18 luglio 2016

Tahereh Mafi
Shatter Me

Serie Shatter Me 1
Titolo originale Shatter Me

Trama
Rizzoli
ebook | € 8,99
264 giorni chiusa in una cella, senza contatti con il mondo, perché Juliette ha un potere terribile: se tocca una persona può ucciderla. A tenerla prigioniera è la Restaurazione, un gruppo militare che intende usarla come arma.
 Scappare è impensabile, finché nella cella di Juliette entra Adam, un soldato semplice che scopre di essere immune al suo tocco. Il loro incontro è la scintilla che accende una speranza, la chiave che potrebbe aprire mille porte. Perché la vita li chiama, oltre i muri della prigione.








Commento
***Spoiler***
Ma vi sembra possibile che, per la disperazione, sono stata costretta a cercare recensioni negative su Goodreads per trovare qualche anima affine che la pensasse come me su questo incidente caso editoriale? Ma è normale che in giro trovi solo commenti positivi o super positivi (tranne uno o due, ma sono fin troppo civili), pozze di bava arcobaleno, occhi a cuori, esaltazione mistica quando io provo solo un nervoso totale e una noia mortale?
Mi sento sola, ecco. Mi sento come l'ultimo kiwi prima dell'estinzione.
Facciamo una piccola introduzione. Back in the day, Rizzoli pubblicò il primo romanzo - questo - con il titolo Schegge di me e sospese la pubblicazione chissà perché. Quasi un anno fa la ABC ha opzionato il romanzo per farne qualcosa una serie TV o un film e da quel momento l'autrice e il romanzo hanno cominciato ad apparire ovunque. Ogni book vlogger inglese o americano infilava la Mafi tra una lista tipo i dieci distopici da leggere prima di morire, oppure le dieci eroine teen da imitare. Insomma, hanno creato la Mafi fever che è arrivata fino a noi. Rizzoli ha ristampato il volume con il titolo originale e una cover nuova fiammante e il mondo dei lit-blog è impazzito.
Il preorder con lo sconto ha invaso le bacheche, le recensioni e i blogtour hanno otturato i social, insomma questo maledetto benedetto romanzo era ovunque.
Allora l'ho letto anche io, perché volevo capire perché tutti, ma proprio tutti, stavano vomitando arcobaleni.
Sarò impopolare, ma perdio sarò anche onesta. Mi volevo cavare le palle degli occhi. Entrare nel libro, prendere Juliette a calci in culo, uscire e cavarmi gli occhi, ecco cosa volevo fare. Ho resistito fino alla fine, ho cercato consulenza psicologica su Facebook - con scarsi risultati, ho continuato a sentirmi un kiwi in via d'estinzione - ma non ho cambiato idea da pagina 1 fino alla fine.
Non è per me, non lo è affatto. Shatter Me è distopico tanto quanto io sono alta, bionda e bella. Se basta l'intenzione, allora siamo tutti a cavallo. Perché, per me, non bastano due concetti buttati a casaccio e MAI approfonditi per definirsi distopici, non basta una bozza di società postapocalittica disgregata e un ipotetico cattivo che neanche si vede perché il romanzo abbia una definizione. Non basta la protagonista che, non si sa perché, dovrebbe essere la chiave di volta di tutto. Non basta, ci vuole una struttura che sia solida, chiara, definita, ci vuole quel qualcosa che si chiama descrizione che un autore dovrebbe inserire nella narrazione - e non parlo necessariamente di volumi assurdi di parole, bastano poche righe fatte bene - affinché il lettore capisca dove, come, perché. Mi sta bene che l'inizio sia fumoso, che sia un buco nero perché Juliette è rinchiusa, va benissimo che noi sappiamo quello che sa lei - cioè una fava - ma dopo, quando la butti fuori nel mondo, dopo lo devi fare altrimenti il lettore rimbalza tra i pensieri di una ragazzina che annega negli ormoni.
Quindi va bene, lo prendo per distopico perché così viene definito ma per me è veramente lontano anni luce dai distopici veri che ho letto e che si trovano tranquillamente nelle librerie.
L'aspetto più criticato in assoluto nelle recensioni americane è lo stile. Non so quante volte mi sono sentita dire che lo stile è particolare - senza contare le difese a spada tratta sulla scelta del barrato e delle metafore/analogie/ossimori ecc. - quindi ero preparata e, santo cielo, non è nemmeno la cosa più fastidiosa del romanzo. L'inizio è molto accattivante proprio perché è insolito nella struttura - non nel contenuto - e il barrato, anche se piuttosto fastidioso da leggere, non mi ha causato problemi, anche perché svanisce in fretta. L'unica cosa che alla lunga mi ha veramente rotto le scatole erano le - non so neanche come chiamarle - metafore? assurde e senza senso. Apri un dizionario, prendi parole a caso, uniscile per descrivere qualcosa, e passi per una poetessa visionaria della prosa teen distopica.
Esempio? Per dire che ho mal di testa: nel mio cervello tuonano 1000 tuoni mentre le mie vene sanguinano spine di rose e nelle orecchie esplodono fuochi d'artificio blu. E ci sono andata giù leggera.
Esempio reale? Questa è la mia preferita ed è anche la più gettonata tra noi kiwi in estinzione:
"I'm wondering why there are so many freight trains in my heart, why his chest is a broken harmonica.
"My heart fails for a moment. There are 400 cotton balls caught in my windpipe." 
