11 maggio 2017

Renee Ahdieh
La moglie del califfo
La rosa del califfo

Duologia The Wrath and the Dawn

Titolo originale The Wrath and the Dawn
Trama
Newton & Compton
ebook | € 3,99
Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona. Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile.

Titolo originale The Rose and the Dagger
Trama
Newton & Compton
ebook | € 2,99
Shahrzad è stata la moglie del califfo del Khorasan.
Era giunta nella sua dimora con lo scopo di vendicare la morte di altre fanciulle andate in sposa a lui. Poi il suo piano è saltato, Khalid non è infatti il mostro che tutti credono. È un uomo tormentato dai sensi di colpa, vittima di una potente maledizione. Ora che è tornata dalla sua famiglia, Shahrzad dovrebbe essere felice, ma quando scopre che Tariq, suo amore d’infanzia, è alla guida di un esercito e sta per muovere guerra al califfo, la ragazza capisce che deve intervenire se vuol salvare ciò che ama. Per tentare di evitare una sciagura, spezzare quella maledizione, ricongiungersi a un uomo di cui ora scopre di essersi innamorata, Shahrzad farà appello ai suoi poteri magici, a lungo rimasti sopiti dentro di lei.




Commento
In questo preciso momento, mentre sto scrivendo, sono nascosta nel magazzino del negozio e sto evitando qualsiasi forma di contatto umano, mentre aspetto che l'OKI faccia effetto e debelli la mia emicrania. Non è la situazione migliore per scrivere un commento, soprattutto quando odi l'umanità con tutto il cuore, sei nervosa, dolorante e preferiresti tornare a casa a dormire.
Invece eccomi qui, ho finito di leggere la duologia neanche un'ora fa e voglio subito buttare giù due righe altrimenti il mal di testa fagociterà ogni idea e poi chi si ricorderà più.
Partiamo dicendo questo: il primo romanzo me lo sono comprato un sacco di tempo fa con una promozione a 0,99€ e l'ho lasciato ad ammuffire nel mio Kindle fino all'uscita del secondo che ho chiesto all'ufficio stampa di santa Newton & Compton.
Quale occasione migliore per leggere una duologia se non quando viene completata? Quale migliore scelta se non leggere entrambi i romanzi di fila senza pause e senza pensare nemmeno di passare ad altro? Ecco, così ho fatto.
Ammetto, però, che la smania ossessiva mi è venuta solo dopo aver letto alcuni stati su FB di lettrici in piene crisi di angst e io, che dove si soffre corro, mi ci sono buttata a capofitto nella speranza di arrivare allo stesso livello di fangirling estremo.
Ehm, sadly, but no. Niente ciocche di capelli strappati, niente angst a mille, niente struggimento. Ho rischiato di piangere una volta sola - e chiaramente sul treno - e solo per un personaggio secondario (una carognata atomica da parte della Ahdieh). Diciamo che in linea di massima sono stata piacevolmente intrattenuta, pur rimanendo emotivamente distaccata e non apprezzando nemmeno particolarmente i due protagonisti.
In sostanza, bene ma non benissimo.
Nonostante io sia una di quelle persone che non cambia idea sui gusti, per la Ahdieh ho applicato il metodo lontano dagli occhi, lontano dal rifiuto automatico, iniziando la serie senza darmi il tempo sufficiente a realizzare che stavo per leggere un retelling di Le mille e una notte. A me i retelling non garbano granché, soprattutto perché le fiabe mi innervosiscono e rileggere una storia che già conosco in una versione non originale e modificata - di solito - mi causa acidità a profusione.
Questa tecnica ha avuto un risultato positivo, tutto sommato, perché per quanto riconoscessi le fiabe all'interno della trama, per quanto conoscessi più o meno la storia, la narrazione è stata coinvolgente al punto da farmi tralasciare il fatto che fosse un retelling. Per come la vedo io, questa è già una vittoria.
