1 febbraio 2016

Amabile Giusti
Cuore Nero

Trama
Dalai Editore
pag. 523 | € 22,00
A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? E ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt'altro che romantica dei rapporti sentimentali. Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall'accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell'Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra. Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi? Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere.

Bastano diciassette anni per parlare d'amore? Aveva il terrore che bastassero eccome. Avrebbe preferito essere certa che, fino a una certa età, i sentimenti fossero solo fili d'erba, ossi di seppia e foglie autunnali, cose leggere e passeggere, che non possono ridurre l'anima a una tasca rovesciata. Sarebbe stata più tranquilla con quella certezza.
Commento
***Spoilers***
In questo commento non farò molti spoilers, probabilmente nessuno, ma una cosa ve la devo dire e lo devo fare subito. Non commettete l'errore di scambiare Cuore Nero per un romanzo d'amore per ragazzine o per donne che guardano indietro alla gioventù troppo spesso, perché non lo è.
Non è banale come può sembrare, non è prevedibile e di sicuro non è per chi, ingenuamente, cerca quei romanzi che hanno un finale stucchevole, cuoricini negli occhi e sospiri a libro chiuso.
Se volete leggerlo - e io ve lo consiglio con tutta l'intensità dei miei poveri sentimenti strapazzati - fatelo con un bene di conforto a portata di mano. Fatelo con la consapevolezza che vi farà così male, in un modo così bello, che lo amerete nonostante le lacrime.
Perché vi farà piangere. Se ha fatto piangere me, notoriamente coriacea e cinica e schifosamente anti-romantica, farà piangere l'umanità intera.
E, lasciatevelo dire, non c'è niente che mi piaccia nella letteratura più di un romanzo che mi cattura, mi porta in alto nonostante gli scossoni e poi mi scaraventa giù senza pietà. Le emozioni sono forti, sono estreme e ti lasciano un segno. Cuore Nero, quel segno, me l'ha inciso portandosi via nel frattempo anche un bel pezzo del mio cuoricino. Non è una sorpresa che abbia dato un voto così alto, quindi, visto la quantità spropositata di feels che mi hanno travolta. Più mi fai sentire, bene o male che sia, più ti adoro.
Quella che inizia come una semplice storia di vita di tutti i giorni tra scuola, cotte e famiglia, si trasforma lentissimamente in un'esplorazione del coraggio e dell'amore di una persona verso l'altra, e finisce con una vera prova di forza che coinvolge i personaggi quanto il lettore.
Giulia ha 17 anni e un carattere aspro come un limone. Morsica con le parole, ti azzanna alla gola con il sorriso sulle labbra, ti travolge con la sua furia di adolescente senza mai essere veramente in grado di nascondere il suo nucleo tenero e indifeso. Giulietta è un'adolescente che guarda il mondo adulto con una frenesia patologica: è stufa di sopportare e non vuole subire niente da nessuno. Se commetti l'errore di farle male lei si ritira nel suo guscio dopo averti lanciato contro una maledizione; ma se entri nel suo cuore ci rimani a vita, ci rimani perché Giulia è così: acida come un limone che, con la giusta dose di dolcezza, diventa gradevole, speciale, forte.
Appena ho iniziato il romanzo io e Giulia non siamo andate d'accordo. Troppo irruenta lei, troppo razionale io. Le sue reazioni al mondo, a Max, persino verso se stessa sono lontane dal mio carattere. Con il passare delle pagine e con l'evolversi della storia, però, mi sono abituata a quel suo modo di fare, e ho cominciato a trovarlo sempre meno irritante e sempre più realistico, genuino. Giulia è molte cose ma certamente non perfetta. E' troppo giovane per mettere un limite alla potenza dei suoi sentimenti ma è anche abbastanza matura per capire quando è il caso di tirarsi indietro o lottare. Giulia mi è piaciuta, moltissimo in alcune parti, ma il personaggio che - ovviamente - mi ha tramortita è stato Max.
Legato al personaggio di Max c'è un aspetto del romanzo che mi è piaciuto veramente tanto. Cuore Nero non si limita ad essere un libro dove da subito il protagonista è o umano o vampiro. Non c'è un momento in cui da uno diventa l'altro come si accende un interruttore. Max è ogni cosa: adolescente, umano, giovane uomo, pieno di segreti, strano poi pericoloso, poi non umano e poi adulto e, infine, vampiro. Insomma, Max può essere tutto ciò che vuoi, in diversi momenti, in diverse situazioni, in modo che il romanzo stesso non ha una sola caratteristica distintiva, ma mille sfumature che lo rendono quasi infinito. Con Cuore Nero mi sembra di aver letto tre romanzi in uno, tre versioni di una relazione, tutte ben sviluppate e tutte scritte dadddddio.
Max - come ha ripetuto più volte Alice Land - è un eroe, ma lo capisci solo all'ultima riga dell'ultima pagina, quando ti accartocci su te stessa a dondolare perché non ce la fai a fare altro. Max è un ideale: è il perfetto amore adolescenziale, quello che ti travolge e ti fa male quando finisce, è l'eroe che ti salva anche se ti fa innervosire, quello che spunta sempre nei momenti meno opportuni e che popola i tuoi pensieri anche se lo ammazzeresti di botte; è l'innamorato che ti fa struggere, quello che ti fa fantasticare sul futuro, quello che quando non c'è niente ha più senso.
Ed è questo il centro della storia: l'amore di Giulia e di Max, con tutti gli ostacoli del caso, tutte le difficoltà che i sentimenti non possono spazzare via e quella presenza inquietante dei vampiri che non se ne va fino alla fine e che riesce ad essere discreta ma forte, originale in alcuni aspetti e tradizionale in altri.
Come ho già detto Cuore Nero ha assecondato molte delle mie necessità di lettrice e, nonostante sia molto lungo, è volato via. O meglio, ci ho messo una settimana a finirlo ma solo perché è voluminoso e perché me lo sono goduto, leggendo piano o addirittura rileggendo certe parti.
Di questo romanzo, alla fine, mi è piaciuto proprio tutto. La storia, persino con quel finale crudele, e lo stile dell'autrice, anche se a volte mi suonava strano che Giulia usasse un lessico così forbito, più dello stesso Max. Cuore Nero è una storia che ha un'anima giovane ma un tono adulto. Unisce questi due aspetti così bene che sembra possedere il meglio di entrambi: uno young adult perfetto e un romance perfetto, con una spolverata di paranormale che non offusca il vero protagonista della storia.
Insomma, come al solito sono arrivata in ritardo, ma ora che ho scoperto Amabile Giusti sono pronta a farmi una scorpacciata dei suoi romanzi, piangere al pensiero di un seguito e spacciare Cuore Nero a chiunque non sappia cosa leggere.
Ps: su IBS, per non so quanto, entrambe le edizioni sono al 50% di sconto. Non so voi, io lo prendo.

