9 maggio 2016

Kresley Cole
The Player

Serie The Game Maker 3

Trama
Valkyrie Press | ebook | € 3,58
In Las Vegas, Sin City, Dmitri Sevastyan finds her, Victoria Valentine–sexy, vulnerable, and in need of a protector. Obsession takes root deep inside him. Despite a history tainted with violation and betrayal, he will stop at nothing to possess her.
Descended from a long line of con artists, twenty-four-year-old Victoria, a.k.a. Vice, needs the score of a lifetime to keep her loved ones safe. She sets her sights on gorgeous and rich Dmitri Sevastyan. Even as the irresistible Russian toys with her body and mind, he tempts her heart.
When Vice and her associates maneuver Dmitri into a hasty Vegas wedding, he refuses to protect himself with a prenup, trusting her with all that he has. But can she trust him? As secrets unfold, the newlyweds share days of doubts and nights of the wickedest pleasures. Yet once Vice discovers her husband’s past, will she stay to fight for her marriage or cut her losses and run?

Commento

Questa è sfiga, gente. Sfiga. Ho la nuvoletta di Fantozzi che mi perseguita da due settimane.
Due settimane di letture vagamente entusiasmanti, se non addirittura deludenti, che mi hanno messa alla prova. Alla fine ho avuto anche un momento di totale crisi esistenziale perché la mia divina Kresley ha perso il colpo.
The Professional si è preso cinque foglioline (QUI il commento), The Master si è preso quattro foglioline e mezzo (QUI il commento), The Player se ne becca tre e mezzo morte e raggrinzite anche se è primavera.
Parliamoci chiaro, quando ci si attacca come una cozza ad un'autrice è perché c'è la garanzia che ti risollevi il morale, che qualunque cosa scriva sia sempre uguale (certo, cambia la storia ma il resto...), insomma che sia la tua copertina di Linus letteraria. La divina Kresley è una copertina elettrica, di quelle che fanno le scintille se le lasci accese troppo a lungo e che ti scaldano fino a bruciarti le estremità. Il livello di hotness è quello che serve per riprenderti dalle delusioni. La divina entra in casa mia a prescindere - e come lei tante altre -, la prendo in qualsiasi forma colore e sapore.
Per la felicità, avevo addirittura messo The Player in pre-ordine su Amazon Kindle per averlo subito subito fresco di pubblicazione.
Non è bello come gli altri, porca miseria ladra. Non lo è!
Allora, ok, calma e sangue freddo. Quando dico che non è bello come i primi due, intendo l'impatto che ha avuto su di me, il coinvolgimento e il gradimento che sono stati nettamente inferiori. Rispetto alla media di erotici che girano, però, The Player è un gradino sopra, una specie di piccolo capolavoro di divertimento, sensualità grezza e trama caotica e frivoletta.
Chi ha letto il primo romanzo della serie - anche in italiano - si ricorderà che il Siberiano ha un fratello più piccolo, Dmitri, una specie di mina vagante pronta ad esplodere alla minima vibrazione. Non sarà certo una sorpresa sapere che più sono psicopatici, più mi interessano e non sarà una sorpresa sapere che aspettavo questo romanzo con una certa impazienza.
Dmitri è esattamente come me lo immaginavo, né più né meno. Ha preso lo stampino del fratello, se lo è messo addosso e gli ha dato la sua forma, così che il master and commander siberiano diventa master, dom, commander, nerd. Avete capito bene, nerd.
Ricapitolando: Dmitri è uno strafigo con tendenze dominanti, ricco sfondato da fare schifo, super intelligente, super passionale e anche super cucciolo. Perché per quanto sia psyco - e io gli voglio bene per questo - ha anche un sacco di paure e di complessi che lo pongono nella difficile situazione di adeguarsi. Dmitri o cede e si taglia le vene, oppure si ripulisce e diventa una chimera di uomo.
E passiamo a Victoria. Di solito le protagoniste della divina sono le portatrici di ironia, dominano il dialogo e sono regine della manipolazione verbale. In più sfoggiano un lato cattivello che le rende divertenti ma anche pericolose: esattamente come in questo caso, dove la protagonista è - se così si può dire - la cattiva della situazione.
Victoria è una criminale. O meglio, è un mix tra una sorta di baro a poker, ricattatrice, truffatrice e ladra. Tutta la sua famiglia è di questa stirpe, e il suo obiettivo è portare a casa più soldi possibile per pagare un grosso debito di famiglia. Pur essendo considerata la peggiore del gruppo, Victoria sfida la sorte e la sua convinzione di essere maledetta (è una cosa da bari, pare), si butta sulla preda più grossa in circolazione: Dmitri.
Ora, io non sono madrelingua e ho imparato l'inglese da autoditatta eppure riesco a capire lo slang piuttosto bene. Qui ho fatto veramente fatica perché i termini puramente tecnici del mondo delle truffe, il gergo e i modi di dire sono tanti e raramente si trovano tradotti. Avendo letto sul Kindle spesso l'app stessa mi proponeva una sorta di spiegazione ma, anche così, ho dovuto applicare il significato al contesto, arrangiandomi così come potevo. Se non siete pratici della lingua, quindi, rispetto ai primi due titoli della serie, The Player è più difficile da leggere e richiede più attenzione.
Se a questo aggiungiamo che la trama non è stata delle più interessanti - struttura base, punti di svolta prevedibili, finale un po' così - il risultato è poco entusiasmante.
Va bene così, in un certo senso, perché tra il lessico e la stanchezza non avrei avuto abbastanza energie anche per una trama complessa; certo è che la delusione c'è e si sente. Il primo mi era piaciuto tantissimo per i personaggi e per la storia, il secondo è un erotico duro e puro in pieno stile Cole, mentre questo terzo è - a paragone - banale.
A questo punto mi tocca accettare le cose e metterci una pietra sopra, sperare nel futuro e buttarmi su altro nella speranza che sia una super lettura. Una bomba di romanzo, un'esperienza epica, un...sì, insomma, qualcosa di figo che mi tiri su il morale.

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