Altro aspetto positivo è che, a dispetto dei commenti che ho letto in giro, la duologia è romantica in un modo poco sfacciato, poco zuccheroso, c'è molta più avventura che scene romantiche e ci sono tanti personaggi con tante micro trame che rubano un po' la scena ai protagonisti. A me è piaciuta, questa cosa, perché ho potuto diluire i momenti in cui pensavo che non ce l'avrei più fatta a legge di Shazi con momenti in cui succedevano cose che movimentavano la storia. Perché, con la mia solita fortuna, a me sono piaciuti più i personaggi secondari di Shazi e Khalid. Vogliamo parlare di Tariq? Con tutte le cavolate che ha combinato, una dietro l'altra, se non mi ispirava violenza mi ispirava interesse, e almeno lui è cambiato tantissimo dall'inizio alla fine della serie. Oppure Jalal? Oppure lo sceicco Omar? Oppure Despina e Irsa? Artan? Vikram? Insomma, per quanto i due protagonisti siano stati a modo loro interessanti e piacevoli da leggere, per me è stato il contorno a rendere tutto più appassionante ed emozionante, soprattutto perché questa schiera di personaggi considerati buoni - chi più, chi meno - è stata contrapposta non ad uno, ma a ben tre cattivi, con Tariq e Rhaim che a tratti erano parte di una fazione e a tratti dell'altra, e con il jolly di un oggetto intriso di magia nera a rendere tutto più stuzzicante.
Se la storia fosse rimasta fossilizzata su Shazi e Khalid alla lunga sarebbe diventata di una noia mortale perché, sì, lo abbiamo capito che lui la ama e che lei lo ama, ma oltre a questi sguardi infuocati mi hanno trasmesso ben poco. I sentimenti di Shazi passano dall'odio all'amore senza una vera transizione e, onestamente, rende la storia debole e superficiale: Khalid non fa una mazza e lei all'improvviso non lo odia più? Questo lato romantico tra loro funziona solo quando l'autrice non cerca di buttarsi su scene d'amore perché quando lo fa le carie saltano tutte e il diabete sale alle stelle. Senza considerare la quantità assurda di WTF nei momenti in cui si fissano dagli angoli opposti del mega cortile nel mega palazzo. Fa tanto showdown western, soltanto che qui al posto delle pistolettate ci sono i sospiri. So cringy.
Poi, brutale come mio solito, Shazi non mi è piaciuta ma del resto tutte le eroine come lei tendono a farmi venire voglia di strapparmi i capelli: odiose, parlano troppo, pensano che spararle grosse voglia dire essere coraggiose o intelligenti, e poi alla fine si fanno fregare da tutti e fino alla fine sono gli altri personaggi a tirare le fila della trama.
Per quanto riguarda lo stile sono combattuta, da un lato ho apprezzato il tentativo di rendere l'ambientazione la più vivida possibile, ma dall'altro ho tollerato malamente l'inserimento di termini stranieri per identificare gli oggetti che, avendo un ebook, sono difficili da recuperare nel glossario. Insomma, all'inizio non capivo una mazza con tutti quei termini, poi mi sono messa l'anima in pace e ho supposto che non conoscerne il significato non cambiasse poi la comprensione della storia. Avevo ragione. Di sicuro il punto forse della serie non è nel rapporto tra Shazi la bellissima intelligentissima coraggiosissima regina e il re-fanciullo dagli occhi di tigre che parla poco ma è anche lui bellissimo fortissimo ricchissimo dannatissimo, ma nella discreta ricchezza di dettagli, nella presenza di diversi personaggi e nel continuo spostarsi da un luogo all'altro con tanto di momenti di fantasy spinto, con guerre e battaglie un po' alla Assassin's Creed e alla fine pure la mazzata tra capo e collo. Perché, ragazzi, sapevatelo la Ahdieh ci sgancia il morto ed è un morto che poteva risparmiarci. Tra tutti, proprio lui, sei una carogna nell'anima.
So che esistono racconti brevi inseriti prima, tra e dopo i romanzi ma non credo proprio che farò questo sforzo. Il bene ma non benissimo non è tale da convincermi della necessità di farlo, perciò ecco qui, duologia completa letta in combo. Ora, se me lo permettete, mi vado a depurare dal genere con un romance cattivo e poi via verso nuovi romanzi.

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