3 novembre 2016

Nalini Singh
Tra le braccia della notte

Serie Guild Hunter 3
Titolo originale Archangel's Consort

Trama
Nord | pag. 382 | € 18,00
Per Elena Deveraux, tornare a New York non significa solo riprendere il lavoro di Cacciatrice, ma anche fare i conti coi Sette, i fedelissimi consiglieri di Raphael, un gruppo addestrato per proteggere l’arcangelo da ogni possibile minaccia… compresa Elena: secondo loro, infatti, l’amore che Raphael prova per lei lo ha reso più umano e, di conseguenza, più debole. Una debolezza che potrebbe costargli cara, soprattutto ora che la città è sconvolta da una serie di catastrofi naturali e un gruppo di vampiri rinnegati sta approfittando della confusione per seminare ulteriore panico tra la popolazione inerme. Per questo, i Sette vorrebbero allontanare Elena, senza sapere che, in realtà, lei è l’unica che può salvare Raphael dalla terribile minaccia che grava di lui. Perché i terremoti e le mareggiate che si sono verificati a New York sono i segni che preannunciano il risveglio di Caliane, il più potente e pericoloso degli arcangeli dormienti, nonché madre di Raphael…


Commento
Aiutooo. Che fatica immensa finire questo romanzo, che tortura. Che barba, che noia!
Io adoro il paranormal romance, è uno di quei sottogeneri letterari a cui sono estremamente attaccata ma che, allo stesso tempo, è capace di annoiarmi al punto da farmi abbandonare un romanzo.
Nalini Singh è, ormai, in questa categoria.
E' brava, per carità, scrive bene e non ho veramente nulla da dire sulla forma dei suoi romanzi (ne ho letti tre, per ora), ma quanto a originalità e alla capacità di diversificare i suoi libri lascia un po' a desiderare. Se una serie è concentrata su due personaggi - una coppia, no less - devi, devi DEVI dare una svolta radicale ad ogni titolo, devi cambiare la struttura, le dinamiche, le motivazioni, i cattivi, lo svolgimento, lo devi fare altrimenti il risultato è ne: leggi uno, li hai letti tutti.
Tra le braccia della notte è stato, per me, una copia carbone del secondo romanzo con solo una piccola differenza che non ha comunque salvato la lettura. Troppo poco, troppo tardi e troppo male.
Considerando che là fuori ci sono fior fiori di serie paranormali che sono state indegnamente abbandonate - dai lettori e dagli editori - non mi spiego l'hype per questa serie, non mi capacito di come qualcosa di assolutamente normale - e a tratti mediocre - sia riuscito a guadagnarsi un seguito così agguerrito e fedele, tanto da spingere l'editore a pubblicare altri titoli. Insomma, cos'è che i lettori trovano di così bello in questa serie? Capisco l'entusiasmo per il primo romanzo, perché l'ho condiviso, capisco l'entusiasmo per il seguito sulla scia del primo, ma che si continui a sbandierarne la qualità quando io ne vedo un livello assolutamente nella norma no, non lo capisco.
I gusti son gusti, è vero, ma è anche vero che se ti ripeti, l'effetto novità svanisce in fretta.
Tanto per iniziare le dinamiche tra Raphael e Elena sono le stesse identiche del secondo romanzo. Stesse tipologie di scene, stessi dialoghi, stessi finti contrasti e stessa struttura delle scene: fanno sesso - di una noia mortale - discutono sull'indipendenza di Elena, lei lagna un po' quando lui fa l'arcangelo potente e crudele, repeat. Dov'è la nuova fonte di contrasto? Non c'è. L'unico momento in cui si smuovono le acque è quando Raphael le parla del suo passato e quando è costretto ad affrontare Caliane, ma per il resto non c'è nulla che non abbiamo già letto. Stessa cosa per Elena, la storia della madre, del padre, di Slater sta cominciando a perdere di mordente perché la ripete troppe volte. Non basta quel briciolo di novità per far tornare l'interesse, così come non basta non far andare avanti Elena.
Quindi abbiamo una coppia che si è bloccata e ripete le stesse cose, un arcangelo un po' castrato da questa relazione e Elena che è identica al secondo romanzo. Annusa in giro, caccia qualche vampiro, piagne la madre e le sorelle, tromba con Raphael, si allena a combattere e volare, repeat.
Io ad un certo punto volevo mollare. Perché perdere tempo se mi annoio, se non trovo nulla per la quale valga la pena proseguire? Perché per dire addio alla serie e alla Singh dovevo chiudere questo capitolo e farlo con cognizione di causa. Speravo che almeno il finale potesse dare una scossa, invece mi sono trovata a dover sopportare delle misere trenta paginette durante i quali Caliane si risveglia, Lijan fa la solita stronza e i due vincono sui cattivi e si dichiarano amore eterno. The end. Mi prendi in giro? Meno di trenta pagine su 382? E cosa cavolo hai raccontato nelle altre 350? Il nulla, scene ripetute, già lette e prive di qualsiasi forma di novità e di originalità.
Ora, siccome sono una che quando si fissa riesce a non mollare l'osso, ho controllato Goodreads perché mi avevano detto che alcuni titoli della serie non avevano Raphael ed Elena come protagonisti. In effetti il quarto dovrebbe avere Dmitri come personaggio principale perciò sono veramente molto combattuta. Provare un'ultima volta, dare un'ultima chance a questa serie, oppure mollarla senza guardarmi indietro? Non so che fare, probabilmente la metterò da parte nella speranza di dimenticare la noia che mi ha causato, e magari in un futuro riuscirà a risvegliare il mio interesse.
Nel frattempo la metto in pausa perché al pensiero di prendere in mano il quarto mi sale il fastidio.

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