Serie The Book of Ivy 1
Titolo originale The Book of Ivy
Trama
Trama
Newton & Compton ebook | € 4,99 |
La nostra storia è stata scritta molto tempo fa, e non ha un lieto fine.
Amanti dei post-apocalittici romantici unitevi!
In questo momento i distopici vanno alla grande, c'è poco da fare, ma ogni tanto spunta anche un titolo che può passare come tale ma è che decisamente altro. Obbligatoria è, quindi, la distinzione tra i due generi, perché pare che si faccia una gran confusione: tutto viene ficcato nel calderone della distopia anche quando non lo è.
Distopia for dummies: una società immaginaria o una comunità altamente indesiderabile o spaventosa. Post-apocalittico for dummies: mondo o civiltà devastati da una catastrofe con ambientazione temporale immediatamente successiva o posteriore alla catastrofe. Forever appartiene alla seconda categoria, intesi? Non è un distopico, ma un post-apocalittico.
Distopia for dummies: una società immaginaria o una comunità altamente indesiderabile o spaventosa. Post-apocalittico for dummies: mondo o civiltà devastati da una catastrofe con ambientazione temporale immediatamente successiva o posteriore alla catastrofe. Forever appartiene alla seconda categoria, intesi? Non è un distopico, ma un post-apocalittico.
Detto questo procediamo.
Ho sempre trovato stuzzicante l'idea di un piccolo gruppo di superstiti costretti a ricostruire i valori umani e far ripartire da capo una società, soprattutto quando c'è di mezzo un risvolto romantico. Lo sfondo di un mondo devastato, l'idea di una tabula rasa che cancella tutto - cultura, città, stili di vita - e che costringe i superstiti a ripartire da capo è uno stimolo creativo molto forte. Naturalmente, essendo decisamente pro-romanticismo, deve esserci almeno una componente romantica, lieve o dominante che sia. In un mondo distrutto, con un futuro incerto e pericoli costanti, quanto può essere intensa una storia d'amore? Se penso alla prima parte di Poison Princess...
Unite le due cose - ambientazione post-apocalittica e storia d'amore - e vado in brodo di giuggiole. Peccato che in Italia arrivino veramente pochi YA o NA di questo genere, ma almeno Newton & Compton ha rimediato pubblicando questo titolo; spero che ci propongano velocemente anche il secondo.
Unite le due cose - ambientazione post-apocalittica e storia d'amore - e vado in brodo di giuggiole. Peccato che in Italia arrivino veramente pochi YA o NA di questo genere, ma almeno Newton & Compton ha rimediato pubblicando questo titolo; spero che ci propongano velocemente anche il secondo.
Posso anche fermarmi due secondi sulla copertina? Tutti si lamentano sempre che le cover italiane sono orrende ma questa volta alla prima critica parte il lancio delle uova. Quanto è bella questa cover? Quanto? Rispetto a quella originale - orrenda - la grafica di N&C è da primo premio. Well done.
Ora, dopo questa sbrodolata mi rendo conto che vi aspettiate un voto alto, se non altissimo. Sorry, no. Il voto è medio per il semplice fatto che Forever è molto carino - molto molto - ma non è bello. Ci sono delle sbavature, alcuni punti della trama sono piuttosto deboli e - purtroppo - lo sfondo è poco dettagliato, il mondo post-apocalittico della Engel non gode di una descrizione dettagliata e approfondita. Il resto, però, è veramente carino e scorre benissimo.
Entro nel dettaglio. Proprio come dice la trama della copertina, in questa porzione di mondo ci sono circa diecimila abitanti, un piccolo gruppo stanziato in una delle poche zone non completamente distrutte, organizzato in una società a metà tra la dittatura e la monarchia: la famiglia che controlla l'insediamento è dei Lattimer ma non ne è la fondatrice, poiché questo ruolo spetta ai Westfall. Come si può immaginare la faida familiare è la linfa vitale della storia e costringe i due protagonisti ad azioni che, normalmente, non avrebbero nemmeno preso in considerazione.
Una delle nuove tradizioni imposte dai Lattimer è quella dei matrimoni combinati, due giorni all'anno dedicati ai matrimoni misti: figlie Westfall e figli Lattimer, e poi figli Westfall e figlie Lattimer. La scusa è che, obbligando le famiglie a mischiarsi, si soffocano i focolai di odio e ribellione della famiglia perdente. Non sarà una sorpresa per nessuno che questo metodo sia accettato dalla maggioranza mentre nei Westfall alimenta un odio che non si è mai estinto. A questo si aggiunge che il capo della cittadina e il capo della famiglia rivale si odiano a causa di un altro incidente - non entro nel dettaglio, rischio spoiler.
