15 giugno 2017

Robert Galbraith aka J.K. Rowling
La via del male

Serie Cormoran Strike 3
Titolo originale Career of Evil

Trama
Salani | pag. 603 | € 18,60
Un giallo diabolicamente ingegnoso con colpi di scena inaspettati dietro a ogni angolo, è anche la coinvolgente storia di un uomo e di una donna giunti a un crocevia della loro vita personale e professionale.
Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza inorridisce nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. Il suo capo, l’investigatore privato Cormoran Strike, è meno sorpreso ma non per questo meno preoccupato. Ci sono quattro persone nel suo passato che pensa potrebbero essere responsabili – e Strike sa che chiunque di loro sarebbe capace di tale odiosa brutalità.
Con la polizia focalizzata sul sospettato che Strike ritiene sempre più essere innocente, lui e Robin prendono direttamente in mano il caso e si immergono nei mondi oscuri e contorti degli altri tre uomini.
Ma altri fatti orrendi stanno per accadere, il tempo sta per scadere per due di loro.

Commento
Oh, Dio.
Io non so come farò a sopportare l'attesa del quarto romanzo. Proprio non lo so. Mi verrà un coccolone appena verrà annunciato e diventerò una pazza per la voglia di leggerlo. Nel frattempo il mio cuore avvizzirà e si ridurrà finché Cormoran tornerà e mi riempirà d'amoreh.
Con La via del male ho ufficializzato la mia passione. Ho detto a Fidanzato che ho trovato l'amoreh fittizio della  mia vita e lui mi ha guardata come se fossi una pazza scappata dall'ospedale (e non senza ragione). Però, cosa vi devo dire, io sono innamorata.
Come molto raramente mi succede, mentre leggevo La via del male anche la mia amica Mara era entrata nel tunnel. In realtà lo aveva iniziato prima lei e poi io l'ho seguita a ruota come un'invasata. Si dice mal comune mezzo gaudio, ed effettivamente poter sfogare le mie paturnie in tempo reale con qualcuno che mi capiva e che condivideva le mie reazioni è stato un sostegno morale che ho sfruttato appieno, con tanto di telefonate serali per commentare passaggi particolarmente difficili e selfie estremi quando le parole non servivano.
Senza il supporto morale di Mara, per esempio, probabilmente non sarei sopravvissuta al capitolo 40 perché il mio cuoricino si è spezzato con un bel CRAC sonoro e labbro tremolante.
Questo è l'effetto combinato dei tre romanzi, letti con poco distacco l'uno dall'altro. Questo è l'effetto che Cormoran Strike ha avuto su di me ed è questo l'effetto che la Rowling riesce a causare ogni santa volta. Cioè, capiamoci, io adoro soffrire e adoro i romanzi che mi prendono così tanto - cosa che non mi succedeva da troppo tempo - ma amo ancora di più poter vedere la luce alla fine del tunnel e la Row non lascia nessun indizio - nessuno - su quello che ci aspetterà con il quarto romanzo.
Una domanda su tutte, e chi ha letto il romanzo mi capirà: sì COSA, Robin? Non ci dormirò la notte.
Comunque, se vi steste chiedendo perché questo romanzo si è meritato un voto pieno con la lode è perché è tutto dedicato a Strike e al suo passato, e ci viene fornita un'immagine di lui molto più ricca ed intima rispetto al Cormoran dei primi due romanzi. E il fatto che il suo passato sia tornato a fargli visita in modo così violento e improvviso suscita una serie di pensieri e di reazioni che nessuno si aspettava da lui.
Il romanzo si apre - e questo non è uno spoiler - con la consegna di un pacco macabro. Intestata a Robin, che si aspetta una consegna per il matrimonio, la scatola contiene una gamba di donna, amputata esattamente nello stesso punto di quella di Strike, come un regalo indiretto per l'investigatore, un omaggio a lui attraverso la sua segretaria. Robin, che è molte cose ma ancora poco avvezza a ricevere pezzi di cadaveri, rimane molto scossa anche dalla strana reazione di Strike: quasi indifferente, pensoso, con tanto di humor nero, Cormoran capisce subito che la gamba è un messaggio dal suo passato, da parte di qualcuno che lo conosce così bene da sapere che ogni piccolo dettaglio gli farà tornare in mente ricordi non tanto piacevoli.
