21 dicembre 2017

J. R. Ward
The Chosen

Serie Black Dagger Brotherhood 15

Trama
Ballantine Books
pag. 556 | € 7,06
Xcor, leader of the Band of Bastards, convicted of treason against the Blind King, is facing a brutal interrogation and torturous death at the hands of the Black Dagger Brotherhood. Yet after a life marked by cruelty and evil deeds, he accepts his soldier’s fate, his sole regret the loss of a sacred female who was never his: the Chosen Layla. Layla alone knows the truth that will save Xcor’s life. But revealing his sacrifice and his hidden heritage will expose them both and destroy everything Layla holds dear—even her role of mother to her precious young. Torn between love and loyalty, she must summon the courage to stand up against the only family she has for the only man she will ever love. Yet even if Xcor is somehow granted a reprieve, he and Layla would have to confront a graver challenge: bridging the chasm that divides their worlds without paving the way for a future of even greater war, desolation, and death. As a dangerous old enemy returns to Caldwell, and the identity of a new deity is revealed, nothing is certain or safe in the world of the Black Dagger Brotherhood, not even true love...or destinies that have long seemed set in stone.


Commento
Prima di cominciare con il commento vero e proprio, vorrei portare alla vostra attenzione la mia  pazienza, oserei dire, inumana.
The Chosen è uscito ad Aprile 2017, ben otto mesi fa, e io l'ho letto solo adesso. Rendiamoci conto della tremenda forza di volontà che ho dimostrato, dell'autocontrollo e persino della follia perché resistere otto mesi, pur avendo il romanzo sotto mano, e riuscire ad evitare qualsiasi - e sottolineo qualsiasi - spoiler è un traguardo che non penso di aver mai raggiunto.
Cos'è successo, nel caso ve lo stiate chiedendo. E' successo che ogni volta che mi cadeva l'occhio avevo un titolo su richiesta da smaltire, oppure avevo in sospeso un romanzo della biblioteca, o ancora c'era quella novità che dovevo leggere subito perché , e quindi il povero The Chosen - che ho comunque custodito con tanto amoreh - ha scalato la lista dei tbr solo pochi giorni fa.
Ma, se devo proprio essere sincera, siccome la coppia Layla/Xcor era una di quelle che ho tifato per tipo ventordici romanzi, sentivo una certa ansia all'idea che la Ward avesse potuto - come dire - combinare un casino e rovinare tutto, per cui ho procrastinato fino a che la situazione è diventata ridicola. Poi ovviamente l'hype è arrivato tutto in una botta e mi ci sono ficcata dentro come una tossica.
Responso breve e a caldo. Bene, ma non benissimo.
As usual Jessica è una di quelle scrittrici che non cambia una virgola del suo stile perché funziona. La sua voce è così particolare e così carismatica, oltre che coerente con i personaggi e la serie, che già solo per questo o la ami o la odi a prescindere dalla coppia, dalla trama, dalla serie. Quindi, appurato che dal punto di vista della forma siamo a cavallissimo e che Jessica ha saputo farmi raggiungere picchi di angst e sofferenza di sublime intensità (poi elaboro), devo solo addentrarmi nei meandri della storia e sviscerarla per bene.
Che io ricordi - e sicuramente ne ho perso qualcuno - ci sono almeno nove punti di vista narrativi e, sorprendentemente, tutti hanno un senso. Ci sono Xcor e Layla, obvs, V, Qhuinn, Blay, ci sono anche Throe e Trez, due ritorni quasi opposti, e infine Zypher, uno dei Bastards, e Therese new entry assoluta. Ora, i primi sono necessari essendo protagonisti e personaggi principali, gli altri, invece, sono gli extra. Trez, che non è proprio uno dei miei preferiti, è ancora in pieno lutto e la Ward chiaramente non ha saputo lasciarlo andare. Throe, invece, ha scalato la gerarchia e sta tentando di arrivare in alto, come ve lo dico poi. Zypher è un pov discreto che si fa sentire solo per poco ma che riesce a dare qualcosa in più all'immagine dei Bastards, fino ad ora un po' declassati a sbudellatori che vivono in sgabuzzini e mangiano la pizza di Domino's. La new entry Therese è uno spoiler ambulante ed è stato un ingresso che, francamente, avrei gradito di più se fosse arrivato più avanti nella serie.
Devo essere sincera, i due protagonisti non hanno avuto grande carisma e non si sono distinti per intensità tra il mucchio di personaggi. Da Layla un po' me lo aspettavo ma da Xcor no, speravo in qualcosa di meglio.
E ora comincio con gli spoiler violenti.
In The Beast Xcor era stato preso a randellate in testa da V e aveva passato quasi tutto il romanzo in coma nella caverna sacra della BDB. In sostanza il suo ruolo era di prigioniero e di elemento di disturbo dell'idillio della casa. Non che Layla se la fosse passata meglio, perché era gravida e chiusa nella sua cameretta volutamente tenuta all'oscuro di ogni cosa da parte di tutti.
In The Chosen, come si può immaginare, Xcor si sveglia e con solo l'apertura delle palle degli occhi scatena una crisi familiare degna della peggiore puntata di Beautiful. In piena crisi isterica sia Tohr che Qhuinn fanno a gara a chi ha il diritto di ucciderlo, quando la voce della ragione - aka Wrath - sottolinea che deve essere interrogato. I Fratelli sembrano delle biglie impazzite, rimbalzano di qua e di là urlando come delle galline perché Xcor è sveglio, pronti tutti a sfoderare i forconi.
Nel mentre Xcor, deperito, ignudo, dimagrito, rimbambito e pure ancora mezzo moribondo, se ne sta placido e rilassato a guardarli, assolutamente in pace con se stesso e pronto ad essere spazzato via dalla Terra. Questo mood sarà la costante di Xcor per tutto il romanzo, affronta ogni cosa con razionalità, senza scomporsi e accetta qualsiasi cosa perché è arrivato ad un punto della sua vita in cui indietro non vuole e non può andare e avanti non c'è spazio per lui. Si rende conto che difficilmente uscirà vivo da questa situazione e si accontenta di quello che riceve, poco e per poco tempo, perché per lui sono momenti preziosi che - a suo dire - bastano per una vita intera.
Tanto Xcor è zen, tanto Layla è in fase berserk. Layla si divide in due, in questo romanzo che porta il suo titolo. All'inizio è la chosen che conosciamo, sottomessa, gentile, forse troppo ingenua e malleabile, e poi diventa Layla incazzata, quella che fanculo il mondo e scopre l'indipendenza materiale e di pensiero, il potere e la soddisfazione di prendere le proprie decisioni e accettarne le conseguenze e rimanere contro tutti fino alla fine.
