20 aprile 2017

Penelope Douglas
Il mio sbaglio più grande

Serie Devil's Night 1
Titolo originale Corrupt

Trama
Newton & Compton
ebook | € 5,99

I sogni son desideri. Ma i miei incubi sono diventati la mia ossessione. Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell'orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. È il campione della squadra di basket del suo college e ora è diventato un professionista. Non mi vede neppure. Ma io l'ho notato. L'ho visto, l'ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha nascosto. Per anni mi sono mangiata le mani, incapace di distogliere lo sguardo. Ora sono all'università ma non ho smesso di osservarlo. È un pessimo soggetto, e non so quanto ancora riuscirò a tenere segrete le cose che gli ho visto fare. Si chiama Erika Fane, ma tutti la chiamano Rika. È la ragazza di mio fratello ed è sempre in giro per casa nostra, sempre a cena con noi. Abbassa lo sguardo quando entro io, e quando le sono vicino è come pietrificata. Riesco sempre a percepire la sua paura, e anche se non possiedo il suo corpo, so di avere la sua mente. È l'unica cosa che voglio. Almeno finché mio fratello non si arruola, e io trovo Rika da sola al college. Nella mia città. Indifesa. L'occasione è incredibilmente allettante. Perché tre anni fa per colpa sua alcuni miei amici sono finiti in prigione, e ora sono usciti. Abbiamo aspettato. Siamo stati pazienti. E ora tutti i suoi incubi stanno per avverarsi.

