16 novembre 2017

Katie McGarry
Di nuovo con te

Serie Thunder Road 3
Titolo originale Long Way Home

Trama
Harper Collins
pag. 379 | € 14,90

Violet sa esattamente qual è il suo posto nel motoclub del Reign of Terror: come tutte le donne, deve starsene in disparte e lasciare che siano gli uomini a risolvere qualsiasi tipo di problema. Quando suo padre viene ucciso, però, si rende conto che se vuole proteggere se stessa e il fratellino deve prendere le redini della propria vita e tagliare i ponti con tutti, compreso Chevy, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata. Ma nel momento in cui un clan rivale la ricatta, minacciando di rivelare vecchi segreti che potrebbero danneggiare le persone che le sono più care, tutte le sue certezze si sgretolano. Violet è costretta così a mettere in discussione quello che era convinta di sapere sul conto del padre, del Terror, di Chevy e soprattutto ciò che lei ha sempre sognato. Il che comporta dare un nuovo significato a parole come famiglia, lealtà, amore, amicizia, perdono...E trovare dentro di sé la forza per diventare la persona che salverà tutti loro.



Commento
Oh, the drama!
Il melodramma di questa serie ha raggiunto dei livelli allarmanti, che neanche nella miglior soap opera! O forse sì, dai, gli stessi intrighi e le stesse dinamiche familiari malate rispondono benissimo al genere.
Prima di scaricare la mia dose di veleno, premetto che io adoro la McGarry e che a questa serie ho dato sempre voti piuttosto alti nonostante la pressione mi salisse alle stelle, ma sono fermamente convinta che c'è qualcosa che non funziona, e quel qualcosa è il Club.
Dopo aver letto i tre romanzi di questa serie posso confermare la mia prima impressione: la McGarry sa scrivere di meglio e ha scritto di meglio, e se non fosse stato per l'odio viscerale, per la violenza che certe cose della trama mi hanno fatto salire, allora avrei anche dato voti molto più alti.
In tutti e tre i romanzi le coppie sono fantastiche, le storie sono avvincenti anche se a tratti over the top, i finali sono ben fatti e lo stile è sempre il suo meraviglioso stile, quello che li rovina - tutti e tre nessuno escluso - sono quei maledetti personaggi secondari del Club e il Club stesso. Lo avesse lasciato un po' in secondo piano, avesse evitato del tutto certi dialoghi che ho odiato, ODIATO con tutte le mie forze, avesse ficcato a martellate in testa un po' di logica e di buon senso ai vari Eli e Cyrus, allora forse - e dico forse - non li avrei disprezzati così tanto.
Ma così come sono state messe giù le cose questo aspetto della serie mi è indigesto, è una di quelle cose che mi fanno odiare la lettura, mi fanno salire l'omicidio e mi fanno perdere l'entusiasmo. Perché se non avessi passato metà del tempo a voler prendere a calci in culo Eli e il Club, avrei adorato questa serie, l'avrei amata alla follia.
Invece son qui con l'amaro in bocca a dare alla McGarry un voto che, per la sua media, è bassino e lo faccio senza ripensamenti, anzi lo avrei pure abbassato per il nervoso.
Quindi, detto questo, dichiarato al mondo il mio odio assoluto per le boiate senza senso del Club e la mia voglia di seviziarli tutti, posso dire che finalmente ho incontrato due personaggi che hanno sale in zucca e che pensano con la loro testa.
Violet è la paladina del buon senso, dell'indipendenza, del tenere testa a quel branco di idioti, è la mia eroina preferita di tutta la serie. Finalmente qualcuno che non le manda a dire ma che, anzi, li ci manda proprio senza peli sulla lingua, qualcuno che ha capito che il mondo vero e quello fittizio del Club non sono la stessa cosa e che punta verso il farsi una vita vera, sana, regolare, soddisfacente.
Violet non rinnega in modo assoluto i suoi rapporti con il Club, rinnega in toto il loro modus operandi: la misoginia, la mania di controllo insensata, la mancanza di rispetto verso i suoi desideri e le sue necessità, senza contare che odia pure il modo in cui i membri del Club cerchino di affossare l'individualità sua e dei suoi amici, stroncando sul nascere qualsiasi futuro possano avere al di fuori del club stesso.
Chevy, per esempio, da quando ha cominciato ad avere un pizzico di libertà ha portato avanti due vite: quella di figlio del Club, e quella di studente e giocatore di football, un ruolo che gli sta molto bene e che non gli fa mancare niente. Ha i suoi amici, sua madre lo adora, ha un futuro roseo di fronte a lui, ma il Club lo tiene inchiodato, gli cuce addosso il ruolo del figlio di un membro morto, lo asfissia con il ricatto emotivo o sei con noi o sei contro di noi e di fatto lo obbliga a vivere a metà.
Quello che mi è piaciuto di Chevy - al contrario di Oz che non ha mai visto niente al di là del Club, e di Rasoio che sceglie consapevolmente di stare nel Club - è che lui non sceglie il Club, sceglie gli affetti. Chevy non sa se il Club sarà il suo futuro, vuole avere la possibilità di scegliere, di diventare grande e di capire chi è e cosa vuole, e si rende conto che il Club lo sta tenendo bloccato. Riconosce i limiti delle persone che dicono di volere il meglio per lui, vede i loro errori ma fa finta di niente per non ferirli, finché Violet non gli apre gli occhi e allora dice: se mi vuoi bene mi rispetti, Club o non Club.
Questo è quello che volevo leggere: Violet e Chevy hanno un'identità e una volontà che rompono le catene del Club e non hanno problemi a pensare con la loro testa, ad agire e a tenere duro sulle loro convinzioni. Leggere di come Violet zittisca Eli a suon di logica è stata una delle cose più goduriose del libro.
Quindi, il Club bocciato, il melodramma legato al Club è troppo ed è bocciato, ma la coppia Chevy e Violet e tutta la loro storia sono promossi. Prima di tutto perché insieme sono tenerelli, sono uniti e romantici senza colate di melassa, e poi perché il lato razionale è bilanciato alla perfezione da quello irrazionale, così che i momenti di angst ci sono, sono soddisfacenti, ma sono anche subito ridimensionati dalla logica. Adoro.
Chicca che mi ha acceso gli occhi di cuoricini: Isaiah e Rachel. I miei preferiti fanno una comparsa e si intrecciano a Chevy e Violet. Doppio adoro.
Non ho idea se ci saranno altri romanzi in questa serie, onestamente non ne sento la necessità, però se la McGarry proprio non ne potrà fare a meno e li scriverà allora, che vi devo dire, li leggerò. Le voglio troppo bene, Club di idioti e tutto quanto.

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