La notizia della gamba azzera gli introiti dell'agenzia facendo tabula rasa dei loro clienti: costretti a seguire due casi ridicoli, Strike e Robin - com'è scontato che sia - decidono di non lasciare alla polizia il compito di indagare, viaggiando di pari passo con Wardle ma su binari diversi. Per Cormoran i possibili colpevoli sono tre e tutti e tre hanno un conto in sospeso con lui: il primo, quello a cui Strike pensa istintivamente e verso cui prova un odio di vecchia data, è Whittaker patrigno di Strike e l'uomo che secondo lui uccise sua madre; poi ci sono Laing e Brockbank due ex militari sui quali Strike aveva indagato mentre era nel SIB, entrambi violenti, entrambi fuori di testa ed entrambi con motivi sufficienti per odiarlo fino a questo punto.
Mentre la polizia indaga su una pista che Cormoran scarta subito, la situazione diventa ogni volta sempre più pericolosa: Robin è nel mirino del serial killer e Strike cerca in tutti i modi di tenerla al sicuro - nonostante lei insista per essere coinvolta - e procedere con le indagini senza affogare nei debiti. Ad ogni svolta tutti e tre i sospettati non possono essere scartati, e la fatica di Strike nel rintracciarli dopo tutti questi anni, insieme al bagaglio emotivo che si portano dietro, lo svicola da lla linea di indagine razionale che lo ha sempre contraddistinto.
E' un lato emotivo di Cormoran che ancora non si era visto, una versione meno fredda e calcolatrice di un personaggio che ha saputo sostenere una tesi per scoprire i colpevoli per ben due romanzi con un metodo chiaro che coinvolgeva i lettori dall'inizio alla fine. La nebbia nella quale è immerso è una confusione mentale causata da sensi di colpa, rabbia, impotenza per non aver chiuso dei casi che avevano il potenziale per una fine atroce, e anche da una insicurezza emotiva causata dalle sue strane reazioni alla nuova Robin.
Robin che passa quasi tutto il romanzo in una situazione di indecisione, di dolore, di insicurezza, è la versione meno pragmatica della segretaria che ha sempre sostenuto ed aiutato Strike, è una ragazza che rispolvera un passato doloroso esattamente come Strike ed entrambi sono costretti a farci i conti.
Come si potrà immaginare, la trama è molto più ricca e complessa di così e ci sono tantissimi elementi di cui non posso parlare causa rischio spoiler che meriterebbero una profusione di commenti da parte mia. L'unica cosa che posso dire, senza rivelare nulla di importante, è che la serie ha preso una piega decisamente inaspettata (il famoso capitolo 40), una piega che ha aperto una serie di possibilità ancora inesplorate e che la Row ha genialmente sfruttato nelle ultime pagine lasciandoci con un cliffhanger che mi ha traumatizzata. Oltre a questo, forse Strike ha chiuso la porta sul suo passato liberandosi di un bel peso. Ora l'attesa sarà tutta per lui, perché quell'ultima scena è - secondo me - un punto di rottura: o la va, o la spacca.
Se volete sapere tutto, ma proprio tutto, la pagina Wiki del romanzo lo sviscera per bene, però io vi consiglio di leggere i romanzi perché sono qualcosa di fantastico: giallo ma non troppo, oscuro ma non troppo, ironico alla maniera inglese, con due bei personaggi e casi interessanti, scritto bene e senza far sentire il lettore un ritardato perché non capisce cosa sta succedendo, c'è tutto quello che serve ed è tutto meraviglioso.
E ora si aspetta, soffrendo.

1 commento:

Paoleletta ha detto...

Mi dispiace solo che non si possano fare spoiler perchè qui davvero si dovrebbe commentare e piangere insieme. O ridere. Chissà. Appena esce il 4° volume lo leggiamo insieme? Così mi posso sfogare con qualcuno che mi capisce?
;-)