15 settembre 2016

Eleanor Herman
L'eredità dei Re

Serie Blood of Gods and Royals 1
Titolo originale Legacy of Kings

Trama
Harper Collins
pag. 382 | € 16,00
In un tempo in cui gli dei sono ciechi alle sofferenze degli uomini, gli ultimi demoni infuriano nelle pianure e il male si agita al confine delle terre conosciute, in un tempo in cui le città bruciano e dalle loro ceneri nascono nuovi imperi... il giovane Alessandro, erede dei Macedoni, sta per scoprire il ruolo che il destino gli ha assegnato nella conquista del mondo, ma avverte una profonda attrazione nei confronti di una nuova arrivata...
Katarina deve destreggiarsi tra intrighi ed oscuri segreti di corte e al tempo stesso tenere nascosta la sua missione: uccidere la regina. Ma non ha fatto i conti con il suo primo amore...Jacob è disposto a tutto per conquistare Katarina, persino a competere con Efestione, un assassino sotto la protezione del principe. E in un paese lontano, dall'altra parte del mare, Zofia, la principessa persiana fidanzata ad Alessandro fin da bambina, è decisa a mutare il proprio destino servendosi dei leggendari Divoratori di spiriti.



Commento
Ultimamente sto attraversando una fase in cui desidero ardentemente leggere fantasy e, più in particolare, fantasy per ragazzi. Non sto parlando di romanzi distopici o post apocalittici, ma di fantasy veri e propri, con tutti i crismi del genere.
Mi è capitato di avere per le mani L'eredità dei re dopo averlo adocchiato per giorni. La copertina è bellissima, la trama interessante, ed è parte di una serie nuova di zecca scritta da un'autrice che di professione scrive saggi di storia. 
Il fatto che questo romanzo sia una sorta di ibrido tra il romanzo storico e il fantasy mi ha esaltata come poche cose hanno saputo fare ultimamente e non ho saputo resistergli nonostante avessi molti libri nella mia TBR che avrebbero dovuto avere la precedenza.
Al cuore lettore non si comanda, così mi sono buttata a capofitto in questa novità.
Ammetto di aver dato uno sguardo alle recensioni su Goodreads, prima di iniziarlo, e vedere che in molti lo avevano massacrato mi aveva scoraggiata. In sostanza, in molti accusano l'autrice di aver stravolto completamente il personaggio di Alessandro Magno, di aver romanzato all'eccesso episodi di storia che - pare - sarebbero dovuti andare diversamente. Ora, io non sono laureata in storia, né tanto meno posso dirmi esperta della storia di quel periodo e non conosco gli eventi collegati ad Alessandro ma, a quanto pare, l'autrice sì, perché è una storica di professione.
Il fatto che Eleanor Herman abbia consapevolmente romanzato determinati avvenimenti e che ne abbia inventati o adattati certi altri ai fini della trama mi pare scontato. Questi commenti al vetriolo mi sono sembrati fuori luogo: se vuoi fedeltà storica, leggi un saggio, non un romanzo fantasy YA che, per quanto possa basarsi su personaggi realmente esistiti, dovrà servirsi di una buona dose di invenzione per stimolare la curiosità del lettore. Così ho deciso di cancellare dalla mente i voti orrendi e i commenti altisonanti per godermi il romanzo in santa pace.
All'inizio mi sono trovata un pochino in difficoltà. Tre elementi mi hanno rallentata, due dei quali sono rimasti fino alla fine mentre per il primo sono riuscita ad abituarmi. In un certo senso questi sono anche gli unici difetti veri che ho trovato in tutto il romanzo, perciò tutto sommato ha superato la prova a pieni voti.
Mi tolgo il pensiero e sparo subito quello che non mi ha fatta impazzire. Per prima cosa l'elemento fantasy è veramente troppo blando. Ci sono pochi elementi fantastici e faticano a trovare spazio in mezzo a tutto il resto: i poteri dei ragazzi, i vari tipi di magia, i sortilegi, misteriosi personaggi che appaiono e scompaiono, non c'è abbastanza fantasy. O meglio, rispetto a quello che è stato scritto sul libro, pensavo che ci fosse una presenza massiccia di fantastico. Invece no, ci sono dei momenti in cui è più evidente, ma per il resto è annacquato. Forse è voluto dall'autrice, magari ha preferito dare più spazio ai personaggi e agli eventi, eppure se ce ne fosse stato di più non avrebbe che migliorato il libro.
La seconda cosa che, non solo non mi è piaciuta, ma che proprio mi ha innervosita è stato l'utilizzo dei nomi abbreviati dei personaggi. Efestione diventa Efe, Cynane diventa Cyn, insomma mi sembrava di sentir parlare un gruppo di ragazzini che stropicciano i nomi. Mi chiedo perché l'autrice abbia amputato barbaramente nomi così belli che avrebbero potuto essere ripetuti senza dare fastidio al lettore. Immagino sia una questione personale, tra me e lei, però è anche quella che più mi ha dato noia.
Come ultima cosa, ed è quella a cui mi sono abituata, c'è l'uso di numerosi punti di vista. Nell'intervista finale l'autrice dice chiaramente che l'uso di diversi pov è una scelta consapevole, perché per lei avrebbe dato maggiore ritmo alla narrazione e avrebbe scongiurato la noia.
Non saprei per la noia, io adoro le storie con pochi pov, ma per quanto riguarda il ritmo ha avuto ragione: non c'è un attimo di tregua. All'inizio ho dovuto fare avanti e indietro per capire chi fosse chi ma, man mano che si procede, i personaggi rimangono sempre più impressi e il problema non si pone più.
Per quanto riguarda la trama è evidente, a romanzo finito, che il primo della serie è una grande introduzione ai grossi cambiamenti nelle vite dei ragazzi. Per Alessandro - che è protagonista esattamente come gli altri -, con la sua presa di posizione al comando del regno, per Efestione che deve imparare a credere in se stesso, per Katarina - forse il personaggio più interessante del gruppo -, che scopre la verità su se stessa, per Cynane che scopre di avere sentimenti diversi dall'odio e dall'ambizione, per Zofia che paga subito gli errori sciocchi della sua giovane età e per Jacob, il personaggio meno sfruttato ma che ha scelto la strada più oscura e pericolosa.
Tutti rimangono in bilico su un precipizio dal quale non potranno tornare indietro e il romanzo stesso è un lungo percorso che porta i personaggi e il lettore a quel punto critico, per poi lasciare tutti in sospeso. Il finale non è a cliffhanger violento, non c'è quel senso di tradimento che prende quando si tronca la narrazione: qui c'è un finale in stile fantasy che preannuncia grandi eventi senza aver risolto quasi nulla. Ma va bene così, è coerente al suo genere e provare anticipazione per un seguito è salutare.
Sono ben disposta ad aspettare l'arrivo del prossimo titolo della serie, fiduciosa che Harper Collins non ci faccia invecchiare nell'attesa.

3 commenti:

The Ink Spell ha detto...

Avresti dovuto leggere la novella prequel prima, è un ebook gratuito, perché ti aiutava ad entrare in contatto con il tipo di magia che viene presentata nel libro. Inoltre dà un'idea più precisa di alcuni personaggi che vengono solo citati. Ti consiglio di recuperarla se puoi!

Miraphora ha detto...

@The Ink Spell
E perché non ne ho sentito parlare? Ma è in italiano?
Urgono dettagli!

The Ink Spell ha detto...

Sisi! La trovi su tutti gli store! Ebook gratuito in italiano! Si chiama La Voce Degli Dei ;)