Ma cos'è? Dovrebbe essere poetico, questo? Ma avete la minima idea di come sia uno stile poetico in prosa? Leggetevi Jón Stefánsson, leggetevi un capitolo di Hardy, leggetevi Virginia De Winter se proprio i nomi importanti vi fanno paura, e poi ne riparliamo, questo è casino lessicale e basta.
Ma, anche per questo, passiamoci sopra. Lo stile risponde ai gusti personali e il fatto che io l'abbia trovato mediocre e ripetitivo fino a fare violenza al mio cervello nel peggior caso, e normale in tutto il resto del romanzo è assolutamente trascurabile. Diciamo che, se il contenuto fosse stato ben fatto, allora lo stile avrebbe brillato, ma così non funziona.
Non funziona perché la storia non funziona.
Fino al punto in cui Juliette viene portata da Warner la storia regge bene: interessante, carino, tutto ok insomma. Da quando entra in questa roccaforte della Restaurazione il declino è improvviso e inevitabile. Non si capisce cos'è la Restaurazione, non si capisce perché questo Warner può fare ciò che vuole senza che un superiore gli passi davanti - va bene che sei figlio del capo, ma sei comunque un ragazzino -, non si capisce con chi sono in guerra (dei generici ribelli, tutto fa brodo), non si capisce niente di niente su Juliette se non che è passata da zero a infiniti ormoni impazziti, non sappiamo niente del suo potere e non sappiamo perché Adam la può toccare - cioè, uno tra tutti ed è quello che ti piace -, non abbiamo altre informazioni al di fuori di qualche ricordo, e soprattutto le cose capitano a caso, si risolvono a caso - una cosa su tutte, che mi ha fatta imbestialire - Adam e Juliette scappano calandosi dal diciassettesimo piano, in una base della Restaurazione piena di soldati. Saltano giù, corrono e via il gioco è fatto. Cioè, WTF? Adam ha un appartamento che neanche qua in centro a Milano, sono immuni ad una zona radioattiva (cioè, qua si parla di una zona radioattiva per un'esplosione atomica e dopo dieci metri tutto è normale. WTF), Juliette sfonda muri di cemento e porte di acciaio non si sa come né perché, trovano una macchina abbandonata con le chiavi nel quadro e la spesa di frutta e verdura (ma non erano in un quartiere povero?) e vestiti giusto giusto quando ne hanno bisogno, insomma non c'è nessuna vera difficoltà, tant'è che riescono a rifugiarsi dai - boh - ribelli sottoterra per scoprire che sono un gruppo di X-Men con i poteri, regalano a Juliette una tutina viola super tecnologica e lei zompetta felice perché finalmente si accetta ed è contenta che c'è l'uomo invisibile, l'uomo elastico e il telecinetico che - chiaramente - ha i dread.
La trama sembra per un target veramente basso, tipo sotto i sedici anni, perché non mi spiego come si possano accettare certe cose in una storia e reputarla bella. Bella forse rispetto ad un Topolino e anche qui avrei i miei dubbi.
Mi sono tenuta per ultima la cosa che più non mi è piaciuta, la cosa che mi ha fatto innervosire, quella che - pare - abbia coniato una nuova definizione: distopico romantico, romantico distopico.
A me piace che ci sia una storia d'amore, persino nei distopici o nei fantastici, o in qualsiasi genere. Mi piace, giuro. Ma mi piace di più che queste storie d'amore siano coerenti con la trama. Coerenti, parola chiave.
In Shatter Me, Juliette è rinchiusa in una cella in isolamento da quasi un anno, ha passato la vita senza contatto umano e senza amore, niente di niente. Che sia affamata di ogni briciola di attenzione, amore, amicizia e gentilezza è comprensibile, che si risvegli di fronte a qualcuno che le piace, che la tratta bene e che la può toccare è prevedibile. Ma che questa ragazzina che non ha nessuna - sottolineo NESSUNA - esperienza affettiva e amorosa diventi una ninfomane in tempo zero e pensi solo ai muscoli di Adam, agli addominali di Adam, a quanto vuole baciare Adam, a quanto vuole saltare addosso ad Adam (anche mentre rischiano la vita, of course), a quanto deve dargliela subito altrimenti esplode in petali di rose fosforescenti, onestamente è assurdo. Assurdo. Invece di farle intraprendere un percorso in cui scopre tutto di sé e del mondo, in cui impara ad interagire con gli altri e a vedersi come essere umano e non come mostro, Juliette si scioglie in una pozza di bava per Adam e, a tratti, anche Warner le attizza l'ormone. E' come se ogni buona intenzione, ogni contenuto vincente fosse stato schiacciato da questa crisi ormonale - la pubertà - che cancella tutto, compreso il buon senso. Il mondo va a rotoli, ma aspetta che Adam mi vuole limonare duro e io gli voglio sfilare i pantaloni. WTF.
Per arrivare io a non voler leggere, per arrivare io a non voler nemmeno aprire il reader per vedere questo romanzo in attesa, vuol dire che è proprio l'opposto di ciò che mi piace leggere.
Capisco che la maggioranza l'ha amato, beati voi, e io ce l'ho messa veramente tutta per farmelo piacere ma alla fine le cose che mi hanno fatto ruotare gli occhi nel cranio sono state troppe e non ho la benché minima intenzione di proseguire, leggere le novelle, o fare qualsiasi altra cosa che coinvolga questa serie.
No, la Mafi non fa per me e chiaramente io non faccio per lei. Le auguro tante belle cose, auguro a tutte le fan che Rizzoli termini la serie, ma io mi eclisso.
Anzi, adesso devo spararmi un dolcetto altrimenti mi cola il cervello dal naso per il trauma. Shatter me, proprio, mi ha sfrantumato il cervello.

