3 ottobre 2016

Sally Green
Half Bad

Trilogia Half Bad 1
Titolo originale Half Bad

Trama
Rizzoli | pag. 390 | € 15,00

La magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso. Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia. La stessa guerra che divide il mondo della magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera. Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.

Ma anche con tutta quella sofferenza, quel dolore e quelle crudeltà mi dico che forse i miei antenati hanno trovato la felicità, anche se per poco. Mi dico che io ne sarei capace, e che per forza anche loro lo erano. Lo spero. Lo spero. Lo spero. Perché se devo morire in una cella, prima voglio qualcosa in cambio. E penso ad Arran e ad Annalise, al Galles e al correre, e ogni respiro, ogni respiro deve essere importante, e prezioso e deve valerne la pena.
Commento
Che ventata d'aria fresca!
In un mondo di fantasy e distopici YA comandati da protagoniste femminili che combattono contro il mondo, Sally Green va contro corrente e costruisce un intero romanzo, un'intera storia su un personaggio maschile. Come non apprezzare questa novità? - non lo è, ma ultimamente i protagonisti maschi sembrano estinti - Come non farsi prendere da una storia dove tutto, ma proprio tutto, ruota attorno al suo protagonista? Ecco, appunto. Sono molto contenta di aver inserito Half Bad nelle mie letture, anche se era rimasto fermo per un mesetto, perché è stato la lettura diversa di cui avevo proprio bisogno in quel momento.
Durante la mia caccia nel database della biblioteca, incappata in questo titolo, ho fatto una piccola ricerca - nel senso di superficiale - giusto per capire se il genere fosse tra quelli che stavo puntando.
All'inizio, lo ammetto, pensavo che Half Bad fosse una specie di fantasy con elfi e non mi sono nemmeno preoccupata di cercare una conferma alla mia convinzione. Poi ho iniziato a leggerlo e mi sono resa conto in fretta che il fantasy a cui Half Bad si avvicina di più è quello di J. K. Rowling.
Alt, non sto dicendo che questo romanzo è che Harry Potter perché non lo è, ma hanno dei punti in comune che - secondo me - li avvicina molto.
Prima di tutto in Half Bad ci sono delle persone, chiamati Incanti, che hanno dei poteri. Sono famiglie, clan, comunità di Incanti Bianchi con una organizzazione sociale precisa, una sorta di società dentro la società nascosta agli occhi degli umani. In questa comunità sparsa per il mondo esistono dei casi rari, dei casi tenuti attentamente sotto controllo, di Incanti Neri. Gli Incanti Neri sono l'esatto opposto dei bianchi: violenti, malvagi, una sorta di discendenza di creature orrende fatte per uccidere ed essere uccise. Tra di loro uno su tutti spicca per la sua oscurità, Marcus, da cui discende direttamente il protagonista Nathan. Questa divisione tra Incanti Bianchi, quelli buoni, e i Neri, quelli cattivi, dal resto del mondo mi ha ricordato il mondo dei maghi e dei babbani con tutte le dovute differenze. L'Inghilterra, Londra, il Galles, è tutto così familiare che ci si mette veramente un attimo a fare un'associazione con la Rowling e - di conseguenza - amare a prescindere la storia.
Da parte mia, è Nathan la perla del romanzo. Non basta che chi ti crea ti ponga al centro di una storia, ci vuole carisma, ci vuole sostanza, ci vuole quel qualcosa che ti spinga al di là della semplice trama e che ti trasformi in un faro in mezzo alla moltitudine dei personaggi.
Nathan è speciale perché è un antieroe. Nato da mamma Incanto Bianco e da papà Incanto Nero - Marcus -, fin dall'infanzia non ha mai conosciuto accettazione, gentilezza, amicizia. Le uniche fonti di vero affetto, le uniche persone che lo amano per lui e non per il suo sangue, sono la nonna, la sorella Deborah e il fratello Arran. Solo loro vedono al di là delle parole, al di là della convinzione di tutti che un Mezzo Codice sia destinato ad diventare Nero.
Per quanto Nathan possieda caratteristiche di entrambi gli Incanti e sia stato cresciuto nel bene, la sua giovane vita viene segnata dall'odio e finisce in una sorta di schiavitù. I carcerieri, gli aguzzini, i mandanti sono i Bianchi, paladini di una giustizia creata a loro immagine e somiglianza. Lo scopo è di trasformarlo in un'arma per uccidere il più pericoloso Incanto Nero del mondo, suo padre Marcus.
Potrebbe sembrare ripetitivo, oppure banale, ma il fatto che tutto questo primo romanzo sia incentrato sull'infanzia di Nathan e sulla sua cattività ma per me è stato tutto il contrario. Le difficoltà, la tristezza, l'isolamento e l'infelicità che hanno accompagnato Nathan per quasi tutta la sua vita sono essenziali e determinanti nella formazione della sua personalità.
Nathan è un personaggio complesso, con tante luci e tante ombre, e gli stimoli esterni che lo bombardano sono la finestra perfetta per scoprire i suoi pensieri, i suoi sentimenti e le sue paure.
I personaggi maschili difficili, maltrattati, che hanno un cuore di acciaio e non si fanno piegare sono i miei preferiti. Quelli silenziosi ma mai passivi, quelli che hanno pazienza e meditano la loro rinascita, quelli che sopportano stoicamente e poi si liberano e non c'è verso di tenerli a bada, sono quelli che portano avanti storia, serie e lettore, e che si ricordano. Nathan è uno di questi e, se non fosse per lui, il romanzo non mi sarebbe rimasto impresso com'è invece successo.
Essendo questa una serie ancora in corso di pubblicazione - da noi sono usciti i primi due - mi devo armare di santa pazienza ma non ho alcun dubbio che la seguirò fino alla fine. Nathan è troppo promettente per dimenticarsene.

2 commenti:

The Ink Spell ha detto...

L'ultimo esce proprio alla fine di questo mese, finalmente potrò recuperare anche io questa serie!

Miraphora ha detto...

@The Ink Spell
Non l'hai ancora iniziata? Pensavo di essere una delle poche ad averla ancora in sospeso :D