6 commenti:

Alice Land ha detto...

Che dire? Quoto ogni singola parola e me ne torno a singhiozzare in un angolo urlando il suo nome. Maaaaaaaaaaxxxxxxxxx! :°°°°°°°(

Miraphora ha detto...

Quell'angolo sarà affollatissimo :D

Monica Peccolo ha detto...

Sarà l'età ma a me non ha fatto quest'effetto :)

Sweet_giulia ha detto...

Quel finale mi ha rovinato tutto ç_ç
Il libro è bellissimo se non fosse che finisce in quel modo, non è giusto voglio il sequel >_<
Non amo molto le scrittrici italiane a la Giusti è davvero brava!
Ti straconsiglio "Trent'anni e li dimostro" sono certa ti piacerà XD

Miraphora ha detto...

@Sweet_giulia

Non so dirti del sequel...pare per ora non ci sia speranza. Io tengo le dita incrociate!

Anonimo ha detto...

concordo con ogni singola parola!!! :D
lo sto leggendo ora e dico sinceramente che mi piace da matti, mi ha conquistata, è scritto bene, divertente, accattivante, appassionante.
Giulia per me è strepitosa, dolce, deliziosa, schietta, pazzerella, divertente, tanto leale da essere disarmante e coraggiosa :D Max è cupo, scontroso, dannatamente pericoloso, ma terribilmente affascinante e umano più di quanto voglia ammettere.
spero che prima o poi arrivi un seguito, incrocio le dita anche io