8 febbraio 2016

Amy Plum
Die for Me

Serie Revenants 1
Titolo originale Die for Me

Trama
De Agostini
pag. 416 | € 14,90
Quando i genitori di Kate e Georgia muoiono in un incidente stradale, la vita delle due sorelle viene stravolta e le ragazze sono costrette a trasferirsi a Parigi dai nonni. L’unico modo che ha Kate per soffocare il dolore è rifugiarsi tra le pagine dei libri che ama di più. Fin quando non incontra Vincent. Bello, misterioso e affascinante, Vincent scioglie a poco a poco il ghiaccio attorno al cuore di Kate che si innamora perdutamente di lui.
Ma Vincent non è un ragazzo come gli altri: è un Revenant, un vero e proprio angelo custode, destinato a sacrificare la propria vita per salvare le anime in pericolo, e a risvegliarsi tre giorni dopo la morte, in un circolo senza fine. Kate si ritrova quindi davanti a una scelta difficilissima: proteggere ciò che rimane della sua esistenza e della sua famiglia... oppure rischiare tutto per un amore impossibile?



Commento
***spoilers***
La prima cosa che mi sento in dovere di dire, in questo commento, è che da Die for me non mi aspettavo niente. Nel senso che, come lettrice, non ricevevo quelle vibrazioni che ti fanno sentire la tipica eccitazione da romanzo nuovo.
No, non sono malvagia inside, semplicemente l'ho scelto a caso in uno dei miei book haul mensili in biblioteca. Prima di prenderlo in mano ed iniziare a leggerlo, non conoscevo né l'autrice, né il romanzo, né tantomeno la serie. Mai sentita nominare, mai vista in libreria e mai letta una recensione.
Un salto nel buio, insomma, che tutto sommato non è andato poi così male.
Va bene che, dopo la lettura depressa di Marked, mi sarebbe andata bene praticamente qualsiasi cosa, però ho come la sensazione che la Plum sia una di quelle autrici che hanno un'idea graziosa, la sanno scrivere bene e chiudono l'ambaradan senza tirarlo troppo per le lunghe.
Mi intriga, questa signorina Plum, e mi attira questo suo modo di scrivere soft che ti acchiappa.
Ma andiamo con ordine - se lo trovo.
Die for me è il primo titolo della trilogia Revenants e già sapere che la serie è bella che conclusa (in Italia deve ancora uscire il terzo) mi ha messa subito in un mood positivo. E' ambientata a Parigi ed ha come protagonista una sedicenne di nome Kate, una ragazzina come tante che della sua semplicità fa virtù. Assieme a Kate sulla scena c'è la sorella Georgia, anche se sullo sfondo, e i revenants tra i quali spicca il bel tenebroso Vincent.
Ora, detta così sembra una versione europea chic di Twilight, ma la verità è che questa storia, oltre ad avere l'aria sofisticata e meravigliosa di Parigi che rende tutto perfetto, è anche meno adolescenziale, più serio e semplice nei suoi contenuti.
Kate e Georgia sono americane, trapiantate a Parigi perché i loro genitori sono morti e hanno solo i nonni a cui aggrapparsi. Nonostante conoscano la lingua e la città, entrambe elaborano il lutto a modo loro ma solo Kate sembra sfruttare Parigi e la solitudine tranquilla che sa offrire. Tra lo stare chiusa in casa a piangere e stare seduta ad un café a leggere, la seconda scelta sembra essere quella più intelligente. Del resto la frase motto delle prime pagine del romanzo è andare avanti. E avanti Kate ci va, ma con una spinta bella forte che ha l'aspetto di un bellissimo ragazzo dagli occhi scuri.
Per giorni Kate intravede Vincent e i suoi bellissimi amici, per giorni le rimane in testa il suo viso finché alla fine si parlano e quello che ne esce è la classica scena boy meets girl: semplice ma d'effetto. Perché Vincent è talmente bello e misterioso che fare due passi con lui, uscirci assieme, non può essere vero.
Scoprire che Vince nasconde qualcosa e infilarsi a forza tra i suoi segreti a Kate viene naturale, così com'è naturale per lui assecondare la sua sete di sapere. Del resto, per quanto sembri navigato, Vincent ha l'anima di un giovane. Di un giovane che supera i cento anni e che muore ciclicamente per salvare il prossimo. Eccolo il suo segreto, quello che Kate assorbe con estrema facilità e che non passa inosservato nel suo cuoricino.
In un romanzo meno serioso, la protagonista avrebbe accettato ciecamente ogni cosa anche se gli effetti hanno un potenziale catastrofico. Qui, invece, Kate si ferma un attimo e ragiona. La sua conclusione è: Vincent è un figo, mi piace, io gli piaccio ma, dopo la morte dei genitori e non avendo ancora superato il lutto, vivere regolarmente la morte (violenta) di Vince potrebbe sbarellarmi. E' questo ciò che mi è piaciuto del romanzo: il fantastico c'è e i protagonisti lo vivono ma sempre con una certa razionalità, con un continuo contatto con la realtà che impedisce al mondo dei revenant e a quelli degli umani di stare separati.
Dal punto di vista della trama non siamo di fronte ad un romanzo complesso, c'è una storia che ha uno svolgimento lineare e sul classico andante, con una scelta di scene che ci si aspetta di leggere e che si riceve senza clamore. La storia d'amore, naturalmente, occupa buona parte del romanzo ma, una volta appurato che i due stanno insieme, la palla passa allo scontro revenants cattivi vs revenants buoni per movimentare la storia e per dare una bella chiusura adrenalinica al romanzo.
Il voto che gli ho dato non è alto, lo so, perché dall'aspettarsi niente ho raggiunto solamente il livello ho gradito, grazie che non mi ha fatto depennare la serie dalla mia lista. Non sono sicura di voler leggere il seguito, ancora non ho deciso, ma se un giorno dovessi aver voglia di una lettura carina ma che non mi impegni troppo allora so dove andare a pescare.

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