25 febbraio 2016

K.A. Tucker
99 Giorni

Serie Burying Water 1
Titolo originale Burying Water

Trama
Newton & Compton
ebook | € 4,99
Abbandonata nella campagna dell’Oregon, dove la credono morta, una giovane donna sfida ogni previsione e sopravvive, ma quando si sveglia non ha alcuna idea di chi sia, o di cosa le sia successo. La donna si dà il nome di Acqua, per un piccolo tatuaggio che scopre sul suo corpo, il solo indizio di un passato che non ricorda. Accolta da Ginny Fitzgerald, una signora irascibile ma gentile che vive in una fattoria, Acqua comincia lentamente a ricostruire la propria vita. Ma mentre cerca di rimetterne insieme i frammenti, altre domande si fanno strada nella sua mente: chi è il vicino di casa che in silenzio lavora sotto il cofano della sua Barracuda?
Perché Ginny non gli fa mettere piede nella sua proprietà? E perché Acqua sente di conoscerlo? Jesse Welles non sa quanto tempo ci vorrà prima che la memoria di Acqua riaffiori. Per il suo bene, Jesse spera che non accada mai. Per questo cerca di tenersi alla larga da lei. Perché avvicinarsi troppo potrebbe far riemergere cose che è meglio lasciare sepolte. Ma si sa, l’acqua trova sempre una strada per tornare in superficie…

Commento
Cara Tucker, non ho idea di cosa tu abbia mangiato nell'ultimo anno, ma per cortesia continua a farlo e non smettere; e non farti problemi a cambiare aria nei tuoi romanzi perché se questo è il risultato dovresti farla diventare un'abitudine.
Burying Water è - per grazia divina - il primo titolo di una serie composta per ora da quattro romanzi ed è bello.
Bello, bello. Bello nel senso che l'ho iniziato e finito in un giorno. Bello nel senso che tutto quello che leggi ti lascia la sensazione di essere giusto. Forse vuoi di più, forse speri in qualcosa di diverso, ma inevitabilmente quello che l'autrice ti fa scorrere sotto gli occhi è giusto.
Bello, giusto, emozionante, 99 Giorni è un New Adult che ha mollato sulla strada quel peso morto che altri romanzi si trascinano appresso - il sesso, il lato erotico della relazione - e si è caricato in spalla il mattone ben più emozionante del dramma, del pericolo, dell'amore ostacolato.
Facciamo un passo indietro. La serie TTB della Tucker ha sempre avuto una vena drammatica e personaggi generalmente tosti e provati dalla vita, ma si abbandonava troppo spesso a quella frivolezza sensuale che allentava la tensione della storia e nel lettore.
Burying Water è, in questo, diverso. Si capisce subito che la storia - e non un lato particolare di essa - debba occupare tutto lo spazio disponibile perché è nella sua interezza che trova forza. La struttura, i personaggi, la trama, la costruzione delle scene hanno un senso e un valore nel loro insieme, come prodotto finito, mentre singole perdono di potenza.
Ad esempio, per me è difficile apprezzare il doppio asse temporale. Quando la narrazione si spezza e cambia il tempo della storia è come un pugno nello stomaco, soprattutto se sono presa dalla scena. Voglio proseguire con la lettura di quel tempo narrativo ma, allo stesso tempo, voglio sapere cos'è successo prima. La frustrazione del dover abbandonare un personaggio e un determinato filo narrativo per saltare ad uno opposto è quasi più intensa del piacere della lettura, e in agguato c'è il rischio di perdere la pazienza. La Tucker, invece, ha saputo gestire il doppio tempo in modo oserei dire perfetto facendolo diventare uno dei tanti punti di forza del romanzo, come se da questo dipendesse tutto lo sviluppo della trama.
Leggendo 99 Giorni è come se, superato l'ostacolo della preferenza personale, il lettore capisse che il passato e il presente debbano seguire quel determinato ordine, come se fosse necessario scoprire le cose in un certo modo per capire, apprezzare e - in definitiva - amare i personaggi. Il fatto che io per prima abbia cambiato quasi subito idea sulla struttura narrativa e abbia, anzi, sentito sempre più il bisogno di questa alternanza è indice di quanto l'autrice abbia saputo rendere accattivante la storia.
E qui parliamo della trama. La voce narrante del presente è Alexsandria o Acqua (anche se Water è più bello) ed è - al tempo presente - una ragazza che si sveglia in ospedale, malconcia e senza memoria. E' solo attraverso i suoi occhi che vediamo lo svolgersi degli eventi, ed è attraverso il suo cuore che viviamo le sue emozioni. La tragicità della perdita dell'identità, la solitudine totale e la paura di reinventarsi - o riscoprirsi - diventano sempre più intense, sempre più emozionanti e riuscite. E', secondo me, la parte più bella del romanzo. Alexsandria o Acqua è una persona semplice, con sentimenti genuini e un buon cuore, e la sua rinascita è un percorso tanto difficile e drammatico quanto ricco di speranza. Di fronte alle difficoltà, Acqua non è sola. C'è la dottoressa che l'ha curata, sua figlia che è stata sua infermiera e poi amica, e una insospettabile alleata nell'anziana e strana signora che l'accoglie nel momento del bisogno.
Ma tra tutte queste facce gentili c'è uno sguardo solo che rimescola il cuore di Acqua, ed è quello di Jessie, il figlio dello sceriffo e della sua dottoressa, il figlio problematico e silenzioso, il genio dei motori e suo vicino di casa. Jessie che parla poco ma quando la guarda sembra che i suoi occhi neri le scavino un buco nel cuore, Jessie che a dispetto della reputazione è sempre gentile con lei; quel Jessie che sembra darle la grinta necessaria per buttarsi i pensieri alle spalle e guardare al futuro.
Il secondo asse temporale, quello del passato, è di Jessie ed è il filtro attraverso il quale viviamo la nascita del loro amore, scopriamo le vicende e troviamo spiegazioni per il presente. E' difficile, quando sai come stanno le cose - perché lo sai, in fondo - trovare la pazienza per concentrarsi su quelle scene. Ci ho messo un po' a capire e desiderare il pov di Jessie, ma dopo un po' l'ho trovato stranamente intenso, necessario esattamente come quello di Acqua e forse più drammatico perché ancorato ad un presente - il suo - che è tutto tranne che facile da gestire.
L'intreccio che si crea tra passato e presente, tra Jessie e Acqua è ben riuscito. Io, personalmente, non pensavo che alla fine mi sarebbe piaciuto così tanto, che avrei preferito mille volte una storia così, dove l'amore c'è ma non è la gran diva, dove il sentimento è schiacciato e nascosto, dove è la personalità del personaggio e non una banalissima coppia che si scambia effusioni a dare - o forse dovrei dire condividere - sentimenti ed emozioni.
Invece 99 Giorni è emotivamente molto potente, tutti i personaggi - tutti - sono fantastici, ben delineati, ben descritti e con una personalità forte e incisiva, ed è nella giusta dose romantico e drammatico. Forse è meno romantico rispetto a quello a cui la Tucker ci aveva abituate, ma per come la vedo io Burying Water è un gradino sopra rispetto a tutti i romanzi della serie TTB e merita veramente di essere letto. 

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