14 novembre 2016

Lucy Keating
Dreamology

Titolo originale Dreamology

Trama
Newton & Compton
pag. 284 | € 9,90
Per quanto Alice può riuscire a ricordare, Max è sempre stato parte integrante dei suoi sogni. Insieme hanno girato il mondo, vissuto esperienze straordinarie e si sono innamorati alla follia. Max è il ragazzo perfetto… Peccato che non sia reale. Perché Max non esiste. O almeno, così ha sempre pensato Alice. Fin quando entra nella sua nuova classe, il primo giorno di scuola, e… non riesce a credere ai suoi occhi: il suo Max è lì, davanti a lei, in carne e ossa. Ben presto però dovrà fare i conti col fatto che il Max reale è molto diverso dal Max dei sogni. Il Max reale è testardo e problematico, ha una vita complicata e intensa, di cui Alice non fa parte, nonché una ragazza, Celeste. Anche il loro incontro e il loro rapporto non sono così perfetti come lei aveva sperato. Quando si è vissuto un amore da sogno, ci si potrà mai accontentare della realtà?



Commento
Quando mi arrivano romanzi a sorpresa che non ho chiesto - cosa rarissima, tra l'altro - non reagisco molto bene. Apro la busta con l'ansia di trovare un libro che proprio non avrei mai nemmeno considerato, e la metà delle volte mi viene un attacco di gastrite perché sento l'obbligo di dover quantomeno leggerlo e recensirlo perché, insomma, gli editori mica sono obbligati a spedirmi romanzi.
All'apertura di questa busta (di mattina, al lavoro, mezza rimbambita e già imbottita di Gaviscon) è uscito Dreamology. Bella copertina, trama accattivante, mai sentito nominare, praticamente mi ha illuminato la giornata. Questa congiunzione astrale è un caso più unico che raro, per me, che di sorprese ne ricevo poche e nemmeno sempre buone, così ho deciso di cavalcare l'onda della positività e l'ho messo subito in lettura.
Avendo letto la trama una riga sì e due no, avevo un'idea vaga della storia e per questo tutto, del romanzo, è stato una piacevole sorpresa.
Se pensate che Dreamology sia un paranormale YA con la solita coppia tormentata (un po' alla Twilight), mi dispiace regalarvi la doccia gelata: è un romanzo YA soffice e leggero come una nuvola, altrettanto indefinibile e semplice, è una storia per ragazzi che non si prende sul serio e si butta a capofitto nel caos assoluto e divertente dei sogni. Così poco impegnativo, così poco complicato, così poco contorto, Dreamology non si preoccupa di presentare una trama che abbia spiegazioni esaustive, teorie del sogno o realtà super complesse, perché vuole semplicemente usare il sogno - e le strane circostanze in cui i personaggi si incontrano - come scusa per comunicare poche e semplici cose.
Magari a qualcuno potrà dare fastidio l'inconsistenza del romanzo, dal punto di vista della solidità della trama e del world building, ma per me è stato tutto il contrario. Questa sua leggerezza si concilia alla perfezione con la sostanza del romanzo e con il modo in cui l'autrice presenta la protagonista.
Alice è una ragazzina che vive con il papà, costretta a lasciare New York, a trasferirsi nella casa della nonna e a rifarsi una vita in una nuova scuola. Non le piace granché l'idea di partire da zero, ma in questo casino totale alcune cose la confortano: il papà - per quanto strambo e intellettualoide le vuole bene -, il cane Jerry e il suo amico, compagno e amore Max, il ragazzo dei suoi sogni. Nel senso letterale del termine.
Da che Alice ha memoria, sogna Max quasi tutte le notti, e nei suoi sogni vivono bizzarre avventure o passano semplicemente del tempo insieme, finendo per diventare inseparabili. Alice è talmente innamorata del suo Max dei sogni da non curarsi affatto dell'amore nella vita reale, perché per lei la differenza è quasi inesistente: Max è reale come se fosse in carne e ossa.
Quando entra in classe il primo giorno, Alice non si aspettava di trovarsi di fronte proprio Max, identico per aspetto e voce al suo di Max, così come non si aspettava che avesse una ragazza e fosse quasi sempre antipatico.
Scopriamo in fretta che il Max reale e quello dei sogni sono la stessa persona e che anche lui, esattamente come Alice, la sogna da quando era bambino.
Tra un sogno incredibilmente ben descritto e l'altro, Alice e Max scoprono che il rapporto che hanno allacciato nei sogni può esistere anche nella realtà, non senza qualche intoppo. Dalla scoperta del Centro del sogno e delle cure che hanno ricevuto da piccoli, alla ricerca della sperimentatrice che li ha collegati, alla nascita di nuove amicizie e nuovi amori, Max e Alice capiscono che smettere di sognarsi è un po' come ammettere di essere cresciuti e di non aver più bisogno di quella forma di conforto e sicurezza, avendola ormai trovata nella realtà.
Pur essendo un romanzo per ragazzi leggero e poco impegnativo, Dreamology nasconde un messaggio interessante e di facile comprensione sull'abbandono e sull'attaccamento, sul trovare un'ancora di sicurezza quando si è soli, e di come una persona che galleggia senza meta possa rischiare di perdere di vista il confine tra ciò che è reale e ciò che disperatamente desiderano sia reale. Non guasta nemmeno che l'autrice sia stata in grado di rendere alla perfezione la sensazione che si ha durante un sogno, passando da un punto all'altro senza collegamento esattamente come succede a tutti noi.
Leggere questo romanzo è stato estremamente rilassante e divertente e mi ha fatto piacere, per una volta, avere tra le mani uno YA con un livello di romanticismo coerente con l'età di lettura, casto ma non troppo, spiritoso e avventuroso e, soprattutto, senza pretese.
E come dimenticare, è uno stand-alone.

2 commenti:

The Ink Spell ha detto...

Concordo su tutto, mi è piaciuto tanto!

Miraphora ha detto...

@The Ink Spell
Sai che invece la maggioranza non lo ha gradito? A me sembra strano, oppure ormai ci siamo abituati ad un tipo di YA che poi tanto YA non è...