Commento
Cominciamo dicendo subito che io non sono per niente brava a dare etichette ai romanzi, a parte quelle più evidenti e scontate, le sotto categorie sono sempre un po' troppo fumose per i miei gusti.
Ad esempio,un romanzo a caso, Corrupt della Douglas alcuni lo definiscono Dark Romance, altri Romantic Suspense, e poi ci sono le lettrici come me che un po' se ne fregano e lo cacciano in qualsiasi categoria le sembri buona.
Il mio sbaglio più grande è, per certi versi, sia DR che RS, ma secondo me non rispetta in pieno le caratteristiche dei due generi. Io non sono esperta, ne leggo pochi, ma non mi è sembrato né particolarmente estremo, né particolarmente ricco di azione. Poi, insomma, ognuno può definirlo come vuole, l'unica cosa che mi importa è che non mi sciolga il cervello e non mi mandi in bestia.
Da questo punto di vista Corrupt è stata una lettura rinvigorente che ha eliminato le ragnatele che si erano formate dopo la lettura di un romanzo piuttosto deludente. Certo, ha i suoi pregi e i suoi difetti e non è tra i miei preferiti forevah, però ha saputo tenermi incollata alle pagine con la smania di sapere cosa, dove, come, quando.
Erika, diciannove anni, di ottima famiglia e ricca sfondata, è cresciuta in una comunità che l'ha accudita fin dal suo primo vagito: non solo la sua famiglia e quella dei Crist, vicini, soci, amici, ma persino l'intera comunità l'ha sempre tenuta su un piedistallo. La figlia bella, dolce, innocente, la perla incontaminata e un po' troppo malleabile, la ragazzina da usare come pedina per la sua enorme eredità, la femmina da dare in sposa al rampollo per unire le casate, insomma, Rika è stata tutto per tutti per anni tranne che se stessa. Ad un certo punto, stufa marcia di dover essere miss perfettina senza che l'unica persona che le interessa davvero la degni di uno sguardo, prende in mano la situazione. Molla Trevor, l'ingessato rampollo che si impone sulla sua volontà, abbandona la speranza che Michael - il fratello più grande di Trevor - la noti, cambia ateneo e se ne va a Meridian City per ricominciare da capo.
Peccato che proprio nel mega palazzo di lusso, nel mega attico stratosferico, incontri Michael e l'attrazione morbosa e negativa che ha provato per anni per lui si risveglia alla grande.
Michael è il classico primogenito ricco, sfacciato, abituato ad avere tutto e a combattere contro la volontà paterna. E' una stella del basket, ha sempre avuto tanti amici, è popolare, ed è anche una macchina di arrogante indifferenza. La sua adolescenza è costellata di successi e di bravate di ogni genere, al limite della legalità, ed è anche il periodo che l'ha plasmato nel blocco di ghiaccio che è adesso. Quando era alle superiori fonda con i suoi amici, Damon, Kai e Will, il gruppo dei Cavalieri e, ogni anno al 30 di Ottobre, durante la notte girano mascherati combinano ogni genere di casino in giro per la città, appiccando incendi, scatenando risse, tutto senza mai vedersi torto un capello, perché loro sono i figli dei magnati, dei capi, dei leader e chi li può fermare?
Proprio perché sono pericolosi e affascinanti, Rika, di anni tredici, li teme e ne è disperatamente attratta, in modo particolare da Michael, che desidera in modo oscenamente intenso da che ha memoria. Il suo atteggiamento freddo e brutale le mette paura, ma il modo in cui a volte la guarda la infiamma. Per anni ha convissuto con questo tira e molla, con i rifiuti e le briciole di attenzione, finché una notte i quattro le permettono di far parte del gruppo e Rika ha un'illuminazione: a lei questa vita piace, le piace il potere, le piace l'assenza di regole, le piace il senso di appartenenza e soprattutto le piace come Michael la guarda. Peccato che, nella stessa notte, le cose vadano a rotoli e Kai, Will e Damon vengono arrestati e i Cavalieri smettono di esistere.
Tre anni dopo, a diciannove anni, Rika è quasi indipendente e non è più la ragazzina ingenua di una volta, ha deciso che Michael può essere alla sua portata, ora che è vicino a lei, anche se non si spiega  perché la tormenti in quel modo e soprattutto perché la presenza dei suoi amici - appena usciti di galera - le metta una fifa nera. Perché si comportano così? Perché la seguono? Perché la prendono di mira? Perché la tormentano? Ma soprattutto, perché Michael lo permette?
Indubbiamente l'aspetto che più mi ha presa della storia è l'alternarsi della narrazione tra il passato e il presente, così che la Douglas, un poco alla volta, svela le vicende di tre anni prima e sviluppa quelle presenti, regalando un doppio filo narrativo carico di tensione. Vuoi disperatamente sapere cos'è successo quella notte, vuoi sapere che cosa hanno in mente ora i Cavalieri e vuoi capire come andrà a finire la storia.
Il lato romantico è piuttosto contorto e ammetto che mi è pure piaciuto (ma a me le cose strane piacciono sempre). Michael è senza ombra di dubbio un cazzone patentato, è cattivo, è brutale e a tratti completamente squilibrato, ma è anche complementare a Rika che, sotto sotto, è matta esattamente come lui. Se da un lato abbiamo questi personaggi oscuri, che viaggiano a limite della decenza e che compiono azioni discutibili senza nessun scrupolo, dall'altra c'è una ragazza che gode immensamente nel provare paura, nel vivere il pericolo, una specie di drogata di adrenalina che scopre per la prima volta i suoi limiti. Ecco che così tutte le scene più estreme - anche se ho letto di peggio - perdono il loro aspetto negativo perché lei è consenziente, e quando non lo è tira fuori abbastanza cattiveria da farla pagare cara a tutti.
Mi ha stuzzicato leggere di come sia nel passato che nel presente, seppure di fronte a comportamenti violenti e strapazzata di brutto, Rika non ne abbia comunque abbastanza, perché la paura oltre ad eccitarla la carica di energia. Diciamo che ha prima il suo momento da vittima, e poi si scatena e li sottomette a suon di calci pugni e coltellate. Stima.
In tutto questo, con i quattro ragazzi che sembrano pronti per un altro giro di prigione e Rika che pare fuori di testa peggio di loro, le dinamiche amorose trovano una sorprendente profondità. Proprio perché la Douglas racconta il loro passato e il loro presente, i sentimenti di Michael e di Rika si sviluppano con una certa coerenza, con una buona dose di scene che rendono il loro attaccamento almeno comprensibile e che, alla fine, non fanno storcere il naso di fronte alla scontata dichiarazione d'amore disfunzionale.
L'affetto fraterno dei quattro, l'attaccamento di Michael verso Rika e l'ossessione di lei per lui sono quello che porta avanti la storia, insieme alla sete di vendetta. Naturalmente, se qualcuno si fosse preso la briga di parlare niente sarebbe successo e nessuno avrebbe cercato di rovinare Rika, ma anche così i livelli di assurdità e di casini alla Beautiful diventano parte integrante di un romanzo che è nato esagerato ed è finito perfettamente in linea, cioè ancora più esagerato.
Piccola nota sulle scene di sesso. Ormai la Douglas mi aveva abituata a scene di sesso esplicite, lunghe e super dettagliate, quindi ero più che preparata, ma il tono più violento e meno romantico mi ha sorpresa: certo, la storia è fatta in un modo e di sicuro non ci possono essere petali di rose sparsi su cuscini di seta, ma la scena della sauna ha raggiunto il picco massimo di tutto il romanzo. Non che sia niente di che, s'intente, però è abbastanza inusuale, ecco.
Poi, vabé, a me più che Michael interessavano gli altri tre: Kai che non si capisce bene se è più pazzo degli altri e lo nasconde bene, Will che naviga sotto vento e non si fa capire, o Damon che è il pazzo malato psicopatico che vince il primo premio di sadico, misogino, violento, disturbato. Sono molto curiosa di leggere le loro storie, anche se mi toccherà aspettare una vita perché ancora non sono nemmeno state pubblicate in America.
Per quanto mi riguarda, Il mio sbaglio più grande è promosso. Non è per tutti e in molte faranno fatica a digerire alcune parti, ma è sicuramente una lettura diversa sotto molti punti di vista.

Nessun commento: