare zimbello della scuola solo per capriccio, oppure innalzarti a livelli di intoccabilità incredibili. Reed non è uno di quei bellocci un po' scemi con la composizione corporea 50% ormoni 50% sudore (chissà perché, sudano sempre tutti). Per quanto a volte sia sfacciatamente stronzo, Ella lo ripaga con la stessa moneta (vogliamo parlare di quando lo lega sulla barca e lo lascia a mutande calate?) e lui accetta di buon grado il cambiamento della situazione. Un po' di resistenza c'è, è normale e necessaria per la storia, ma poi Reed diventa l'interesse amoroso complicato, perché le autrici non potevano rendere le cose semplici. Non mi è dispiaciuto affatto, sono sincera, soprattutto perché la coppia era ben assortita e non ha ripetuto lo stesso schema per tutto il romanzo.
Gli altri fratelli sono un mistero, Gideon e i due gemelli stanno nell'ombra ed escono veramente poco per cui è impossibile farsi un'idea, mentre Easton (giuro che nella serie di Tijan i due fratelli erano uguali a Reed ed Easton) essendo il cazzaro casinista è più interessante e quasi quasi avrei voglia di un romanzo su di lui.
Dal punto di vista della trama sapevo fin da subito che il romanzo sarebbe stato infarcito di sesso, quindi non ne sono rimasta particolarmente sorpresa, e mi è sembrato in linea con tutti gli altri romanzi simili a questo. Non capisco perché si sono accaniti così tanto contro Paper Princess quando la maggioranza degli NA sono pieni di sesso. E in ogni caso il bello del trash è questo, no? A qualsiasi target si rivolga tende a esagerare e rendere accettabili situazioni che nella vita normale non lo sarebbero neanche con il lanternino.
Sicuramente proseguirò con la serie, accumulerò i titoli sotto la categoria trash di scorta e mi farà compagnia quando avrò il cervello troppo stanco per leggere altro.

2 commenti:

The Ink Spell ha detto...

Si sono accaniti perché è venduto come young adult dato che la protagonista ha 17 anni xD
Comunque il trash fatto bene a volte ci vuole u.u
Ah, è il libro su Easton, in realtà c'è. Anzi, sono due xD

Miraphora ha detto...

@The Ink Spell
Sì, ma non è stato certo il primo ad essere spacciato per YA. Eppure per gli altri nessuno ha sollevato questo polverone.