Bene, Layla secondo me avrebbe potuto e dovuto far scorrere del sangue perché con tutto quello che ha sopportato e con tutto quello che non ha avuto avrebbero dovuto stare zitti tutti e farsi un esame di coscienza. Wrath, nella sua immensa intelligenza, è l'unico che prende le sue difese, l'unico che può prendere delle decisioni irrevocabili senza che gli altri possano metterci becco e lo fa alla grande. Uno dietro l'altro sgancia decreti reali inventati al momento o studiati con Saxton e il fatto che si incazzi come una biscia quando non gli danno retta me lo ha fatto amare. Non solo perché prende le difese di Layla e scotenna Qhuinn e Tohr, ma perché si confronta con Xcor come se fossero pari. Pari nel senso che entrambi sono capi di un gruppo di soldati, e in fondo le dinamiche sono le stesse. 
Vedere Wrath e Xcor che finiscono le frasi uno dell'altro, che si capiscono senza nemmeno bisogno di spiegarsi, e che vanno ben oltre le dinamiche della guerra per arrivare ad una decisione razionale e comune è stata una soddisfazione immensa.
Tanto più che così i due mestruati di turno hanno subito una cocente sconfitta. Tohr si è preso un calcio in culo improvviso per la sua insubordinazione e Wrath gli ha detto sei fuori, ciaone. Certo, poi ha ridimensionato il cazziatone, ma intanto il mister si è preso lo spavento. Poi si è fatto strigliare da Layla, con tanto di ceffone sonoro, e infine è stato schiacciato nel suo angolo dal fattore fratello di sangue che lo ha finalmente convinto a chiudere il momento capricci.
Per Qhuinn devo spendere più parole perché non mi è piaciuto affatto. Non mi aspettavo la sua reazione alla dichiarazione di Layla e soprattutto non pensavo potesse trasformarsi in un ipocrita stronzo della peggior categoria. Nel giro di un nanosecondo ha dato a Layla della puttana traditrice, ha tentato di spararle (mentre aveva in braccio i gemelli, no less), ha detto una cattiveria enorme a Blay ed è entrato nell'olimpo dei coglioni che sono convinti di essere nel giusto, di avere ragione e tanto faranno quello che vogliono.
E no, caro mio, perché Wrath comanda, e Blay ti scarica, così che sei isolato su tutti i fronti, fuori dalla rotazione delle ronde, fuori dalla routine familiare, fuori dall'idillio di essere padre e fuori dalle grazie di quasi tutti i personaggi secondari. Qhuinn è uno stronzo, per tutto il romanzo è cattivo, negativo, ottuso, egoista e ipocrita, e solo alla fine la Ward gli fa cambiare idea in un modo che, a mio parere, fa acqua da tutte le parti. Non basta che giochino alla famiglia del Mulino Bianco se le motivazioni di un cambio così radicale non vengono espresse.
Un altro personaggio che prende spesso il microfono è V, perché a volte ci vuole qualcuno che usi solo il cervello e non il cuore. Con i casini degli altri V è un fenomeno, con i suoi un po' meno tant'è che ad un certo punto sembra soffrire di una crisi da abbandono: Jane è sempre nell'ala ospedaliera e non ha tempo per lui; è come se vivesse in un rapporto platonico e cerebrale, è soddisfatto da un lato ma tremendamente frustrato dall'altro perché vede le relazioni degli altri evolvere mentre la sua è immobile. Per un attimo accarezza persino l'idea di tornare alla vecchia valvola di sfogo, chissà se poi combinerà anche lui un casino atomico, spero proprio di no perché V che mette le corna a Jane non è una di quelle cazzate che potrei tollerare.
In ultimo mi tocca spendere due righe per Throe perché, a quanto pare, è il nuovo cattivo. Siamo passati dall'Omega, a Lash a Throe. Jessica, WTF? Sul serio? A parte che Throe mi è sempre stato sulle palle, ma qui diventa proprio insopportabile. Vogliamo parlare del libro magico? Vogliamo parlare del magicabula? Non lo accetto, preferivo mille volte i lessers e l'Omega, almeno loro erano super cazzuti.
Ora che ho sparato a zero sui personaggi, mi fermo sulla trama. Mi ha sorpresa un po' che questa volta non ci fosse un secondo nucleo dopo lo sviluppo della coppia principale. Ero ormai abituata a doppie e triple trame intrecciate, invece qui è tutto piuttosto lineare e non c'è la sensazione di essere travolti da troppi contenuti. La Ward si occupa principalmente della questione Xcor e Bastards e procede con il chiaro obiettivo di concludere quel blocco narrativo. Era citofonato - o almeno io lo avevo previsto - che alla fine la BDB avrebbe assorbito i Bastards, che senso avrebbe avuto esiliarli quando Xcor giura fedeltà a Wrath e dimostrano nella battaglia finale di essere degli sbudellatori con un codice dell'onore e della fedeltà ferreo? E poi, vogliamo parlare del fatto che così la Ward ha carne fresca da trattare? No, non vogliamo perché a me va benissimo così.
Il fatto, quindi, che la trama sia lineare e contenuta ha aiutato tanto nello sviluppo di un filo narrativo intenso, emotivamente coinvolgente e incalzante. Come ai bei vecchi tempi ho divorato il romanzo in tempi brevissimi, bruciando interi blocchi di 100 pagine come niente e rimanendo incollata alle pagine come una drogata. Tutto così bello e intenso, come ai vecchi tempi, e pieno pieno di drama e angst che, ad un certo punto, facevo commenti ad alta voce con Fidanzato perché non ce la facevo a tenermi tutto dentro.
A voler trovare un difetto, la coppia Xcor e Layla non è stata così esplosiva come avrei pensato. Lui forse avrebbe dovuto mostrare un lato più animalesco, più dominante, invece il fatto che sia così equilibrato ha allentato il ritmo incalzante del mating, del bonding e compagnia bella. C'è poco sesso, tra di loro, poco descritto, poco punto di non ritorno non so se mi spiego. Non è proprio un male, intendiamoci, però se ci fosse stato un briciolo di più di romanticismo e passione avrei osato con un volto ancora più alto.
Il vero punto debole è il finale, non ricordo se l'ho già detto. E' frettoloso, stucchevole, c'è troppo happy ending forzato tant'è che la scenetta di Qhuinn, Blay, Layla e Xcor in lacrime di fronte ai due gemelli mi ha causato un conato di vomito perché, onestamente, non se ne sentiva il bisogno.
Io amo la Ward, credo che ci siano stati pochissimi momenti in cui ho schifato le sue scelte narrative ma ho sempre avuto fiducia nel suo progetto più ampio. Fino ad ora non mi ha ancora delusa, ogni tanto ha smorzato il mio amore, ma penso che rimanere fedeli ad un'autrice e ad una serie per dodici anni non sia roba da poco. Vuol dire che è amoreh vero.