Risultato? Il giorno in cui i due figli si devono sposare è anche il giorno in cui si mette in moto un progetto assurdo di vendetta e riscatto sociale.
Ivy è la secondogenita dei Westfall ed è destinata a sposare Bishop, l'unico figlio dei Lattimer. All'inizio tra i due non c'è nessuna forma di attrazione, di simpatia o di calore. Mentre Bishop è glaciale, controllato e formale, in Ivy si scatena una guerra di emozioni violente: la paura, poi la rabbia, l'odio ed infine la freddezza dell'avere un obiettivo. I due si trovano sposati in età giovane, lei sedici lui diciotto anni, costretti a comportarsi come adulti e a riprodursi il più presto possibile. Le ragazze, in questa nuova società, servono a sfornare marmocchi e a Ivy non va proprio giù, così si sfoga su Bishop, trattandolo con un gelo che frena qualsiasi forma di interesse e che lo obbliga a sudare per ottenere anche solo un dialogo con lei.
Il comportamento di Ivy non è spontaneo, perché fin da piccola il padre e la sorella maggiore Callie le hanno fatto il lavaggio del cervello, inculcandole l'odio per i Lattimer e coinvolgendola in un progetto di ripresa del potere che ha dell'assurdo. Come si può immaginare è qui il grosso punto debole della storia: per quanto Ivy sia giovane e influenzabile, il fatto che non dimostri mai spirito critico e si affidi ciecamente alle parole dei familiari la costringe ad un comportamento irrazionale che dovrebbe cedere in fretta il posto a dei pensieri personali ma che, invece, le rimane appiccicato fino alla fine. Non aiuta che il progetto stesso della sua famiglia e le loro motivazioni facciano acqua da tutte le parti. Com'è possibile che non si renda conto che a voler mettere in atto questo folle piano sono solo il padre e la sorella mentre il resto della popolazione vive felice?
Se trascuriamo questa sbavatura, il punto forte del romanzo è lo sviluppo della relazione tra Ivy e Bishop: c'è pochissima sensualità, ed è quasi sempre moderata - baci e qualche leggera palpatina, per chi fosse interessato a saperlo -, quindi tutto è concentrato sugli sguardi, sui piccoli gesti e sui dialoghi. E' molto bello vedere come pian piano Ivy cambi idea su di lui, come decida di conoscerlo, di affezionarsi e poi di aprire il suo cuore, facendo una scelta drastica e drammatica che la porterà direttamente verso il finale.
Ammetto di non aver capito - né accettato - le sue motivazioni, ma di sicuro non posso far finta di nulla di fronte alla svolta della trama. Il finale è un cliffhanger grosso come una casa, vi avviso, e lascia una voglia tremenda di proseguire la lettura.
Tutto sommato direi che Forever è una lettura non solo piacevole, ma anche facile e veloce: richiede uno sforzo minimo ma ha un'ottima resa. Promosso? Sì, decisamente, anche se con qualche riserva e la speranza che l'autrice migliori la trama del secondo titolo.
Entro nel dettaglio. Proprio come dice la trama della copertina, in questa porzione di mondo ci sono circa diecimila abitanti, un piccolo gruppo stanziato in una delle poche zone non completamente distrutte, organizzato in una società a metà tra la dittatura e la monarchia: la famiglia che controlla l'insediamento è dei Lattimer ma non ne è la fondatrice, poiché questo ruolo spetta ai Westfall. Come si può immaginare la faida familiare è la linfa vitale della storia e costringe i due protagonisti ad azioni che, normalmente, non avrebbero nemmeno preso in considerazione.
Una delle nuove tradizioni imposte dai Lattimer è quella dei matrimoni combinati, due giorni all'anno dedicati ai matrimoni misti: figlie Westfall e figli Lattimer, e poi figli Westfall e figlie Lattimer. La scusa è che, obbligando le famiglie a mischiarsi, si soffocano i focolai di odio e ribellione della famiglia perdente. Non sarà una sorpresa per nessuno che questo metodo sia accettato dalla maggioranza mentre nei Westfall alimenta un odio che non si è mai estinto. A questo si aggiunge che il capo della cittadina e il capo della famiglia rivale si odiano a causa di un altro incidente - non entro nel dettaglio, rischio spoiler.