9 commenti:

Alice Land ha detto...

Ahahahahahah! Anche quando distruggi romanzi che mi sono piaciuti, ti ADORO! X°°°D

SilviaLeggiamo ha detto...

ahahaha, vedo che ti ha preso benissimo questo libro x°D

Mery ha detto...

Mi fai morir dal ridere! 😂 😂 😂 una sola cosa non ho capito : che è il WTF?

daydream ha detto...

Ahahah fantastica :D
No, risate a parte, secondo me hai espresso il tuo pensiero alla grande!
Comunque sia, nemmeno a me era piaciuto in particolar modo... gli avevo dato qualcosa come 3 stelline perché alla fine l'unico pregio che aveva era che si faceva leggere bene diciamo XD
Avevo deciso di non leggere i seguiti, ma ho delle amiche dei cui gusti mi fido molto che mi giurano che i seguiti spaccano v_v che viene tutto spiegato per bene e che c'è una ragione per tutti i WTF (ok, forse tutti no... ma tant'è!) quindi ho promesso che proverò a dare una chance al secondo °-° vedremo... spero di non pentirmene X°D

Miraphora ha detto...

@Alice
Quindi ti è piaciuto! Adesso si scoprono gli altarini! XD

@Silvia
Benissimo, proprio. Ci mancava un attacco di orticaria ed ero a posto.

@Mery
WTF What The Fuck. Che poi alla fine si traduce con un che cavolo è?

@Daydream
Coraggiosa! Fai da cavia allora, in caso sono ben disposta a cambiare radicalmente opinione.

SilviaLeggiamo ha detto...

Denise, non viene spiegata una fava xD l'autrice usa la distopia come pretesto per raccontare l'adolescenza e la crescita, insomma sì, da un certo punto di vista potrebbe sembrare una che si droga pesantemente, ma è un libro con un piano di lettura che andrebbe oltre la fantascienza e il paranormale. Poi questo l'avevo letto non so dove, e non dico che mi avesse illuminato, ma mi aveva fatto sorvolare sulla mancanza di dettagli. Poi potrebbe sembrare anche una gran paraculata ^_^

Miraphora ha detto...

@Silvia
Ecco che spunta la verità! Ecco! No no io evito, grazie.

Le Tazzine di Yoko ha detto...

questo è uno dei pochissimi libri su cui non ci troviamo d'accordo xD credo si possano contare sulla punta delle dita per cui è un evento davvero raro, mi spiace tu non sia riuscito ad apprezzarlo _yoko

Miraphora ha detto...

@Yoko
Prima o poi doveva succedere. Se penso a quanto ero preparata per adorarlo, mi sale l'acidità. Me ne farò una ragione.