2 commenti:

Rosa C. ha detto...

Sto ridendo da cinque minuti al tuo "con solo l'apertura delle palle degli occhi"... vabbe', sarà lo stress del periodo che sfocia in pazzia-natalizia che si fa sentire X"D
Comunque... concordo con te sui due mestruati. Qhuinn è stato un emerito deficiente dall'inizio alla fine, e Tohr mi ha scioccato, perché da lui tutto mi aspettavo tranne questo comportamento ottuso e maleducato. Xcor l'ho adorato, punto. Ma adorato tipo sbav sbav ogni volta che c'era in scena lui. Un po' più di hot scene non avrebbero fatto male, ma sono contenta lo stesso. L'happy ending è parso stucchevole e troppo forzato anche a me, sarebbe andato bene tra qualche libro, perchè in due giorni non mi puoi passare da voglio-ammazzarlo a facciamo-la-famigliola-felice :/
La questione V/Jane e la il filone di Trez mi lasciano diversi dubbi, ma per adesso sospendo il giudizio e aspetto di vedere dove ci porta zietta Ward. E sono molto, molto curiosa di vedere come tratterà la "carne fresca" ;)

Miraphora ha detto...

@Rosa C.
Oh sì, prima o poi sarà costretta a pescare tra i Bastards e allora ci sarà di che sfregarsi le mani.
Ho intravisto un piccolissimo pezzetto di The Thief e ho visto il nome di V, quindi prepariamoci :D