7 luglio 2016

Elisa S. Amore
La carezza del destino. Touched

Serie Touched 1

Trama
Nord | pag. 489 | € 14,90
Uno sguardo, e Gemma Bloom capisce di essere perduta. Non ha idea di chi sia quel ragazzo, ma da quando l’ha incontrato non fa che pensare a lui, al suo sorriso enigmatico e ai suoi occhi impetuosi come il mare in tempesta. E anche Evan è rimasto stregato da lei e dalla forza del legame che si è subito creato tra loro. Potrebbe essere l’inizio di una storia d’amore perfetta, eppure Gemma è divorata dai dubbi. C’è qualcosa di oscuro in Evan, qualcosa che la spaventa. Forse perché, a volte, Gemma è l’unica a notare la presenza di Evan, mentre per tutti gli altri sembra invisibile?
O perché alcune persone sono state trovate morte poco dopo essere state viste con lui? Una sola cosa è certa: in fondo al cuore, Gemma sa che la sua vita dipende da Evan. E in effetti è così… anche se non nel modo in cui lei s’immagina. Il destino di Gemma, infatti, è segnato: il suo tempo sta per scadere. E la missione di Evan è accompagnarla nel regno dei morti. Questa volta però è diverso. Questa volta Evan si trova di fronte a una scelta dolorosa: obbedire agli ordini e uccidere la donna di cui è perdutamente innamorato, o sfidare le leggi del cielo e degli inferi per salvarla?

Commento
Niente, questo è un piacere di conoscerti addio.
Non riesco a capacitarmi di come, puntualmente, una serie che piace praticamente al mondo universo e che ha voti altissimi finisca per farmi l'effetto meh. Io ce l'ho messa tutta, lo giuro, ho cercato di farmi piacere La carezza del destino con tutta me stessa ma il risultato è stato tragico.
Se mai l'autrice dovesse leggere questo commento spero che non si offenda, sto per dire una delle cose più orrende di sempre: ho saltato delle pagine. Ho. Saltato. Le. Pagine. Tipo, almeno trenta pagine.
L'ho detto, ora sono pronta a ricevere insulti e pomodori marci.
A mia discolpa posso dire che ho resistito più che ho potuto, leggendo tutto ma proprio tutto, poi non ce l'ho più fatta e mi sono trovata di fronte al bivio: abbandona o salta. Ho saltato, ormai mi mancava troppo poco per abbandonare.
Ho fatto l'avanti veloce leggendo una frase per ogni pagina e non ho percepito nessuna grossa perdita. Sorry, ma è la verità. Scegliendo a caso qualche frase ho comunque acchiappato il senso degli eventi e ho ripreso la lettura verso la fine.
Naturalmente per me questo è un caso rarissimo, io non salto mai le pagine, e se lo faccio è come ultima opzione prima dell'abbandono totale. E poi, insomma, ho resistito per centinaia di pagine mi scocciava parecchio mollare a quel punto.
Perché è un addio? Perché mi sono annoiata. Io non sono una lettrice impaziente, attendo l'arrivo del cambio di ritmo, della svolta epocale, del brivido, con una certa stoicità. Però se aspetto e aspetto e non sento assolutamente niente, è evidente che tra me e il romanzo non ci sono punti di incontro. Con La carezza del destino ho aspettato per centinaia di pagine, poi me ne sono fatta una ragione.
Non è un problema di stile, perché l'autrice scrive bene, né un problema di trama - anche se le somiglianze con Twilight rimbombano nel cervello con una certa insistenza - il vero problema per me è il risultato dell'equazione: eventi rilevanti divisi per il numero di pagine, moltiplicati per il ritmo di narrazione. Per me non c'è abbastanza velocità, non c'è abbastanza coinvolgimento che ti invogli a girare le pagine, perché per interi capitoli non succede una beneamata mazza.
Non ha aiutato il fatto che la protagonista Gemma fosse insopportabile: troppo svampita, troppo vivo nei romanzi (se l'autrice scrive una cosa del genere a me scatta subito l'omicidio), una che non si fa mai domande, che si limita a seguire il corso degli eventi perché non capisce più niente dopo il suo risveglio ormonale non può avere la mia stima né il mio interesse. Gemma è bocciata, quindi.
Evan è Evan, né più né meno, né caldo né freddo. Passività totale, nessun brivido, nessuna emozione, nessun interesse, l'ormone dormiva. Per carità, non è certo un aspetto necessario perché il romanzo sia bello, ma a questo punto ero talmente disperata di trovare qualcosa - qualsiasi cosa - che mi piacesse che anche questa delusione mi ha segnata.
Non ce l'ho fatta, per me questo romanzo è un Twilight angelico più lungo e meno ricco d'azione. Mollo il colpo, mi scuso con l'autrice se l'ho urtata/offesa ma è stato più forte di me.
Addio.

3 commenti:

Alice Land ha detto...

Questa serie non mi ispirava e l'ho sempre guardata di sfuggita... Ma dopo la tua recensione, la archivio definitivamente. Noia vade retro. Adios!

daydream ha detto...

Io l'ho letto ai tempi in cui era uscito self e tutti gli davano cinque stelline. L'ho odiato pure io purtroppo, seppur avevo le più buone intenzioni e per me le somiglianze con Twilight erano davvero davvero troppe. Bocciato su tutta la linea comunque :/

Miraphora ha detto...

Allora qualcuno come me c'è! Mi sembrava di essere la solita pecora nera che andava contro corrente! :D