14 gennaio 2016

Kresley Cole
Dark Skye

Serie Immortals After Dark 15
Titolo originale Dark Skye

Trama
Leggereditore
pag. 496 | € 16,00
Nonostante siano passati secoli da quando ha perso l’unica donna che abbia mai desiderato, Thronos, principe di Skye Hall, sa che il tempo non potrà mai lenire l’eterno bisogno di lei. Il desiderio di ritrovarla diventa un’ossessione, capace di distrarlo pericolosamente dalle vicende politiche del proprio clan, i vrekener. Lei è Lanthe, una potente maga che ora sembra aver perso il controllo delle sue abilità. Nonostante tenti di negarlo, soprattutto a sé stessa, non ha mai dimenticato Thronos, l’angelo caduto che l’ha protetta fino alla notte in cui la violenza ha preso il sopravvento. Da quel momento, tutto è cambiato. Le rispettive famiglie si sono dichiarate un’eterna guerra, e Thronos e Lanthe sono diventati nemici giurati. Ma sotto le braci del legame che li ha uniti in passato continua ad ardere la passione, una passione più forte dell’odio, che forse può scacciare anche i dubbi più cupi.
Tu appartieni a me. Io ti ho conquistato con il dolore!
Commento
Quando sei incerta, scegli la Cole.
Mi dispiace dirlo, ma Kresley ha soppiantato altre autrici nella mia lista comfort reading, perché ormai ogni suo romanzo è una lettura sicura e, fino ad ora, non mi ha mai delusa. Mai, nemmeno una volta.
Nei tre giorni liberi che ho avuto alla fine di Dicembre (25, 26 e 27) ho potuto fare una cosa che non faccio mai: scegliere un libro dalla libreria e mettermi sul divano a leggere per tutto il tempo che mi andava. Un evento del genere per me, che ho sempre le ore contate, è un lusso da non sottovalutare ed è anche uno di quei momenti che trasforma completamente la percezione del romanzo che sto leggendo.
Quindi sì, ero nello stato mentale felice in cui tutto è bello, ma è anche vero che se una storia non ti appassiona non puoi passare tre giorni di idillio con il sorriso sulle labbra, prima o poi arriva la batosta.
Con Dark Skye mi sono veramente rilassata, mi sono divertita, e mi sono lasciata prendere da una trama che non si ferma un secondo e ti trascina in talmente tante realtà che alla fine ti dispiace fermarti in una sola. Se penso che normalmente sono allergica alle storie iper adrenaliniche, vedere come questa mi sia piaciuta è una stranezza. Ma non sono una di quelle persone che sta ad analizzare le cose, non mi importa granché del come finché il risultato è positivo. Go with the flow, insomma.
Melanthe, regina della Persuasione, è la sorella minore di Sabine e non è per niente popolare. Ha perso la maggior parte dei suoi poteri durante imbarazzanti momenti di intimità ed è nota per la sua incapacità di usare i suoi poteri con regolarità. Lanthe è una strega a metà e ci soffre. Tra tutte le sfighe che le sono capitate nella vita, però, la più grossa è stata quella di perdere il suo migliore amico Thronos quando era bambina e, nello stesso momento, vedere i genitori assassinati e la sorella sgozzata dal padre del suo amico.
Per anni Lanthe ha creduto che Thronos avesse tradito lei e la sua famiglia, facendo parte di una razza nemica alle streghe, e per anni ha subito gli attacchi dei vrekener diventando l'ombra della strega che avrebbe potuto essere. Ma la cosa ancora più tremenda è che Thronos, oltre ad essere suo amico, era anche il suo compagno. O meglio, per Thronos Lanthe è la compagna predestinata ma per lei i sentimenti erano intensi allo stesso modo. Così Lanthe, giovane e piena di paura, si è vendicata sull'unica persona che le aveva fatto il torto, condannando Thronos ad una caduta da cui non si sarebbe ripreso mai più.
Da quel momento Lanthe è fuggita di fronte ai vrekener e di fronte a Thronos, troppo piena di rabbia per fermarsi a ragionare con lui e capire il perché. Per 500 anni lui la inseguiva e lei scappava, lasciandolo sempre con qualche ammaccatura in più. Fino all'arrivo dell'ordine, fino all'episodio dell'isola piena di detenuti del Lore, fino all'epica evasione.
Il romanzo segue subito in linea cronologica il suo predecessore e si apre esattamente nel momento in cui la Dorada causa l'evasione e subito la Cole si scatena in una rocambolesca avventura dove i nostri due protagonisti sono soli contro l'interno universo del Lore, soli in un'avventura che non sembra avere mai fine.
Sullo schema a cui ormai siamo abituate, tutta la storia si incentra sulla relazione tra Lanthe e Thronos e sul loro imparare a conoscersi di nuovo: lo stuzzicarsi, i tira e molla, le frecciatine e la seduzione sono ai massimi livelli, conditi dall'inconfondibile stile ironico della Cole e resi ancora più intensi del solito grazie alla trama super movimentata.
Tra un salto da una dimensione all'altra, fughe, lotte con draghi, mastini infernali e continui trabocchetti, Lanthe e Thronos diventano sempre più uniti e sempre più divertenti.
L'unica cosa che mi ha lasciata un po' male è stata la risoluzione finale, veramente troppo spiccia e breve rispetto al resto del romanzo e al ritmo serrato della storia. Sarebbe stato bello leggere di un ultimo ostacolo da superare, per coronare al meglio la loro avventura ma anche così si legge volentieri senza vere sbavature.
Naturalmente, essendo ben disposta, rilassata e sempre felice di leggere la Cole, qualsiasi scelta è gradita e non ho motivo di accanirmi su qualsiasi piccolo difetto possa aver riscontrato.
Va bene così, è un romanzo del e sul Lore ed è sempre un vero piacere leggerli. Anzi, ne vorrei sempre di più. E' come quando hai il ciclo e brami junk food: apri un sacchetto di patatine e ti convinci che ne mangerai solo una manciata, poi finisci il sacchetto e ti si è aperta una voragine nello stomaco che vuole altre patatine. Ecco, la Cole è come quel sacchetto di patatine. Non basta mai.

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