4 febbraio 2016

P.C. & Kristin Cast
Marked

Serie House of Night 1
Titolo originale Marked

Trama
Nord | pag. 333 | € 16,50
Mi chiamo Zoey, ho sedici anni, una madre apprensiva, un patrigno scostante e una sorella maggiore tutta perfettina. E per lungo tempo sono stata convinta che questi fossero i miei problemi. Mi sbagliavo. Perché un giorno ho ricevuto il Marchio: una mezzaluna blu tatuata sulla fronte. E tutto è cambiato. Dovete sapere che il Marchio è la prima tappa per diventare un vampiro. La successiva è entrare nella Casa della Notte, una scuola dove s'impara a controllare i propri poteri e ad affrontare la delicatissima fase della Trasformazione. Cosa succede, allora? Alternativa uno: mi trasformo in vampiro, cioè divento più che umana; più forte, più intelligente, più dotata. Alternativa due: il mio corpo rifiuta la trasformazione e io muoio. Per sempre. Ma neppure questo è il mio problema più grosso. Oh, no. Il fatto è che il mio marchio è diverso da quello degli altri, è il segno di capacità incredibili per una ragazza della mia età, e ciò non aiuta a farmi nuovi amici. Senza contare che Afrodite, la presidentessa delle Figlie Oscure, il club più esclusivo della scuola, non ha preso molto bene la mia "superiorità". Insomma mi odia. Talvolta vorrei tornare indietro, ma non posso. Anche perché qui, nella Casa della Notte, sta succedendo qualcosa di profondamente sbagliato e pericoloso. E io sono l'unica che possa fermarlo.
Commento
Vi capita mai di leggere un romanzo e, dopo qualche anno, scordarvi completamente di averlo letto?
Bene, esattamente 6 anni fa, nel lontano 2010, ho letto Marked (qui la recensione anche se è datata 2012, colpa del cambio piattaforma) e non ho più continuato la serie. Naturalmente, essendo stata una lettura assolutamente dimenticabile, è entrata in quel buco nero dove - chissà come - finiscono i libri che mi sono rimasti indifferenti e che cancello dalla memoria, come se non li avessi mai letti.
Odio, odio quando mi succede. Perché naturalmente poi li riprendo in mano, convinta di non averli mai letti, e puntualmente mi fanno cagare come la prima volta.
Capiamoci, non stiamo parlando di schifezze cosmiche, ma di quei romanzi meh che non ti fanno né caldo né freddo, che non lasciano nulla del senso più ampio del termine (nemmeno la voglia di iniziare il seguito), parliamo di quei romanzi che rientrano nella tua TBR list dalla finestra e che ti fregano per ben due volte.
A questo giro, però, sono giustificata. In piena frenesia Shadowhunters ho stilato una lista di serie - vagamente simili - per contenere la mia depressione e, tra tutte, ci è finita pure questa.
Il voto, guardate un po', è lo stesso della prima lettura. Due e mezzo.
Iniziamo dalla sostanza vs il numero di pagine. Ci sono fior fior di romanzi che in 300 pagine ti raccontano un mondo, te lo creano da zero e intanto ci ficcano dentro avventure e storie da morirci dietro. Qui, in 333 pagine succedono due o tre cose, niente di trascendentale, e nel resto c'è il vuoto cosmico: una serie di scene di transizione e di riempimento, dialoghi al limite del nervoso, personaggi che boh, e basta. Basta.
Fatemi capire, ho letto 333 pagine per non apprezzare niente? Perché che un romanzo, soprattutto il primo di una serie, non sia un granché ci sta anche, ma che persino ogni elemento preso da solo non mi sia piaciuto è al limite dell'isteria. Non mi era mai capitato.
Per togliermi il sassolino inizio con la cosa che mi ha dato più sui nervi. Il lessico. L'autrice è una donna fatta e finita che si è fatta aiutare dalla figlioletta a scrivere il romanzo. Orrore. Tutto - ma proprio tutto - il libro ha uno stile da adulto che parla come un ragazzino, con tanto di termini orrendi che al solo leggerli mi sanguinavo gli occhi (profe, tanto per dirne una), e il risultato è ridicolo. Ragazzini che parlano come ragazzini stereotipati, come una vecchia che vuole essere amica dei giovani. Orrore, raccapriccio, fastidio.
Poi la protagonista, Zoey, è sciocchina. Sei giovane, è giusto, nel cervello non ti naviga nemmeno un neurone, lo accetto, ma che le poche cose che devi fare le fai a caso, senza un briciolo di pensiero francamente non lo accetto. Zoey rispecchia il vuoto cosmico del romanzo: un buco nero che fissa un altro buco nero.
Per non parlare degli altri personaggi. Erik dovrebbe essere il figo di turno ma è un cetriolo che non si capisce a cosa serva, dice due battute in croce e non fa altro. Afrodite, la stronza di turno, ha forse più carisma di tutti gli altri messi insieme, e le cosiddette amiche di Zoey sono interscambiabili per quanto sono originali.
Poi c'è la trama - o l'assenza di trama. Le basi, ad essere del tutto onesti, sono interessanti. La scuola di vampiri (che richiama la Mead), la dea Nyx, il marchio e la trasformazione in vampiro hanno potenziale ma, purtroppo, lo svolgimento della storia è tutto fumoso, un po' buttato a casaccio. Alla fine del romanzo Zoey fa cose, bene, brava, senza che almeno una di queste emozioni o interessi. Si legge per arrivare alla fine, in sostanza, e lo si fa con il fastidio continuo del lessico da babbi (cit.), sopportando personaggi con cervelli che ancora devono svilupparsi e intanto dialogano su chi è figo e strafigo (cit.), elemosinando un bacetto a stampo che emoziona quanto una camomilla.
Insomma, sì Marked è una lettura che ti toglie la voglia di leggere YA, che ti annoia e ti fa pensare quanto mai. Eppure, nonostante il voto basso, probabilmente tenterò di leggere il secondo solo perché quando ho preso questo in prestito in biblioteca - in preda ad un delirio mistico di fiducia mal riposta - ho preso anche Betrayed. Sarà meglio che non betray me, altrimenti lancio tutto dalla finestra (simbolica, mica che poi devo pure pagare la multa per questa serie).

2 commenti:

daydream ha detto...

Io avevo iniziato a leggere la serie ai tempi dell'uscita e mi piaceva da matti! Soprattutto i primi libri ricordo di averli adorati tantissimo v.v poi però, dopo il quarto o giù di lì, ha iniziato a venirmi a noia perché la tiravano troppo troppo troppo per lunghe :/ infatti ho mollato il tutto intorno al settimo/ottavo volume perché avevo perso interesse...
Immagino che oggi, con l'esperienza da lettrice che mi sono fatta, lo guarderei con occhi diverso XD

Miraphora ha detto...

Ecco, io ho finito il secondo ieri e ADDIO. Mai più.