Risultato? Il giorno in cui i due figli si devono sposare è anche il giorno in cui si mette in moto un progetto assurdo di vendetta e riscatto sociale.
Ivy è la secondogenita dei Westfall ed è destinata a sposare Bishop, l'unico figlio dei Lattimer. All'inizio tra i due non c'è nessuna forma di attrazione, di simpatia o di calore. Mentre Bishop è glaciale, controllato e formale, in Ivy si scatena una guerra di emozioni violente: la paura, poi la rabbia, l'odio ed infine la freddezza dell'avere un obiettivo. I due si trovano sposati in età giovane, lei sedici lui diciotto anni, costretti a comportarsi come adulti e a riprodursi il più presto possibile. Le ragazze, in questa nuova società, servono a sfornare marmocchi e a Ivy non va proprio giù, così si sfoga su Bishop, trattandolo con un gelo che frena qualsiasi forma di interesse e che lo obbliga a sudare per ottenere anche solo un dialogo con lei.
Il comportamento di Ivy non è spontaneo, perché fin da piccola il padre e la sorella maggiore Callie le hanno fatto il lavaggio del cervello, inculcandole l'odio per i Lattimer e coinvolgendola in un progetto di ripresa del potere che ha dell'assurdo. Come si può immaginare è qui il grosso punto debole della storia: per quanto Ivy sia giovane e influenzabile, il fatto che non dimostri mai spirito critico e si affidi ciecamente alle parole dei familiari la costringe ad un comportamento irrazionale che dovrebbe cedere in fretta il posto a dei pensieri personali ma che, invece, le rimane appiccicato fino alla fine. Non aiuta che il progetto stesso della sua famiglia e le loro motivazioni facciano acqua da tutte le parti. Com'è possibile che non si renda conto che a voler mettere in atto questo folle piano sono solo il padre e la sorella mentre il resto della popolazione vive felice?
Se trascuriamo questa sbavatura, il punto forte del romanzo è lo sviluppo della relazione tra Ivy e Bishop: c'è pochissima sensualità, ed è quasi sempre moderata - baci e qualche leggera palpatina, per chi fosse interessato a saperlo -, quindi tutto è concentrato sugli sguardi, sui piccoli gesti e sui dialoghi. E' molto bello vedere come pian piano Ivy cambi idea su di lui, come decida di conoscerlo, di affezionarsi e poi di aprire il suo cuore, facendo una scelta drastica e drammatica che la porterà direttamente verso il finale.
Ammetto di non aver capito - né accettato - le sue motivazioni, ma di sicuro non posso far finta di nulla di fronte alla svolta della trama. Il finale è un cliffhanger grosso come una casa, vi avviso, e lascia una voglia tremenda di proseguire la lettura.
Tutto sommato direi che Forever è una lettura non solo piacevole, ma anche facile e veloce: richiede uno sforzo minimo ma ha un'ottima resa. Promosso? Sì, decisamente, anche se con qualche riserva e la speranza che l'autrice migliori la trama del secondo titolo.
Mettiamoci in attesa del seguito armati di santa pazienza.
3 commenti:
"In un mondo distrutto, con un futuro incerto e pericoli costanti, quanto può essere intensa una storia d'amore?" Ecco perchè voglio leggerlo! La tua recensione mi ha chiarito un pò di cosette sai, però credo che lo metterò in stand-by, in attesa che arrivi il secondo volume ^^
Concordo, la cover della NC è mooolto più figa di quella originale.
A me invece non ha convinto... mi ha dato l'impressione di essere tipo un prequel, o qualcosa del genere. Giusto le ultime 50 pagine mi hanno presa e solo grazie a loro darò una chance al secondo.
@Rosa C.
Guarda, secondo me il bello di questi romanzi è che hanno un finale in sospeso ma non essendo così meravigliosistupenderrimi non si soffre per il secondo. Io fossi in te lo leggerei, un po' di attesa non ha mai ucciso nessuno :D
@The Ink Spell
Più che prequel sembra poco strutturato, poco pensato. Però non è necessariamente un male, dai. Magari soddisfa un tipo di lettore che vuole meno sostanza.
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