21 gennaio 2016

Chiara Cilli
Distruggimi

Serie Blood Bonds 2

Trama
ebook | € 4,99
Credevo di essere sopravvissuta all'orrore. Mi sbagliavo.
Credeva di potermi sfuggire. Ma non ha scampo da me.
Non riesco a liberarmi di lui.
Non le permetterò di cacciarmi dalla sua mente.
È nella mia testa, nel mio sangue, nelle mie ossa.
È un mostro che vuole impossessarsi della mia anima e farla a brandelli. 
Henri Lamaze è l'incubo di morte da cui non sarò mai in grado di svegliarmi.
Aleksandra Nikolayev è l'ultimo demone che devo sconfiggere. 
Questa volta non riuscirò a contrastare il suo veleno.

Questa volta sarò io a non sopravvivere a lei. 
È finita.
E non posso accettarlo.


Commento
Dopo un mese di pandoro e di elfi saltellanti, di a Natale puoi fino allo sfinimento e di cuori e amore ovunque, peggio che a San Valentino, dopo una sfilza di letture dove l'amore vince su tutto anche se un po' ti fa tribolare, era il momento di darci un taglio netto e di catapultarmi nell'esatto opposto.
Direte voi c'era bisogno di entrare nel dark? Per me sì, perché quando mi devo depurare da qualcosa che mi è venuto a noia, devo andarci giù pesante altrimenti non serve a niente.
Scegliendo la Cilli, ero sicura che avrei avuto tutta una serie di cattiverie estreme che mi avrebbero fatto sparire dal cervello coniglietti e cuccioli e tutto quell'amoreh innocente che, sì mi piace leggere, ma che a lungo andare mi nausea.
E poi, diciamocelo, quante volte avete pensato che alla protagonista o al protagonista serviva una sana sacagnata di botte per togliervi quello sfizio del lettore sadico? Io lo penso spesso e con Distruggimi non ho dovuto censurare il mio lato oscuro. Se ho pensato anche per solo un secondo che Henri si meritasse un calcio in culo, ecco che Alexandra fa il lavoro sporco per me. Stessa cosa per lei: è insopportabile? ecco che arriva la scrollata - o il pugno ma io non tocco certe vette di crudeltà - che mi ha fatto gongolare. Insomma, se mi sento incattivita e acida, un po' di sana crudeltà sfoga il mio lato oscuro e poi posso tornare ai gattini e agli unicorni.
Perché, quite frankly, a me Henri e Alexsandra non piacciono - non nel senso che intende la maggior parte dei lettori - e ho letto sia Soffocami che Distruggimi con un senso di distacco clinico, osservando tutto quello che i due personaggi passano senza scompormi più di tanto. Certo, con il secondo romanzo sapevo a cosa stavo andando incontro e secondo me la Cilli ha ridotto un po' il livello di violenza - oppure lo ha addolcito con questo amoreh distorto? - eppure non ho pensato che fosse troppo persino per una come me.
Henri e Alexsandra hanno quel tipo di rapporto che si basa su un odio amore decisamente malato: non tutti si amano con felicità, molti si odiano perché l'altro invade il proprio spazio personale più prezioso - la propria anima - e non tutti reagiscono bene a questa intrusione. L'amore non è sempre facile né felice e non va sempre di pari passo con lo sviluppo classico.
In questo romanzo, ad esempio, sarebbe stato facile addolcire gli angoli della storia trasformando Henri da spietato stupratore sequestratore ad aguzzino innamorato, da cattivo a rammollito nel giro di metà romanzo. Invece la Cilli ha mantenuto la coerenza non solo del genere e della trama, ma anche del personaggio, dandogli una dimensione in più agli occhi del lettore quando la sua ossessione maniacale si trasforma da omicida a semplice mania di possessione. C'è un briciolino di normalità che ti fissa dal buco nero di follia che controlla Henri, un puntino solo che fluttua nella melma nera che abita la sua testa. Basta questo puntino a dare una nuova aria al romanzo e basta che a questo puntino di Henri corrisponda un puntino altrettanto piccolo nel caos di Alexsandra.
Perché se lui ha dei problemi, lei non è da meno. La cosa che mi piace di questa serie è che la protagonista, seppure fisicamente vittima del protagonista, riesce sempre a trovare il modo per rivalersi. Che sia con le parole, con lo sguardo o anche con le azioni - quando ne è in grado - la vittima riesce a diventare carnefice quanto basta perché tutto non sia solamente una serie di violenze gratuite. In Soffocami il puntino solitario di Alexsandra era nascosto dalle circostanze, da questi eventi troppo - come dire - overwhelming per capire che possiede una vena masochista piuttosto imponente e che lei stessa ha paura di scoprire. In Distruggimi è, per me, abbastanza chiaro che ad Alexsandra la violenza eccita, la eccita al punto da riuscirne a godere, al punto da cominciare a vedere Henri in un modo totalmente diverso.
Non è che la loro relazione muta improvvisamente e si scambiano tenerezze, questo no, però si vede l'inizio di un cambiamento radicali in entrambi i personaggi che coinvolge prima di tutto le loro interazioni. Si menano? Sì, quell'aspetto non sparisce, eppure cambia la motivazione, cambia l'impulso che c'è dietro. Diciamo che se prima sembrava tutto così cattivo - crudele proprio - ora la violenza ha un sottotono disperato, più umano. Di sicuro chi non ha gradito il primo titolo, non cambierà idea con questo, però per me c'è un qualcosa di più e soprattutto la fine mi ha presa in contropiede. Naturalmente leggerò anche il terzo, perché devo sapere cosa succede e se questa serie di sfighe cosmiche avrà una fine.
Ultima nota, perché lo devo dire. Grazie Chiara per aver brutalmente ridotto la presenza di agghiacciare/ghiacciare nel testo. Grazie, sul serio, con questo repulisti il tuo stile vola sulle pagine.

2 commenti:

Chiara Cilli ha detto...

Grazie infinitamente, Mira! :D
Rimango sempre sorpresa da come ognuno di voi lettori percepisce in modo del tutto diverso la connessione tra questi due personaggi ▬ e mi piace come li vedi tu ;)
Ahahaahahahahah lo sai che non ci ho fatto nemmeno caso di non aver messo tanti "agghiacciare"?! Forse questa volta non si ghiacciavano eheheheheheh xD
Once again, thank you so much ♥

Miraphora ha detto...

@Chiara
Invece di ghiacciare facevano altro X°D
E comunque sappi che sono intenzionata a leggere altro di tuo, non necessariamente dark. Così, giusto per gradire :D